Lufthansa torna in corsa per ITA Airways. MSC si tira fuori dalla trattativa
La notizia di questi giorni è che la vendita di ITA Airways è ancora tutta da scrivere. Quando a fine […]
La notizia di questi giorni è che la vendita di ITA Airways è ancora tutta da scrivere. Quando a fine agosto il Governo Draghi aveva scelto l’opzione Certares, eravamo tutti rimasti stupiti, la proposta made in Italy di MSC con Lufthansa sembrava avere le carte in regola per sbaragliare la concorrenza, invece è finita diversamente.
In questo articolo:
In questi mesi però è successo di tutto. C’è un nuovo Governo e nei giorni scorsi è stato nominato anche il nuovo consiglio di amministrazione: Antonino Turicchi è il nuovo presidente di Ita Airways, succede ad Alfredo Altavilla. Altavilla sarebbe stato defenestrato proprio per aver rallentato l’azione della vendita della compagnia italiana perchè, a suo dire, l’opzione migliore era quella rappresentata dall’accoppiata MSC/Lufthansa.
Ed è proprio Lufthansa che in queste ore ha avuto accesso alla Data Room di ITA Airways, accesso solitario.
In queste ore è arrivata la nota ufficiale di MSC: “Il gruppo Msc conferma di aver già informato le autorità competenti di non essere più interessata a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell’attuale procedura”.
Lo afferma il gruppo Msc in una nota.
Qui sopra un articolo che avevo scritto in tempi non sospetti, quando ancora non erano state presentate offerte formali e mettevo nero su bianco la mia, semplice, opinione personale.
Adesso non resta che aspettare e vedere se le idee del nuovo Governo sono diverse da quello precedente. A conti fatti la grossa differenza tra le due proposte era stata proprio la privatizzazione, completa o parziale, della compagnia. LH è intenzionata a comprare quasi tutte le azioni in mano al Ministero dell’Economia, mentre Certares, assieme a AF e Delta, puntavano ad una partecipazione dello Stato Italiano ancora importante.
In questi mesi ITA ha fatto tantissima strada, ma per continuare nel suo percorso ha bisogno di un partner industriale, una alleanza e soprattutto di poter volare lontano dalle turbolenze di questi ultimi 10 anni. Le cose non stanno andando male, nel 2023 arriveranno quasi 40 nuovi aerei e il network delle destinazioni continuerà a crescere, però senza una guida salda e un piano industriale in grado di reggere le turbolenze, la nuova compagnia di bandiera è destinata a durare poco.
Da viaggiatore frequente e da accumulatore seriale di punti e miglia, credo che per noi italiani la soluzione migliore sia proprio il matrimonio con il vettore tedesco piuttosto che l’opzione americana. Per vari motivi:

Le code di Lufthansa, Austrian e Swiss
- Lufthansa ha dimostrato di sapere “risollevare” le compagnie in difficoltà
- Avere Delta come socio avrebbe, probabilmente, imposto ad ITA la stessa sudditanza avuta da Alitalia in passato nelle rotte verso gli Stati Uniti
- Air France e KLM scateneranno una vera concorrenza sul mercato italiano per contrastare il peso di Lufthansa, tutto a vantaggio dei viaggiatori italiani
- L’Italia, e Fiumicino in particolare, potrebbero diventare la risposta alla crescita di Istanbul come porta verso Africa e Medio Oriente
- Last but not least: se dobbiamo attrarre turisti e “importare” ricchezza in Italia, è meglio farlo con un partner tedesco che a livello turistico ha un appeal decisamente diverso rispetto a Parigi, e soprattutto fare sosta nella ridente Francoforte non è così intrigante come farlo nella città della torre Eiffel.
Adesso non resta che attendere la decisione del vettore tedesco, sono sicuro non impiegheranno molto tempo a formalizzare l’offerta o a togliere il disturbo.
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