Da Roma a Buenos Aires, il volo inaugurale sull’A350 di ITA Airways assieme a Roberto Baggio
Recensione della nuova business class a bordo dell’Airbus A350, la punta di diamante della flotta di ITA Airways
Questa non può essere una recensione come tutte le altre. E non può esserlo perché questo non è stato un volo come tutti gli altri.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- A350/900
- Classe:
- Business
- Tratta:
- FCO - EZE
- Prezzo:
- 1200
- Prenota
Il battesimo di un nuovo aereo, anche se – bisogna ricordarlo – si tratta di un A350 KM0 che era fermo da 3 anni in attesa di un nuovo proprietario. La nuova ammiraglia della nuova compagnia di bandiera, con tutto quello che un evento del genere comporta. ITA ha scelto questo volo, nel giorno della festa della Repubblica, per celebrare l’arrivo dei primi nuovi aerei in flotta anche se gli altri due A350 erano decollati il giorno prima direzione Stati Uniti.
Se oltre a questo ci aggiungiamo che a bordo del velivolo intitolato a Roberto Baggio c’era proprio lui, il Divin Codino, e che era seduto al posto 3L, mentre io ero al 2L, si capisce perché difficilmente dimenticherò questo viaggio.
Io, che come tutta l‘Italia avevo gioito per le notti magiche e pianto per il sogno sfumato contro l’Argentina nel ’90 e il Brasile nel ’94; io che sono cresciuto con il poster di Baggio in cameretta.
Tutto questi ingredienti uniti all’attenzione che la compagnia ha messo su questo volo in termini di personale a bordo e ospiti influenti, al debutto del nuovo catering e alle nuove divise disegnate da Cucinelli.
Questo volo è stato una sorta di “one off”, una edizione limitata e irripetibile, e noi eravamo a bordo. Ecco come è andata.
Acquisto del biglietto
E’ bene ricordare che qui a TFC i biglietti li paghiamo (quasi) sempre, non importa se usiamo la carta di credito o i punti. Purtroppo il programma Volare è molto più che acerbo: la sensazione è che sia stato creato, ma assolutamente non sviluppato. Quindi biglietto pagato “cash”.
Paradossale la situazione con l’integrazione con SkyTeam, pressoché inesistente anche se l’adesione risale allo scorso mese di ottobre. Impossibile usare i punti per comprare questo volo, impossibile caricare i punti su un programma diverso da Volare o SkyMiles di Delta.
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Insomma un ecosistema che poco ha a che fare con il concetto di programma fedeltà di una qualsiasi altra compagnia aerea.
Questo biglietto mi è costato 1400 euro (andata e ritorno): ero riuscito a sfruttare uno dei tanti coupon e codici di sconto che la compagnia pubblicizza quasi quotidianamente, però ero stato fortunato dato che era uno dei più interessanti mai fatti sul lungo raggio.
Avvicinamento a Roma
Il mio viaggio è iniziato a Genova. Il volo di avvicinamento verso Fiumicino è stato in Superior, la business class sui voli nazionali di ITA: a distanza di 6 mesi dal debutto e dal mio primo volo, la situazione non è molto cambiata.
Certo, si ha il posto libero vicino, ma il catering a bordo è sempre lo stesso: una bustina di taralli e una Coca Cola. Meglio non andare oltre.
Il nuovo T1
Arrivato a Fiumicino, dato che avevo quasi 6 ore di attesa, sono andato a farmi un giro al molo A, quello inaugurato dal Presidente Mattarella da pochi giorni. Devo dire che il lavoro di ADR è stato davvero ottimo.
Una struttura nuovissima e veramente bella. Certo, ci sono ancora lavori in corso qui e là e molti negozi devono ancora aprire, ma la zona dei nuovi gate è moderna e la trovata di avere degli schermi a led, con tanto di foto della località dove è diretto l’aereo, è una idea geniale.
In lounge
Passati i controlli di sicurezza mi sono diretto verso Piazza di Spagna, l’unica lounge di ITA operativa.
