Passeggera partorisce nel bagno dell’aereo
Ti è mai capitato di veder nascere un bimbo, mentre eri a bordo di un volo? Non si tratta di […]
Ti è mai capitato di veder nascere un bimbo, mentre eri a bordo di un volo? Non si tratta di un film, o di una storia di fantasia, ma di un fatto realmente accaduto. Ebbene sì: i passeggeri del volo Frontier Airlines partito da Denver e diretto a Orlando hanno assistito alla nascita di un bimbo, avvenuta nel minuscolo bagno dell’aeromobile.
In questo articolo:
L’annuncio di Frontier Airlines
È stata proprio la compagnia aerea americana, attraverso un post su Facebook, ad annunciare il lieto evento. Niente sala parto, nessuna ostetrica, solamente un bagno e un’assistente di volo che ha compiuto un gesto “eroico”. Il suo nome è Diana Giraldo, e la sua impresa è stata definita “esemplare e calma” dal capitano dell’aereo Chris Nye che ha sottolineato quanto Diana sia stata brava e coraggiosa nell’aiutare la mamma a partorire.
A causa dell’inaspettato evento, il volo della compagnia statunitense ha dovuto subire una deviazione anticipando l’atterraggio all’aeroporto di Pensacola (Florida), dove c’erano pronti un team di paramedici. Solo parole piene di soddisfazione da parte del capitano Chris Nye, che si è complimentato con tutto l’equipaggio per l’ottimo lavoro svolto. Vista l’avventurosa e particolare nascita, la neo mamma ha scelto il nome “Sky” per il nuovo arrivato nato tra i cieli d’America.
Sarà anche una compagnia low cost, ma questa volta la Frontiers Airlines ha svolto un lavoro di altissimo livello.
I precedenti
Quello appena accaduto, tuttavia, non è l’unico caso in cui un bimbo è venuto alla luce tra le nuvole.
Lo scorso anno, a bordo di un volo decollato da Salt Lake City e diretto ad Honululu, una donna al settimo mese di gravidanza è entrata improvvisamente in travaglio. Trovandosi l’aereo nel bel mezzo del Pacifico, il comandante ha chiesto subito se a bordo ci fosse un medico. La risposta del dottor Dale Glenn non ha tardato ad arrivare. E, grazie all’aiuto di un gruppo di infermiere del reparto neonatale, il piccolo Raymond è venuto alla luce.
Un altro caso è stato registrato a bordo dell’indiana Jet Airways. Correva l’anno 2017, quando a bordo di un aereo partito dalla città saudita di Dammam e diretto a Kochi (in Keral), una donna ha partorito. Anche questa volta, la gravidanza era solo al settimo mese. Per celebrare e festeggiare la nascita avvenuta a bordo di un suo aereo, la Jet Airways ha deciso di assegnare al nuovo arrivato un pass a vita per volare gratis con la loro compagnia.
Anche altre compagnie hanno deciso di omaggiare i bimbi nati a bordo dei propri aerei. La Thai Airways, così come la AirAsia, offrono voli gratuiti a vita per i nati a bordo, mentre la britannica Virgin Atlantic ha omaggiato con voli gratis fino al ventunesimo anno di età un bimbo nato durante un suo volo.
Cosa c’è scritto sul passaporto di chi nasce in volo?
Dinnanzi a questi casi, la domanda sorge spontanea: cosa c’è scritto sui passaporti di questi bimbi, alla voce “luogo di nascita?”. Showa Owen, una “bambina dei cieli”, racconta che inizialmente il suo passaporto riportava la voce “nata su un velivolo 10 miglia a sud di Mayfield, nel Sussex”. Con il rinnovo, la dicitura è stata modificata in: “At sea” (in mare). Johnathan, un altro bimbo nato quattro mesi prima di Showa, anche lui durante un volo, riporta invece la dicitura: “nato su un aereo”.
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