Tampone per gli Stati Uniti, stop all’obbligo dal 12 giugno
La notizia l’ha data la CNN, anticipando l’annuncio ufficiale da parte dell’amministrazione Biden. A partire dalla mezzanotte del 12 giugno, […]
La notizia l’ha data la CNN, anticipando l’annuncio ufficiale da parte dell’amministrazione Biden. A partire dalla mezzanotte del 12 giugno, gli US Centers for Disease Control and Prevention elimineranno l’obbligo per i viaggiatori di presentare un tampone negativo per entrare negli USA. Una misura che era in vigore dal novembre 2021.
Stop al tampone per gli USA
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Lo stop al tampone per gli USA era tra le notizie più attese del comparto viaggio. Le maggiori compagnie aeree, ormai da mesi, chiedevano a gran voce che venisse eliminato per dare lo sprint definitivo alla ripresa del turismo. E l’industria dei viaggi tutta ha fatto a lungo pressioni, in quanto riteneva che il test non fosse più necessario “sulla base della scienza e dei dati”. Ora, il CDC ha confermato che – l’attuale quadro pandemico – non giustifica più l’obbligo dei tamponi. Da qui, la decisione di eliminarlo per 90 giorni. Se tra 90 giorni la situazione dovesse peggiorare, magari per via di una nuova variante, l’obbligo potrebbe essere ripristinato.
Sempre secondo quanto riportato dalla CNN, l’amministrazione Biden prevede di lavorare con le compagnie aeree per garantire una transizione graduale verso il cambiamento. Anche se, con ogni probabilità, i vettori aerei sono già pronti. E decisamente entusiasti. “La pandemia di Covid-19 è ora passata a una nuova fase, a causa dell’adozione diffusa di vaccini Covid-19 altamente efficaci, della disponibilità di terapie efficaci e degli alti tassi di immunità. Ognuna di queste misure ha contribuito a ridurre il rischio di malattie gravi e di morte negli Stati Uniti” si legge. Di recente, alla Casa Bianca si era recato anche Nick Calio (Presidente dell’Airlines of America), proprio per chiedere l’abolizione dell’obbligo. L’unica soluzione, agli occhi di tutti, per la ripresa di un settore che è stato fortemente danneggiato dalla pandemia.
Boom di prenotazioni ed ESTA più costoso
L’estate 2022, la prima da due anni a questa parte in cui tornare negli Stati Uniti per turismo è possibile, è all’insegna dell’ottimismo. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha parlato di una domanda record tra prenotazioni di alberghi, Broadway e attrazioni. Secondo City Cruise, la società dei traghetti verso la Statua della Libertà, i numeri sono ormai al 70% dei livelli pre-Covid. Mentre, parlando di prenotazioni in hotel, la percentuale sale addirittura al 95%.
Tuttavia, i prezzi non sono proprio economici. La prima novità riguarda l’ESTA, introdotto nel 2006 per i viaggiatori provenienti da Paesi ammissibili al Visa Waiver Program (Italia inclusa). Se fino a qualche settimana fa il suo costo era di 14 dollari, oggi è raddoppiato: ogni viaggiatore dovrà pagare ben 21 dollari per l’Electronic System for Travel Authorization. Un documento obbligatorio, in assenza del quale si viene respinti al check-in (qui il sito ufficiale per richiederlo).
Al di là dell’ESTA, recarsi negli USA oggi è decisamente caro. Se nell’estate del 2008 un euro valeva più di 1,55$, oggi un euro vale solo 1,05$. I prezzi degli autonoleggi sono alle stelle, quelli della benzina anche. Tuttavia, smanettando un po’ tra forum e siti ufficiali, e spendendoci un po’ di tempo, è ancora possibile regalarsi una vacanza negli USA senza dar fondo al portafogli.