Per l’occasione la compagnia ha riattivato anche il forno e i pizzaioli. Manca ancora tutto il resto e, soprattutto nelle giornate normali, mancano ancora proposte calde: anche in questo caso è ora di tornare ad un servizio full.
Ottimo come sempre il servizio bar, e in generale lo staff della lounge si conferma il vero valore aggiunto: sorridente, cortese e attento ai passeggeri.
Per l’occasione tutti i passeggeri diretti a EZE hanno avuto accesso alla lounge, indifferentemente dalla classe o dallo status. Vedere la cara vecchia Casa Alitalia piena e con il servizio quasi al completo è stato un bel tuffo nel “mondo di prima”. Adesso, come detto, tocca ad AZ decidere di riaprire il buffet e offrire ai propri ospiti un nuovo menù, così come avviene nelle lounge di tutte le compagnie premium.
Io & Baggio
Ho scoperto che Roberto Baggio sarebbe stato a bordo pochi giorni prima del volo, ma certo non immaginavo di essere seduto davanti a lui.
Come altri passeggeri ne ho approfittato per chiacchierare e farmi fare qualche autografo su degli Hurrà Juventus d’annata e sulla sua biografia: qui ho fatto fare una dedica speciale a mia sorella.
Devo dire che il Divin Codino è stato FENOMENALE: non ha detto no a nessuno, sia in aeroporto che in aereo. Foto, autografi, aneddoti. Un numero 10 anche fuori dal campo, un personaggio che quando era il pallone d’oro non andava in TV e che se giocasse oggi, probabilmente, non sarebbe nemmeno sui social a fare stupidi video su TikTok.
ITA Airways ha pensato a tutto, curando anche i minimi particolari come il poggiatesta personalizzato, l’effige di Baggio ricamata e il mantra buddista “Nam myoho renge kyo” inciso sotto.
A Bordo
Della cerimonia del taglio del nastro ho scritto in un altro articolo, quindi mi concentro sulla classica recensione del volo. Certo, non può essere un volo normale se il tuo vicino di poltrona si chiama Roberto Baggio.
Attualmente in flotta ci sono tre A350, il quarto arriverà la settimana prossima e gli ultimi due entro il mese di luglio, in tempo per rispondere al picco del periodo estivo.
Il cambio rispetto alla classe Magnifica di Alitalia e agli A330 ancora oggi in servizio è totale. Nuovi colori, nuove poltrone, nuovo sistema di intrattenimento. C’è solo una conferma che è l’allestimento 1-2-1, la configurazione che regala a tutti i passeggeri l’accesso diretto al corridoio e quindi la libertà di movimento.
La poltrona della cabina di business class è la Collins Aerospace Super Diamond, uno dei migliori prodotti disponibili sul mercato. La medesima configurazione la usa Aeromexico sui 787/9. Anche British Airways la ha installata a bordo, ma in una configurazione differente non solo nel design, ma anche nel fatto che è presente una porta che isola totalmente il passeggero dal corridoio.
Il mio posto, 2L, era il primo della fila di destra. Quando posso cerco sempre di prendere la prima fila perché è quella che quasi sempre regala più spazio al passeggero, e anche a bordo di questo A350/900 era così.
La configurazione dei sedili centrali non prevede le poltrone honeymoon, come sulla vecchia classe Magnifica: questo è un peccato, specialmente quando si viaggia in coppia o con dei bambini. Di contro, però, lo spazio per le gambe è tanto per tutti i passeggeri.
I colori scelti da De Silva sono molto rilassanti: certo, può sembrare una cabina con meno carattere rispetto alla vecchia business di Alitalia, ma il contrasto con la livrea tutta azzurra e il chiaro della cabina mi piace molto.
La poltrona si gestisce dal piccolo schermo touch sopra il bracciolo. Il modello anche in questo caso è base: non ci sono funzioni extra come il massaggio o la possibilità di gestire la rigidità della seduta.
Sul display è presente anche un pulsante che dovrebbe accendere una luce di cortesia nella parte bassa della consolle, dove ci sono le gambe, o almeno così funziona a bordo degli altri aerei dove ho trovato questa poltrona. Qui invece non accende/spegne nulla.
