Per la prima volta un A380 ha volato grazie a del vecchio olio da cucina
Un A380 ha viaggiato grazie all’olio da cucina. Un rifiuto da smaltire si è trasformato in carburante per il più […]

Un A380 ha viaggiato grazie all’olio da cucina. Un rifiuto da smaltire si è trasformato in carburante per il più grande aereo di linea al mondo. È da tempo, ormai, che ci si ritrova a fare i conti con la necessità di sviluppare un sistema che tenga in considerazione tanto le esigenze dell’ambiente, quanto la futura scarsità di determinate risorse esauribili. La questione petrolio è quasi in cima alla lista, superato probabilmente dalla qualità dell’aria e dallo spreco d’acqua. Come ci spostiamo ha un impatto enorme e il fatto che un velivolo gigantesco come l’A380 sia stato in grado di volare grazie a del vecchio olio da cucina è una notizia incredibile. Non è il primo esperimento che viene condotto in tal senso. Avevamo infatti già parlato dell’idrogeno per gli aerei di linea. Tutto ciò dà speranza per un futuro diverso.
A380 alimentato a olio: ecco come
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Airbus ha annunciato in un comunicato stampa ufficiale l’esito dell’esperimento condotto con un A380. Si è svolto il primo volo assoluto di questo velivolo con un’alimentazione caratterizzata da un combustibile aeronautico al 100% sostenibile. La maggior parte della sostanza adoperata per il processo era olio da cucina, unito ad altri grassi di scarto.
Si fa riferimento al velivolo in questione come MSN 1. Il decollo è avvenuto a Blagnac, mentre l’atterraggio a Tolosa. Non una distanza considerevole, sia chiaro, dal momento che le due città francesi risultano distanti l’una dall’altra poco più di 6km. L’esperimento è però durato abbastanza da rendere entusiasmanti i risultati. Partenza alle 8.43 di venerdì 25 marzo, con l’A380 che è poi rimasto in volo per circa tre ore. Il tutto grazie all’ausilio di un motore Rolls-Royce Trent 900 che, come detto, ha sfruttato come carburante unicamente materiale sostenibile di risulta.
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Quattro giorni dopo, ovvero martedì 29 marzo, è stato effettuato un secondo test. In quest’occasione la sperimentazione si è concentrata principalmente sulle delicate fasi di decollo e atterraggio, notoriamente le più rischiose dell’intera traversata. Come detto, si è trattato di un caso unico. Non perché Airbus non abbia mai svolto questo tipo di test, ma per il tipo di velivolo scelto. L’A380 è stato testato con combustibile sostenibile per la prima volta ed è una notizia cruciale, dal momento si tratta del mezzo dalle dimensioni maggiori dei tre totali sperimentati nel corso dell’anno solare dalla compagnia aerea. A marzo 2021 era stato messo alla prova un A350, mentre un A319neo a ottobre dello scorso anno.
? who’s the next ✈️ to take off with 100% Sustainable Aviation Fuel…it’s the #A380! After the #A350 and the #A319neo last year, we’re so proud to continue our 100% SAF journey with this iconic aircraft that will remain in our skies for decades to come https://t.co/l3WS4fmiJM pic.twitter.com/PShaVbTMLh
— Airbus (@Airbus) March 28, 2022
Carburante sostenibile per aerei: cosa sappiamo
Il primo volo che ha visto protagonista l’A380 ha richiesto ben 27 tonnellate di olio, composto quasi totalmente da grassi di scarto e olio da cucina. Un passo importante per avvicinarsi al raggiungimento delle zero emissioni, che è l’obiettivo comune di numerose grandi aziende. Lo sguardo è al futuro, ovviamente. Toccherà attendere il 2050, e probabilmente anche un po’ oltre, ma il lavoro è in corso e promette bene.
Considerando come le emissioni per l’industria aeronautica rappresentino il 2% circa di quelle globali, questo tipo di esperimento è una mano tesa all’ambiente. Ad oggi tutti gli aerei Airbus hanno già una certificazione relativa all’uso di olio mescolato al cherosene. Il quantitativo può raggiungere al massimo il 50%. L’obiettivo è ora raggiungere quota 100% entro il 2030.