Hilton Sukhumvit Bangkok, che gran bella scoperta
Bangkok è una città che amo, forse quella che più mi piace al mondo. Da quando le frontiere della Thailandia si […]
Bangkok è una città che amo, forse quella che più mi piace al mondo. Da quando le frontiere della Thailandia si sono riaperte ho avuto la fortuna di passare da queste parti ben 3 volte. L’ultima a febbraio quando le luci della città erano ancora parzialmente spente. Questa volta invece tutto brilla (quasi) come prima.
In questo articolo:
L’ultima volta sono stato in tre hotel del gruppo Marriott: W Hotel, Westin Grande Sukhumvit e Aloft, ovvero una struttura di lusso, una intermedia e una entry level.
Qualcosa di simile a quello che ho fatto in questo viaggio, ma puntando a tre hotel del gruppo Hilton: Waldorf Astoria, Doubletree e Hilton Suckhumvit.
Prenotazione
L’idea era semplice: una notte al Doubletree e una all’Hilton, le due strutture sono letteralmente una attaccata all’altra. Ho prenotato, ovviamente, tramite i canali ufficiali per ottenere i benefit e accumulare i punti.
Il costo di una notte per una camera base in questo hotel partiva dai 4900 thb, poco meno di 140€. Io però investo sempre qualche euro in più per prenotare la tariffa X2, quella che, a fronte di un piccolo extra, permette di accumulare il doppio dei punti base per ogni soggiorno.
E’ un costo che si aggiunge alla camera, ma è il modo più economico in assoluto per comprare punti. Inoltre la tariffa in questo caso è completamente cancellabile fino al giorno prima dell’arrivo senza alcuna penale.
Il costo in punti partiva da 37k Hilton Honors a notte, una conversione non ottimale nemmeno se ci si mette dentro anche la quinta notte gratis.
Location
Come si evince dal nome, questo hotel si trova nel quartiere di Sukhumvit, uno dei più centrali e quello dove corre la BTS che permette di spostarsi rapidamente evitando il traffico infernale della capitale thailandese.
Siamo nella zona del S0i 24, distanti dai Soi famosi per la vita notturna ed esagerata della città. Qui siamo in una delle zone più in trasformazione della città dopo il quartiere di Bang Rak, dove si trova il MahaNakhon, l’iconico grattacielo di 78 piani.
Qui la Thailandia si mischia con un po’ di Irlanda e soprattutto tanto Giappone. E’ una delle zone più colorate della città, non come a Chinatown, ma non c’è nemmeno il caos che c’è nel quartiere cinese. La fermata della BTS Phrom Phong è a 3 minuti a piedi e intorno ci sono tantissimi hotel come lo Hyatt Place, il Mercure, l’Ibis e appunto il Doubletree. In zona ci sono centri commerciali, ristoranti di ogni tipo e ovviamente si respira l’aria di Bangkok.
Check-in
Questo hotel è collegato da un passaggio con il Doubletree, gli ospiti possono tranquillamente mischiarsi ed usare i servizi incrociati dato che le due strutture sono della medesima proprietà e gestione.
Così, dopo aver fatto check-out dall’albergo famoso per il biscotto al cioccolato, ho camminato due minuti per entrare dentro questo hotel.
Ovviamente sono due strutture non paragonabili, anche se a volte hanno dei prezzi molto simili. Il mio consiglio è spassionato: per poche decine di euro, questo hotel è molto meglio del Doubletree. Direi che il suo competitor è il nuovissimo Marriott Surawongse.
Check-in veloce e senza stress nel corso del quale l’addetta mi ha informato che, grazie al mio status, avevo avuto un upgrade: da camera base ad una Premium Deluxe Executive. Doppio upgrade di stanza con un risparmio di circa 1200 bath a notte, ovvero quasi 30€.
PS la differenza tra una stanza Deluxe Executive e una Premium Deluxe Executive è solo nel fatto che gli ospiti della seconda tipologia di stanza avranno un passaggio serale del servizio in camera.
Una galleria d’arte
L’hotel ospita delle mostre d’arte, durante il mio soggiorno era in corso una mostra di un artista con la sindrome di Down. Ma ci sono opere d’arte in tutta la struttura.
Mi piace moltissimo l’approccio artistico con queste statue sparse per l’hotel che ricordano tantissimo le figure di donne dipinte da Botero. Sono ovunque.
Nella hall, nelle stanze e in piscina.
La camera
La mia camera era al 20mo piano con vista sulla città, l’hotel è orientato in maniera differente rispetto al Doubletree e devo dire che le queste camere hanno una vista migliore, anche se quello di questo quartiere non è il miglior skyline che Bangkok può offrire.
Stanza grande con enorme finestra, tanta luce di giorno e vista bellissima di notte.
Letto king size di dimensioni molto generose e di qualità eccelsa. Queste catene si fanno produrre materassi, topper e lenzuola ad hoc e sono una certezza. Prodotti talmente validi che vengono venduti anche al pubblico a cifre folli, leggermente scontate per chi ha lo status. In stanza mega schermo di ordinanza, frigobar rifornito. Desk molto comodo per fare smartworking, e dal quale ho lavorato un paio di ore. Poltrona per rilassarsi sotto la luce della finestra. Tutto davvero in perfetto Hilton style con quella giusta aggiunta di approccio Thai.