Quello che mi piace moltissimo di questo modello è la presenza di tantissimo spazio per il passeggero. Ci sono ben quattro contenitori dove nascondere i propri effetti personali, oltre alla cappelliera.
Due sono nella consolle: il primo più profondo ospita la presa di corrente, due prese USB e il telecomando dell’IFE. Il secondo è perfetto per passaporto, cellulare e portafoglio.
C’è poi un pozzetto nel bracciolo esterno (all’interno ci sono le cuffie per guardare la tv). Bracciolo che, volendo, può essere abbassato regalando qualche centimetro in più di spazio: ottimo per alzarsi senza dover richiudere il tavolino.
L’ultimo spazio portaoggetti a disposizione è un piccolo pozzetto sotto la consolle.
Il tavolino è fisso sotto lo schermo, scorre su un binario e si apre a libro, stesso modello che si trova sulle altre compagnie.
Una cosa che emerge è la cura dei dettagli della poltrona: il piccolo tricolore sul poggiatesta, i colori della cabina, tutto studiato da un genio del design come Walter de Silva.
Il sedile diventa un letto, comodo. Peccato però che ITA non fornisca un piccolo materassino da applicare sopra il sedile per renderlo più confortevole.
Ai passeggeri vengono consegnati un piumino – piccolino, a dire il vero – e un cuscino. Tutto in una busta di plastica: mi sarebbe piaciuto un approccio più Green, simile a quanto fatto da altre compagnie che hanno sostituito la plastica con altri materiali, ad esempio una busta lavabile.
L’unico vero difetto di questa configurazione è che i 33 passeggeri di business class hanno a disposizione solo due bagni nella parte anteriore dell’aereo, ma in generale si percepisce che aver preso un KM0 ha costretto la compagnia ad adattarsi ad un mezzo già configurato.
Almeno per il volo inaugurale mi sarei aspettato un fiorellino nel vaso dei bagni di business. Bagni che sono assolutamente spogli, non ci sono creme o altri prodotti particolari come avviene invece nella concorrenza.
Last but not least, almeno per me, la presenza delle bocchette dell’areazione personale sopra il sedile.
Servizio a bordo
Questo è forse l’aspetto più difficile da recensire: bisogna vedere su un volo normale come sarà, in questo caso erano tutti super attenti per l’importanza dell’avvenimento. Il personale è sempre stato presente a differenza del classico volo notturno dove, finita la cena, si spengono le luci e non passa più nessuno.
Fedeli al concetto del “non si butta via niente” il kit di cortesia è ancora quello di Alitalia. La pochette marchiata Magnifica by Salvatore Ferragamo offre tutto quello che ci si aspetta, con prodotti di qualità.
Food and beverage
Appena a bordo è stato offerto un drink di benvenuto, mentre menù e carta dei vini erano già sulla poltrona. Oggi, come detto, debutta anche il nuovo catering di bordo con i piatti preparati dallo chef stellato Bartolini.
Ovviamente mi sono sacrificato e ho provato le ricette consigliate dal curatore del menù.
Ottimo il fatto che il servizio sia al piatto, e non al vassoio. I piatti vengono serviti uno dopo l’altro, come al ristorante e non in un unico vassoio come purtroppo fanno alcuni vettori anche in business. Chapeau ITA Airways.
Una piccola amuse-bouche con una acciuga di cetara.
Insalatina di polpo e gamberetti. Voto 7.5
La rivisitazione della pappa al pomodoro. Voto 8
Anca di pollo ruspante ai profumi di Amalfi. Voto 7
Per dessert ho puntato sull’unico dolce in carta: una pera confit con cioccolato, crema di mascarpone e riso soffiato. Voto 6-, decisamente il piatto meno riuscito e difficile da mangiare con il cucchiaio fornito.
Più che valida la carta dei vini, 100% made in Italy. Certo, il resto delle compagnie mondiali offre champagne, ma il metodo classico italiano non ha nulla da invidiare. Magari aggiungerei un prosecco per offrire un prodotto differente.
