Viaggiare con il passaporto italiano: dove serve il visto e dove no
Se vogliamo viaggiare nei Paesi dell’Unione europea e in quelli dell’area Schengen basta avere sempre con sé la propria carta […]
Se vogliamo viaggiare nei Paesi dell’Unione europea e in quelli dell’area Schengen basta avere sempre con sé la propria carta d’identità. Questo documento di riconoscimento sarà validato senza alcun problema.
In questo articolo:
Da ricordare ovviamente come le regole d’accesso sia ormai cambiate nel Regno Unito. Se invece puntiamo a viaggiare altrove, anche al di fuori del continente europeo, dovremo provvedere a farci rilasciare un passaporto, seguendo la relativa procedura. È tutto qui quello che dobbiamo sapere? Non proprio. Per quanto il passaporto italiano sia ai primi posti nella relativa classifica, non apre tutte le porte. Non da solo almeno. È bene conoscerne i limiti per non ritrovarsi a prenotare un viaggio da non poter compiere, non riuscendo neanche a salire a bordo dell’aereo.
Passaporto italiano: dove viaggiare senza il visto
Come detto, il passaporto italiano è davvero ottimo. Precisamente si piazza al terzo posto nel ranking 2022. Ciò vuol dire, nello specifico, che vi sono ben 189 Paesi nel mondo che non richiedono il possesso di un visto da parte dei viaggiatori italiani per poter varcare i confini o anche solo salire a bordo di un aereo che miri ad atterrare nel loro territorio. Ecco dove poter viaggiare armati soltanto del proprio passaporto:
- Oceania: Samoa americane, Isole Cook, Polinesia francese, Kiribati, Micronesia, Nuova Zelanda
- Isole Mariane del Nord, Papua Nuova Guinea, Isole Solomon, Tuvalu, Australia, Fiji, Guam, Isole Marshall, Nuova Caledonia, Niue, Isole Palau, Samoa, Tonga, Vanuatu;
- Medio Oriente: Armenia, Iran, Israele, Kuwait, Oman, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Iraq, Giordania, Libano, Territori palestinesi, Arabia Saudita;
- Caraibi: Anguilla, Antigua e Barbuda, Aruba, Bahamas, Barbados, Bonaire, Saint Eustatius, Saba, Isole Vergini britanniche, Isole Cayman, Curacao, Dominica, Repubblica Domenicana, Indie occidentali francesi, Grenada, Haiti, Giamaica, Montserrat, Puerto Rico, St. Kitts e Nevis, St. Lucia, St. Maarten, St. Vincent e le Grenadines, Trinidad e Tobago, Turks e isole Caicos, Isole vergini americane;
- Asia: Bangladesh, Brunei, Cambogia, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Kazakistan, Kirghizistan, Laos, Macao, Malesia, Maldive, Myanmar, Nepal, Pakistan, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Sri Lanka, Taiwan, Tajikistan, Thailandia, Timor-Leste, Uzbekistan, Vietnam;
- America: Argentina, Belize, Bermuda, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Isole Falland, Guiana francese, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Peru, Stati Uniti d’America, Uruguay, Venezuela;
- Africa: Botswana, Burkina Faso, Capo Verde, Isole Comoro, Egitto, eSwatini, Etiopia, Gabon, Guinea-Bissau, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritania, Mauritius, Mayotte, Marocco, Mozambico, Namibia, Reunion, Rwanda, Sao Tome e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, St. Helena, Tanzania, Gambia, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe.
In tutte queste nazioni chi è in possesso di un passaporto italiano potrà entrare senza alcuna autorizzazione preventiva e ottenere un visto direttamente in dogana dopo lo sbarco dall’aereo. Importante però ricordare che questo non vuol dire che non si debba richiedere alcuna autorizzazione a viaggiare, come ad esempio l’ESTA Americano o soluzioni simili adottate da altre nazioni.
Passaporto italiano: dove è necessario il visto
Sono decisamente minori le destinazioni che richiedono il visto, qualora in possesso di un passaporto italiano. È dunque molto facile organizzare le proprie vacanze una volta svolta tale pratica. Ecco però i casi che richiedono ai viaggiatori di fare richiesta per un visto d’accesso, che ha ovviamente una limitata validità temporale.
Soltanto Nauru ne richiede uno in tutta l’Oceania. Sono due invece i Paesi in Medio Oriente a non aprire in automatico le proprie porte agli italiani, ovvero Siria e Yemen. Spazio anche per l’Europa in questo elenco, con Azerbaijan e Russia. Ingresso controllato anche a Cuba, ai Caraibi, mentre in Asia l’elenco è più consistente:
- Afghanistan
- Bhutan
- Cina
- India
- Mongolia
- Corea del Nord
- Turkmenistan
In America vi è il solo Suriname, mentre l’Africa vanta l’elenco più ampio:
- Algeria
- Angola
- Benin
- Burundi
- Camerun
- Repubblica africana centrale
- Chad
- Repubblica democratica del Congo
- Repubblica del Congo
- Costa d’Avorio
- Djibouti
- Guinea equatoriale
- Eritrea
- Ghana
- Guinea
- Kenya
- Liberia
- Libia
- Mali
- Niger
- Nigeria
- Sudan del Sud
- Sudan