Aragosta e caviale a colazione, aperitivo in mezzo ai Picasso. This is St. Regis Singapore
IL St.Regis di Singapore è un hotel 5 stelle, è un museo ed una location per grandi appuntamenti ecco la mia recensione
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A Singapore c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si tratta di hotel di lusso. Il St. Regis è sicuramente una delle scelte più popolari, basti pensare che nel famoso vertice tra Trump e Kim Jong-Un, avvenuto proprio qui nella città-stato asiatica, il leader coreano aveva scelto proprio di soggiornare in questo hotel, prenotando la suite presidenziale e due interi piani dell’hotel.
La prenotazione
In questo articolo:
Quando ho scelto di soggiornare in questo hotel, l’ho fatto per vari motivi. Fa parte della famiglia Marriott, quindi era un ottimo modo di sfruttare il mio status nel programma Bonvoy. Inoltre, prenotando tramite FHR di American Express, ho potuto usufruire di ulteriori benefit e accumulare dieci volte i punti Bonvoy, come previsto dal bonus X10 per le prenotazioni effettuate tramite il portale viaggi di American Express.
Tra le opzioni Fine Hotels + Resorts a Singapore, c’era anche il The Ritz-Carlton, ma non ho scelto questa struttura perchè non permette agli utenti di sfruttare i benefit dello status e tantomeno di accumulare punti.
Il costo per le due notti non era affatto economico: 890€. Ho però abbattuto parzialmente il costo usando 50mila punti Payback, essendo la raccolta in scadenza a fine anno mi è sembrato un modo furbo di utilizzare i punti.
Con questa prenotazione ho accumulato 17.077 punti Bonvoy, abbastanza per una notte gratis allo Sheraton Milano San Siro, e quasi 9mila punti Membership Rewards.
Location
Singapore è molto facile da girare, anche se il traffico, come in tutte le città asiatiche, può essere tremendo. Gli hotel di alto livello sono ubicati in due zone. La zona di Marina che ospita il famoso Marina Bay, ma anche molte altre strutture di altissimo livello, e Orchard Road, la strada più famosa della città e forse dell’intero sud-est asiatico.
Questo hotel si trova proprio nel cuore di Orchard Road, la via dello shopping e una delle zone più trafficate della città, ma è anche a pochi minuti a piedi da un paradiso come i Giardini botanici di Singapore, sito Unesco dal 2015.
Check-in
Siamo arrivati direttamente dall’aeroporto in taxi (spesa 34SGD) in poco meno di 30 minuti. A differenza di quanto sperimentato a Bangkok, il maggiordomo di Singapore non è scattato immediatamente ad aprire la porta del nostro taxi e nessun portiere si è occupato di scaricare i bagagli, anzi.
Non c’era mai nessuno, o quasi, nemmeno ad aprire la porta dell’ingresso, come se avessero risparmiato su portieri.
L’opulenza di questa struttura si percepisce dall’esterno con la scultura di Botero, ma anche dal marmo e dall’enorme lampadario nella hall.
La reception è subito sulla sinistra, alla fine del corridoio iniziale. Delle tre scrivanie solo una era presidiata.
Rispetto ad altri check-in, qui è stato tutto molto poco caloroso e non c’è stata nessuna coccola. Non il classico panno fresco per refrigerarsi dal caldo/umido locale, tantomeno un drink di benvenuto.
Nonostante io sia Titanium Elite e la prenotazione fosse fatta tramite FHR, non ho ricevuto alcun tipo di upgrade, secondo l’addetto al ricevimento non c’erano camere migliori rispetto a quella prenotata (era una stanza base).
Completate le pratiche burocratiche, siamo stati “spediti” verso la nostra camera senza che nessuno ci accompagnasse.
Il maggiordomo
Il butler non si è offerto di disfare le valige quando i bagagli sono arrivati in stanza.
Certo, il servizio è sempre presente e gratuito, ma bisogna richiederlo telefonicamente. A dire il vero non abbiamo mai incontrato il maggiordomo sino a quando non abbiamo ordinato un caffè.
Tra i servizi gratuiti c’è anche la possibilità di far stirare degli indumenti oppure di ordinare delle bevande in stanza.
Noi ne abbiamo approfittato ordinando un caffè e facendo stirare due indumenti.
Ma la forza del butler del St. Regis è quello di interagire con l’ospite ed aiutarlo nelle piccole/grandi necessità e qui non lo ho visto.
Le opere d’arte
Questo hotel è anche un museo, visitabile gratuitamente dagli ospiti: appese nelle pareti o in mostra nei corridoi e negli spazi comuni c’è una delle migliori collezioni private del sud-est asiatico, del valore di oltre $ 7 milioni. Volendo l’hotel offre una visita guidata e gratuita agli ospiti.
All’ingresso c’è una scultura di Botero, così come in piscina.
Ci sono due dipinti di Miró al secondo piano, schizzi di Picasso all’Astor Bar e una serie di grandi paesaggi dipinti con inchiostri cinesi su carta di riso dall’artista di Singapore Chen Kezhan,
La stanza
Qui è la camera è base, ma in 9 altri hotel su 10 probabilmente sarebbe una junior suite, anche se eravamo solo al terzo piano (di 19) è impossibile rimanere delusi.
La vista di giorno è sulla piscina e sui palazzi intorno, avere una vista aperta è un privilegio per pochi in questa zona. Mentre è più facile per le strutture nella zona della Marina.