Oltre al Ferrari Maximum Blanc de Blancs, ITA propone un vero viaggio nei vini d’Italia, dal Greco di Tufo al Barbera d’Asti.
Purtroppo non c’è alcuna zona spuntino a bordo per i passeggeri di Business class. Mi è stato confermato dall’equipaggio che non c’è spazio, e che probabilmente gli ultimi due A350 ad entrare in servizio, quelli che arriveranno direttamente da Airbus, potrebbero avere una configurazione differente.
A metà volo ho ordinato una pizzetta margherita dal menu e mi è stata servita in pochissimi minuti.
A circa 90 minuti dall’atterraggio è stata servita la colazione. Ho optato per la proposta salata. Buona la salsiccia, omelette non troppo calda. In generale però una sufficienza piena.
IFE
Qui si hanno sensazioni contrastanti. L’hardware è di ultima generazione e l’interfaccia è basata su Android, ma è la UX ad essere poco attraente.
La grafica non è piacevole e sembra fatta in fretta e furia, con immagini di bassa qualità e tutta roba stock, nulla di proprietario.
Vero, ci sono cose più importanti da fare, ma sono i dettagli che fanno la differenza. Il video di sicurezza, quello che ha sostituito la dimostrazione fisica del personale, è quello vecchissimo di Alitalia. Altre compagnie, da Air France ad Air New Zealand, hanno dei video che sono dei veri cortometraggi ambientati nei luoghi più iconici delle nazioni che rappresentano.
Qui invece è un rimasuglio con l’aggiunta posticcia di qualche logo ITA Airways qua e là. Senza nemmeno tagliare la schermata finale che ricorda ai passeggeri la presenza dell’airbag nella cintura, che ovviamente queste poltrone non hanno.
Il controller è di ultima generazione, molto più moderno di quello che si trova su altre compagnie. E’ perfino dotato di una fotocamera, che al momento non è però utilizzabile.
Tutto però è ancora precario e non funzionante.
Non c’è ancora il Wi-fi, e questo per un volo di 14 ore è un vero dramma, almeno per le mie abitudini.
Le webcam esterne non sono ancora state attivate, non ci sono canali di live tv. Ci sono voci del menù che non portano da nessuna parte, così come sezioni completamente vuote. Adesso speriamo che, come per il sito internet, ci sia al più presto un restyling anche di questa interfaccia.
L’offerta di contenuti multimediali è molto più povera rispetto alla concorrenza: ci sono 56 film (7 italiani), una decina di serie tv, una selezione musicale e qualche gioco. Basta.
Non c’è la possibilità di collegare le cuffie Bluetooth all’IFE e non esiste la funzione di messaggistica per chattare con passeggeri seduti in altri punti dell’aereo. Potrei scommettere che sono funzioni native sul sistema, ma che non sono state configurate/attivate per questione di tempo.
Per me non è un problema, dato che viaggio sempre con il mio adattatore bluetooth portatile in modo da connettere le mie Airpods Max in 5 secondi ed isolarmi completamente dalla cabina, ma nel rispetto delle norme di sicurezza.
In conclusione
Il riassunto di questo viaggio è tutto in questa foto. Roberto Baggio che fotografa “il suo” aereo pochi minuti dopo essere sbarcato a Buenos Aires.
Certo, questo A350 è ancora acerbo e il personale deve ancora prendere dimestichezza con questa nuova macchina, ma le basi ci sono. Adesso aspettiamo il resto della flotta e soprattutto di sapere chi sarà il nuovo socio di maggioranza destinato a portare ITA Airways al rilancio definitivo.
Questa è solo una delle tante recensioni che puoi leggere sul nostro sito. Ogni mercoledì pubblichiamo una recensione di una lounge aeroportuale, mentre ogni venerdì puoi leggere la recensione di un nostro volo o di un hotel dove abbiamo soggiornato.
Pro
- La poltrona
- L'offerta gastronomica
Contro
- L'IFE è una delusione
- Non c'è Wifi