Le compagnie russe non possono più volare in Europa
La prima nazione a mettere al bando i vettori russi dai propri cieli è stata l’Inghilterra, seguita poche ore dopo […]
La prima nazione a mettere al bando i vettori russi dai propri cieli è stata l’Inghilterra, seguita poche ore dopo dalla Polonia.
In questo articolo:
Il governo di Putin ha immediatamente risposto mettendo il divieto di sorvolo alle compagnie inglesi.
Queste decisioni hanno causato problematiche ai voli e creato degli itinerari fantasiosi. Ad esempio questo volo Aeroflot, decollato da Mosca e diretto a Budapest, è stato costretto a transitare sopra la Lettonia, poi dirigersi a sud ovest fino alla Germania e da qui virare, sorvolando Germania, Austria e Slovacchia per arrivare finalmente in Ungheria.
Adesso però tutti gli stati dell’Unione Europea hanno preso la stessa decisione e quindi con effetto immediato tutti i vettori russi sono impossibilitati a sorvolare i cieli europei.
Qui sopra un aereo Aeroflot a Milano Malpensa nel giorno dell’inizio della guerra in Ucraina, uno degli ultimi voli per Mosca partito dall’Italia.
Probabile che il ruolo di ponte in questo caso sia preso da Turkish Airlines, anche se il governo turco ha condannato a più riprese l’operato della Russia in questi giorni. Con il divieto per i vettori russi di entrare nei cieli europei e la probabile risposta di Putin, infatt, il vettore turco resta l’unico in grado di offrire i collegamenti tra Russia ed Europa, attraverso lo scalo ad Istanbul.
Danno economico per tutti i vettori
E’ un danno sicuramente per la Russia e per Aeroflot: per sorvolare lo spazio aereo è necessario pagare e, data la posizione strategica della Russia per i voli verso oriente, il divieto, al momento imposto solo ai vettori inglesi (è prevedibile che venga esteso a tutte le compagnie europee), non farà incassare al paese milioni di euro. Soldi che solitamente vengono girati quasi totalmente al vettore di stato Aeroflot.
Ma non è un danno solo per la Russia, è un danno anche per tutte le compagnie che dovranno disegnare rotte che evitano lo spazio aereo russo, oltre alle altre zone calde del pianeta dove i vettori evitano di volare.
Ad esempio la Siria e l’Afghanistan per l’instabilità politica o la Bielorussia dopo che un aereo era stato fatto atterrare solo per far arrestare un oppositore del governo di Minsk.
In conclusione
Se gli spostamenti verso ovest non dovrebbero essere impattati, ci sono vettori europei che dovranno ridisegnare le rotte di tutti i voli verso oriente. Finnair, ad esempio, sarà costretta ad allungare di molto tutti i suoi voli perchè la rotta da Helsinki verso est prevede appunto il sorvolo della Russia. Stesso discorso per tutto il mondo del cargo che dalla Cina verso il nord Europa vola(va) sopra la nazione di Putin.