Viaggiare con un bambino aiuta la sua crescita
Viaggiare con un bambino può sembrare difficile, una sorta di sfida piena d’ostacoli e d’imprevisti. Tanto che, spesso, si preferisce […]

Viaggiare con un bambino può sembrare difficile, una sorta di sfida piena d’ostacoli e d’imprevisti. Tanto che, spesso, si preferisce rimandare i viaggi più impegnativi a quando i figli sono cresciuti. Tuttavia, secondo gli esperti, viaggiare con un bambino piccolo presenta diversi vantaggi. Soprattutto per lui. Il viaggio rende i bimbi più empatici, più aperti alle differenze culturali. Permette loro di adattarsi ai cambiamenti, di sviluppare il linguaggio, di assaporare il gusto dell’avventura.
In questo articolo:
Viaggiando, i bambini imparano a sviluppare relazioni significative superando ogni differenza: visitare Paesi lontani, con culture differenti, aiuta a capire come gli uomini siano in realtà tutti uguali. In viaggio giocheranno con bambini d’ogni colore, lingua e cultura. E, una volta tornati a casa, faranno esattamente lo stesso.
Perché viaggiare con un bambino è importante
Magari un bimbo molto piccolo non si ricorderà quel viaggio nello specifico, ma gli specialisti sono concordi nel dire che quello stesso viaggio influenzerà il suo sviluppo. Lo sviluppo cerebrale più rapido si verifica infatti nei primi cinque anni di vita, specialmente nei primi tre. Circondare i bambini dalla nascita con persone differenti per culture, usanze e colore della pelle “normalizza” quell’esperienza. Viaggiare significa dunque educarli alla diversità, al sentirsi bene ovunque, ed essere cittadini del mondo. Insegnamenti, questi, che si porteranno dietro fino a quando saranno adulti. I valori che si imparano da piccoli, del resto, sono i fondamenti di un’intera vita.
Viaggiare con un bambino, a partire dai 6 mesi di vita, lo aiuta inoltre nello sviluppo linguistico. Mentre, quando è già in età scolastica, il viaggio rappresenta un ulteriore vantaggio. Poco importa qual è la meta: è il viaggio di per sé a rendere i bambini più aperti, più curiosi, privi di pregiudizi.
Come massimizzare l’esperienza di viaggio per i bambini
Per permettere al bambino di vivere al massimo l’esperienza del viaggio, puoi adottare qualche piccolo stratagemma.
Fai una passeggiata in un quartiere popolare. Sebbene sia bello vedere le principali attrazioni di una destinazione, passeggiare in un quartiere popolare può essere di grande impatto. Il cervello di un bambino tende a stabilire connessioni basate su ciò che gli è familiare: va da sé che, piuttosto che un monumento, ad essergli familiare sia un quartiere residenziale con scuole e parchi giochi.
Crea una tradizione. Per aiutare il bambino a rivivere il viaggio, crea una tradizione in ogni luogo che visitate: acquistare un libro nella lingua del posto, imparare a preparare una ricetta tipica, o qualsiasi cosa possa interessargli.
Crea occasioni di gioco con i bimbi del posto. Permettere al tuo bambino di giocare coi bambini dei luoghi che visitate aiuta il suo sviluppo in quanto, per farsi capire, dovrà usare l’inventiva per comunicare.
Trasforma il viaggio in un gioco. Specialmente quando visiti un luogo di cultura, non propriamente in cima agli interessi di un bambino, prova a inventarti un gioco: una piccola caccia al tesoro dei particolari di un quadro è un’idea che piace sempre.
Prepara il bambino in anticipo. Preparare i bambini a ciò che stanno per vivere può fare molto: informali in anticipo del jet lag, spiega loro quante ore dovranno trascorrere in volo. Ma non temere: i bambini tendono ad essere più adattabili alle nuovi situazioni di quanto lo siano gli adulti.