Finnair torna a volare sopra al Polo Nord: il motivo
Dopo 30 anni, Finnair torna ad usare l’insolita tratta del Polo Nord per volare da Helsinki a Tokyo, in Giappone. […]
Dopo 30 anni, Finnair torna ad usare l’insolita tratta del Polo Nord per volare da Helsinki a Tokyo, in Giappone. Scopriamo perché
In questo articolo:
Vi siete mai domandati come dev’essere volare sopra al Polo Nord? Se vi interessa la risposta, potete chiedere maggiori informazioni ai passeggeri del volo Finnair AY073 del 9 marzo scorso, che ha coperto la distanza da Helsinki, in Finlandia, fino all’aeroporto di Tokyo Narita, in Giappone, seguendo questa insolita rotta.
Una scelta dettata dalla necessità di aggirare la chiusura dello spazio aereo sopra la Russia, che riguarda tutte le rotte che dal Nord Europa si dirigono verso l’Asia orientale: una conseguenza, quindi, della guerra in Ucraina iniziata il 28 febbraio.
Come si organizza un volo sul Polo Nord
Non è stata una prima volta, a dire il vero, per Finnair. La rotta del Polo Nord era già stata percorsa in origine nel 1983. Era rimasta attiva per circa un decennio, prima di essere dismessa. Un viaggio più breve ma senza scalo, che col tempo aveva dimostrato di non essere poi così vantaggioso rispetto alla lunga trasvolata sopra la Russia. Fino adesso almeno.
“Volare sopra il Polo Nord è probabilmente una cosa presente nella lista dei desideri di ogni pilota. Però per me questo volo aveva un significato personale aggiuntivo” ha dichiarato Aleksi Kuosmanen, uno dei quattro piloti del recente volo di Finnair. Suo padre Ismo, infatti, fece parte dell’equipaggio del primo storico volo artico del 1983.
Utilizzando il sistema di pianificazione di volo Lido, sviluppato di Lufthansa, Riku Kohvakka e il suo team sono riusciti a tracciare la rotta da Helsinki a Tokyo evitando lo spazio aereo russo, sorvolando la Norvegia, le isole Svalbard e l’Alaska. Niente è stato lasciato al caso nella progettazione di questo viaggio così poco ordinario: “Abbiamo collaborato con l’ingegnere delle operazioni volo per verificare se le procedure di fuga dovessero essere aggiornate”.
La ricerca di informazioni e il tempo di percorrenza
Uno degli aspetti principali del lavoro ha consistito nella ricerca di informazioni sui possibili aeroporti alternativi presenti lungo la rotta, per essere pronti all’atterraggio in ogni evenienza. “C’era aeroporti lungo la rotta polare – in Scandinavia, Canada settentrionale, Alaska, Giappone settentrionale – che non avevamo mai usato prima” ha spiegato Kuosmanen.
L’aereo prescelto per il volo è stato l’Airbus A350 di Finnair. Uno dei più adatti per i viaggi a basse temperature. “È molto resistente contro le masse di aria fredda – ha sottolineato il pilota finlandese – Il sistema di alimentazione, ad esempio, è costruito in modo tale che l’aria fredda raramente limita le nostre operazioni”.
Il volo artico di Finnair da Helsinki a Tokyo Narita è durato complessivamente 12 ore e 54 minuti. Appena due minuti in più rispetto a quanto previsto dai piani. Ha detto ancora Kousmanen: “Con questa pianificazione, il colo non è stato diverso da qualsiasi altro. L’unica vera differenza è che la buona vecchia bussola magnetica che abbiamo nella cabina di pilotaggio è andata un po’ in tilt”. Ovviamente anche questo era stato previsto, ma non ha creato grandi problemi visto che la bussola serve unicamente come strumentazione di backup rispetto ai sistemi di navigazione elettronica.
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