Come fanno le compagnie aeree a fare soldi con i programmi frequent flyer
Una delle domande che mi vengono fatte più spesso quando dico che viaggio con i punti è la seguente: “Le […]
Una delle domande che mi vengono fatte più spesso quando dico che viaggio con i punti è la seguente: “Le compagnie aeree che fanno volare con i punti, come guadagnano soldi?”.
In questo articolo:
Potrebbe essere una domanda da un milione di $ ed è un argomento davvero molto coinvolgente. Proprio per questo abbiamo scelto di rispondere al quesito che ci è stato posto anche da alcuni dei nostri lettori più attenti: come fanno i programmi frequent flyer a monetizzare?
Del resto, è normale chiederselo, proprio perché questi programmi “regalano” posti gratuiti, merchandising, premi di vario tipo e soprattutto biglietti premio! Ovviamente, abbiamo usato le virgolette, proprio perché i programmi fedeltà prevedono sempre dei vantaggi anche per chi li offre.
Dal punto di vista del passeggero, potrebbero sembrare una coccola, un modo carino per ricevere qualcosa in cambio, proprio dalla compagnia aerea preferita. In parte lo è, non possiamo dire che non sia un servizio creato per la persona, è un servizio esclusivo, pensato dalle migliori aziende per i migliori clienti!
Ma come hanno fatto le compagnie aeree a monetizzare con i programmi frequent flyer?
Per molte compagnie, questi programmi sono stati vere e proprie ancore di salvezza nel momento buio del Covid-19. Un modo astuto e azzeccato per la personalizzazione di un servizio.
L’utenza che partecipa e che si tessera, del resto, è quella più esigente, che si aspetta un riconoscimento, come se potesse acquistare in qualche modo “una piccola porzione” di una torta. I programmi frequent flyer offrono questo, una piccola porzione di una torta, in cambio di una fedeltà.
L’evoluzione dei programmi frequent flyer
I programmi frequent flyer, fino a qualche anno fa, erano un’esclusiva dei viaggiatori d’affari, cioè coloro che per il proprio business personale e per il proprio lavoro, volavano moltissimo. Questi ultimi accumulavano miglia in modo molto veloce ed erano gli unici che riuscivano ad accaparrarsi voli gratuiti, gadget esclusivi e trarne quindi grandi vantaggi.
I programmi frequent flyer nel tempo si sono evoluti! Ad oggi, infatti, chiunque di noi abbia voglia di sperimentare può iscriversi cliccando banalmente sul sito della compagnia aerea che preferisce.
Inizialmente le carte frequent flyer erano il prodotto unico e principale per poter guadagnare dei punti ed ottenere premi. Adesso invece ci sono tantissimi vantaggi e moltissimi prodotti che vengono associati ai programmi fedeltà. Sicuramente, questo è un bene per il viaggiatore: ad esempio si possono ottenere dei punti grazie all’acquisto di prodotti di vario tipo e in negozi differenti, oppure utilizzando alcune carte di credito piuttosto che altre.
Ormai si possono accumulare punti facendo moltissime azioni. Non ci stupiremmo se fosse possibile farlo già nel Metaverso (se non l’hanno ancora inventato, potremmo pensarci noi di TFC!). In 40 anni di programmi fedeltà, sono cambiate le abitudini dei viaggiatori e le compagnie aeree si sono adeguate, fornendo sempre più vantaggi e prodotti esclusivi.
Eppure la domanda ci sovviene ancora, effettivamente quanto monetizzano le compagnie aeree fornendo al viaggiatore medio questi vantaggi?
Questi premi verranno pur sempre pagati da qualche portafogli! Però, dobbiamo fare alcune distinzioni, ci sono 2 tipologie di offerte fornite dalle compagnie aeree: punti offerti dalla vettore per aver volato con i propri voli; punti offerti per aver acquistato o effettuato delle transazioni con partner del programma fedeltà.
Per quel che riguarda la prima offerta, è quella che più o meno tutti i viaggiatori conoscono, la versione che potremmo definire “classica”. Alcune compagnie, infatti, offrono 1 punto per ogni euro speso, ma spesso questa offerta non è applicabile a tutte le tariffe acquistate (vedi l’economy). Altre compagnie offrono 1 punto per ogni miglio volato e così via.
La seconda offerta invece potrebbe essere più vantaggiosa per le compagnie aeree. Questo perché vendono dei pacchetti di punti ai partner che a loro volta li offrono come bonus ai clienti. Ad esempio American Express è partner in Italia di 9 compagnie, ma nel mondo sono praticamente tutte clienti di Amex, poi ci sono le catene alberghiere che fanno accordi con singoli vettori, le società di autonoleggio e così via.
I partner ovviamente lo fanno per accaparrarsi nuova clientela e per mantenere quella attuale. È sicuramente una forma molto redditizia per le compagnie aeree che ricevono pubblicità a costo zero e acquisiscono nuovi o clienti affezionati sui loro voli! Diciamo che questa seconda offerta è un ottimo modo per ottenere un buon win-win!
Quindi è proprio per questo motivo che le compagnie aeree sono riuscite a fare delle partnership anche durante la pandemia e a restare a galla nonostante tutto. Per queste infatti è davvero super redditizio ottenere nuove partnership, perché significano fondamentalmente incassare soldi per vendere i punti, punti che non tutti useranno per volare.
Quali sono i vantaggi che i programmi frequent flyer generano alle compagnie aeree?
- I punti sono effettivamente paragonabili ad una valuta. Per le compagnie aeree, dunque, i punti hanno un valore monetario, proprio perché attraverso questi, i viaggiatori possono riscattare ad esempio un biglietto gratuito. Banalmente, è come se le compagnie guadagnassero il doppio, perché vendono punti a partnership o clienti che poi utilizzeranno all’interno dei loro voli. Inoltre, ci sono moltissimi punti inutilizzati e questo a pensarci, supera la valuta fisica monetaria disponibile!
- La compagnia conosce le abitudini degli iscritti. Viviamo nel mondo dei dati, chi usa la tessera lascia una traccia e in questo modo i vettori ed i partner dei vari programmi possono fare offerte ad hoc sugli utenti in base alle abitudini e fare altri soldi.
- Un altro dei vantaggi è la pubblicità gratis, oltre al fatto che i membri dei programmi spesso spendono dei soldi per ottenere più punti e quindi più vantaggi. Una sorta di circolo vizioso che potremmo comunque definire win to win, perché tutti i protagonisti riescono a beneficiarne.
In conclusione
Molte compagnie hanno compreso quanto indirizzare i propri clienti ai programmi frequent flyer sia vantaggioso per entrambi. I vettori incassano soldi per i punti che vendono ai partner, i partner attraggono i clienti con la possibilità di offrire i punti e i viaggiatori possono accumulare punti anche senza salire mai su un aereo a pagamento.
Sembra quindi una soluzione dove tutti vincono, ma non è così. Le compagnie scommettono anche che molti utenti non riusciranno ad utilizzare i punti accumulati e quindi non riscatteranno mai i voli premio. Ed è qui che entriamo in gioco noi di TFC: raccontandovi come non far scadere i punti e come accumularne abbastanza per viaggiare alle Maldive gratis.
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