Anche il bagno è molto bello e d’effetto. Il wc, con tavoletta giapponese, è separato da una porta a vetro fumé. Il resto del bagno è a vista con una piccola SPA che contiene una bellissima vasca da bagno e un’enorme doccia walk-in. Il tutto con vista sulla stanza, se non si gradisce, basta abbassare la tenda e si ha la privacy totale.
La struttura
L’hotel non è nuovo, ma lo sembra, tutti gli spazi comuni sono perfetti.
E’ una torre di 26 piani. Al piano terra c’è il ristorante Mondo, al secondo un secondo ristorante Scalini. Terzo e quarto piano sono occupati dal salone dei ricevimenti, dalle sale meeting e dell’Executive lounge. Le camere occupano tutti i piani fino al 24.
Al penultimo piano c’è una sala BELLISSIMA, una via di mezzo tra una suite presidenziale con cucina e una location per un reality show che si chiama The Summit.
All’ultimo piano ci sono la piscina, la palestra e un bar. La piscina non è grandissima ma curiosando negli altri hotel della zona è sicuramente la più grande, peccato che lo SkyLine non sia ancora il top in questo quartiere.
Executive Lounge
Questo benefit per me è importantissimo, lo apprezzo quando viaggio con la mia famiglia ma soprattutto quando viaggio per lavoro. Avere un ambiente dove posso andare a lavorare e non disturbare nessuno o dove posso mangiare/bere qualcosa con mia figlia è perfetto, anche in chiave di risparmio. Prendere da bere gratis in lounge anziché pagare 5$ per una lattina di coca-cola nel frigobar.
Nel giorno del mio arrivo, la lounge era chiusa causa lavori, quindi il servizio era spostato al ristorante Scalini, quello dove normalmente viene servita la colazione.
La lounge è operativa: per la colazione, se non si vuole farla con il resto degli ospiti; dalle 15 alle 16.30 per il classico thè del pomeriggio, con snack dolci e salati; e dalle 17 alle 19 per il cocktail time.
Tutto gratis, tutto esclusivamente per gli ospiti Diamond e/o che soggiornano nelle stanze Executive.
Abbiamo spesso parlato del livello Gold Hilton Honors come quello compreso nel canone annuale della American Express Platino, prima di diventare Diamond mi è capitato spesso di prenotare una camera Executive proprio per avere accesso alle lounge. Quando si viaggia in famiglia questo investimento si ripaga immediatamente con la colazione compresa, ma è con la possibilità di prendere bibite, succhi, smangiucchiare qualcosa senza dover pagare nulla che si risparmia davvero. Se per una persona sola 30€ potrebbero non valere l’investimento, per una famiglia di 3 persone è un furto colossale ai danni dell’hotel.
Visto che dovevo lavorare, ho fatto un salto sia all’ora del the che di quello che noi chiameremmo aperitivo. Ottimi stuzzichini, prodotti di estrema qualità, presentati molto bene. Cocktail dove l’alcool si sente bene e serviti con un sorriso dal personale dell’hotel.
La colazione
Lo ammetto le aspettative erano alte, perchè ero pronto a confrontare la colazione di questo hotel con quella del Marriott Surawongse e invece non è stato così: tra le due proposte non c’è partita. Vince Marriott 3 a 0. Qui non c’è nulla di sbagliato o di bassa qualità, solo che c’è la medesima offerta del Doubletree.
Il buffet è allestito in maniera differente, ma il menu è identico. E se per un Doubletree è una offerta molto ricca e di qualità, in un Hilton ci si aspetta qualcosa di meglio.
C’è la noodle station, c’è la zona dove si preparano omelette e uova su ordinazione. Insomma c’è tutto quello che ti aspetti, ma non c’è nulla che ti dia quell’effetto wow che invece avevo avuto nell’hotel concorrente.
La piscina
Come detto, al 26mo piano c’è la rooftop pool. In questo caso Hilton e Marriot possono giocarsela, ma vince sempre Marriot. La piscina non è grande, ma – a parte il Conrad – non ho visto hotel a Bangkok con piscine di grandi dimensioni.
Non potrebbe essere altrimenti dato che siamo sul tetto di un grattacielo. Certo la vista non è sullo skyline migliore di Bangkok, ma non si può certo pretendere tutto e di più. Peccato solo che il bar non offra una vera esperienza “after dinner” ma sia principalmente pensato per servire gli ospiti della piscina.
In conclusione
La prossima volta che passo da queste parti visiterò il Millenium Hilton, una struttura leggermente decentrata rispetto ai soliti percorsi turistici di Bangkok, che è stato completamente rinnovato poco prima del covid. Nel mentre questa è sicuramente l’hotel più bello del gruppo Hilton in questa città, sotto ovviamente l’inarrivabile Waldorf Astoria.
Il prezzo è sicuramente in linea con le altre strutture, anzi spesso grazie alle promo del gruppo è anche notevolmente più economico.

Pro
- La struttura
- La piscina panoramica
- La lounge
Contro
- La colazione non è wow
- Mancato il ripasso serale della camera