LOT ha un problema di finestrini, se ne rompono 2 nel giro di 2 settimane
La paura di volare è abbastanza comune, ne soffrono un po’ tutti, chi più e chi meno. Essere a 10 […]
La paura di volare è abbastanza comune, ne soffrono un po’ tutti, chi più e chi meno. Essere a 10 kilometri da terra sopra le nuvole è una sensazione abbastanza strana ma affascinante.
In questo articolo:
Che l’aereo sia il mezzo più sicuro lo dicono le statistiche, la probabilità di un incidente mortale è di 1 su 11 milioni, è più facile morire per mano (o bocca) di uno squalo con 1 probabilità su 3 milioni. Le auto neanche le contiamo, perché le probabilità sono così alte che non c’è paragone.
Eppure qualche grosso spavento capita di prenderselo quando si viaggia in aereo, specialmente quando ci sono le odiosissime turbolenze che ti fanno balzare il cuore in gola. È molto raro che, a seguito di turbolenze, si registrino danni all’aeromobile, eppure è capitato per ben due volte a LOT Polish Airlines nel giro di due settimane.
Qualche giorno fa, durante l’atterraggio al JFK c’è stata una turbolenza che ha incrinato il finestrino:
L’aereo è atterrato senza problemi e il vettore fa sapere che il finestrino era perfettamente integro, a rompersi è stato lo strato elettrofotocromatico.
Solo due settimane prima un aereo sempre della Polish Airlines è dovuto rientrare in aeroporto perché c’era una crepa sul finestrino della cabina di pilotaggio e, per evitare perdita di pressione, è tornato a terra.
Come sono fatti i finestrini di un aereo?
Gli aerei viaggiano a circa 900km/h ad un altitudine di circa 11.000 metri, devono sopportare differenze di pressione e diverse sollecitazioni strutturali, ragion per cui i materiali con cui sono costruiti sono ad altissima resistenza, finestrini inclusi.
Un finestrino di un aereo di linea deve sopportare una pressione superiore del 33% rispetto alla pressione esterna, secondo le normative FAA quindi un finestrino dev’essere in grado di sopportare più di 170 kg di forza.
I finestrini degli aerei sono costituiti da 3 strati differenti: uno interno, uno intermedio ed uno esterno, il materiale usato è il plexiglass, lo strato più grosso è spesso 2,5 cm in maniera tale da resistere a tutte le sollecitazioni.
Perché c’è un buco nei finestrini degli aerei?
Lo strato più interno, quello più “leggero”, è a stretto contatto con la cabina ed i passeggeri e ha la sola funzione di proteggere gli altri due strati dagli urti e dalla distrazione dei passeggeri stessi.
Perché è bucato? Una domanda che tutti si sono posti almeno una volta nella vita, il motivo è semplice: quel buchetto sia chiama “foro di respirazione” e serve per far fluire l’aria tra i due strati e compensare la pressione tra di essi bilanciandola.
Serve anche ad evitare che si crei condensa tra uno strato e l’altro, l’umidità infatti appannerebbe il finestrino.
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