La Cina sta considerando di ridurre la quarantena per i turisti in entrata
Dopo 2 anni siamo ancora qui a parlarne, la pandemia da Covid purtroppo ancora non è del tutto cessata anche […]
Dopo 2 anni siamo ancora qui a parlarne, la pandemia da Covid purtroppo ancora non è del tutto cessata anche se, secondo i numeri, la pericolosità sembra essere diminuita parecchio ed i contagi sono contenuti e sotto controllo.
In questo articolo:
In Europa la situazione spostamenti è abbastanza tranquilla, non ci sono più restrizioni particolari e si può viaggiare senza problemi. Al di fuori dell’UE, invece, si sono ancora Paesi che impongono fastidiose restrizioni come la quarantena o svariati tamponi prima della partenza ed all’arrivo.
Tra questi Stati proprio la Cina, dove la situazione non è delle migliori: i residenti hanno vissuto mesi infernali, il governo li aveva praticamente segregati in casa, sono diventati virali video di persone letteralmente sbarrate in casa senza possibilità di uscire, creando non poche polemiche.
Nonostante la provincia speciale di Hong Kong stia cercando una via di mezzo, la Cina continua ad applicare una politica “zero-Covid”, allo stato attuale infatti i visitatori sono costretti ad osservare una quarantena di 10 giorni al loro arrivo, effettuando tamponi regolarmente.
Almeno fino ad adesso, qualcosa sembra muoversi ed è notizia fresca che il governo del Sol Levante voglia ridurre questo fastidioso obbligo da 10 giorni ad, udite udite, sette…
Sicuramente se la Cina farà un passo in avanti, sarà una notizia positiva, ma ridurre di soli 3 giorni la quarantena, che è già abbondante di suo, non invoglierà di certo i turisti a visitare il paese.
Prima per entrare in Cina servivano 7 giorni di monitoraggio in hotel, più altri 3 giorni di quarantena in casa. Con questa modifica si passerà a 2 giorni di quarantena in hotel e 5 giorni in casa.
La notizia sarà positiva fondamentalmente per residenti, lavoratori e studenti stranieri perché difficilmente un turista avrà voglia di farsi 7 giorni di quarantena per entrare in un paese, sia per il tempo che per il costo esorbitante che ciò implica.
Inoltre non c’è molta chiarezza su come le nuove regole sulla quarantena domestica si applichino a stranieri ed altri visitatori non residenti.
Sperando che la Cina segua il modello di Hong Kong e riduca la quarantena da 7 a 3 giorni, intanto prendiamoci questa notizia positiva e continuiamo a sperare.
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