Al mio arrivo in stanza c’era ad aspettarmi una tortina di compleanno e un cestino di frutta. Una cortesia molto apprezzata, soprattutto perchè il mio compleanno era passato da 48h.
All’ingresso della stanza c’è il mobile bar con una macchinetta del caffè (ma non è più comodo farselo portare dal maggiordomo?). Mi aspettavo la stessa abbondanza che avevo trovato al St. Regis di Bangkok, invece era un triste mobile vuoto ed impolverato con all’interno un bigliettino che spiegava come, a causa del Covid, è stato svuotato, se si vuole basta chiedere.
Il resto della stanza è un unico grande ambiente con un’immensa parete di vetro. Ci sono due divani: uno posto lateralmente e in grado di ospitare 6 persone e un secondo davanti al letto.
Letto che è un matrimoniale king, con un materasso incredibile e un soffice topper.
Il bagno è un mini appartamento. Tutto in marmo con ai lati opposti due lavandini e in centro una vasca matrimoniale. Wc e Doccia sono separati sul lato opposto della toilette.
Il bagno ospita anche la cabina armadio.
Lo schermo tv non era moderno o di dimensioni gigantesche, ma in stanza c’è un sistema dolby surround della Bose, oltre che una cassa bluetooth della Geneva, una roba mai capitata prima in una stanza d’hotel.
Tutta la camera si controlla dalle pulsantiere presenti su entrambi i comodini. Dalle tende alle luci, tutto a portata di dito e tutto senza alcuno sforzo.
Sostenibilità ambientale
Purtroppo ho visto poca attenzione in hotel alla sostenibilità ambientale. In bagno era pieno di piccoli contenitori di plastica.
In camera anche tante bottiglie di plastica, gratuite, per gli ospiti.
Piscina e SPA
Al secondo piano della struttura ci sono la piscina e la SPA dell’hotel. Devo dire che sono un fan di entrambi questi optional quando viaggio. E’ così bello potersi tuffare in piscina dopo una lunga giornata in giro per la città, oppure rilassarsi nella jacuzzi o in sauna.
Peccato che gli orari di questi servizi siano quasi al livello dell’ufficio. La SPA chiude alle 19 e così la piscina.
Parlando della piscina non è grande e non è nemmeno ben posizionata, dato che è in mezzo a tanti grattacieli. Questo può essere un bene (ci si ripara dal sole) o un male (non si prende il sole). Certo è che se solo il 10% degli ospiti decidesse di andare in piscina non ci sarebbe spazio per nessuno. Ci sono una serie di lettini “a mollo” e altri nella zona più ombreggiata.
C’è anche una piccola palestra che si affaccia sulla piscina, nulla di eclatante ma almeno si evita di correre nell’umidità della città.
Dalla parte opposta della struttura c’è la SPA. L’ingresso è a pagamento, anche per gli ospiti dell’hotel. L’accesso per due ore costa 30SGD, fortunatamente ai membri Titanium è riconosciuto l’ingresso gratuito. La parte principale della SPA è dedicata alle stanze dei trattamenti. Per gli altri ospiti la zona è divisa in due, due ambienti speculari per gli ospiti in base al sesso.
Ci sono una piscina jacuzzi interna e una esterna. Ogni zona ha una sauna, le docce e un’area relax. Peccato solo che se si viaggia in coppia non si possa stare insieme.
La colazione
Anche qui mi sarei aspettato qualcosa di diverso. Il problema è che il ristorante al piano terra è piccolo e quindi c’è il rischio di fare la coda se si arriva nelle ore di massimo afflusso.
Il servizio è principalmente al buffet. C’è una cooking station dove vengono preparati i noodle e poi viene data una carta dalla quale è possibile scegliere quello che si vuole.
Non ho idea del costo della colazione, dato che è gratuita nelle prenotazioni FH+R, ma sarebbe stata gratuita anche grazie al mio status nel programma Bonvoy.
Il buffet propone prodotti di qualità, ma non ci sono spremute e succhi freschi, tutta l’offerta è “industriale”. In un hotel 5 stelle sarebbe logico trovare almeno la spremuta fresca.
Per colazione ho ordinato, per la prima volta in vita mia, una omelette con il pesce. Con gamberi, bisque di aragosta e caviale.
Ho voluto assaggiare anche altri prodotti, tra cui il french toast con banana arrosto.
Food & Beverage
L’hotel ospita anche una serie di altre location. Subito dall’ingresso c’è l’Astor Bar.
Questo spazio funge anche da lounge tra le 15 e le 18, gli ospiti possono fruire gratuitamente dell’aperitivo con una selezione di snack e dei cocktail preparati da sapienti barman.
Ai lati della reception c’è poi un angolo pasticceria e al piano della palestra un rinomato ristorante giapponese che però non ho avuto il tempo di provare.
Il servizio in camera è stato rapido e preciso, peccato la qualità dei prodotti (soprattutto del frappè alla fragola).
In conclusione
E’ un hotel 5 stelle? Sì. Si respirano le coccole e il lusso del St. Regis? No.
Gli hotel a questo livello si combattono gli ospiti con i denti, il maggiordomo del St. Regis è famoso per essere “Il Servizio” che nessuno altro riesce ad offrire, ma in questo hotel ho avuto l’impressione che il Butler Service fosse in ferie.

Pro
- La camera
Contro
- Il maggiordomo non c'è
- Nemmeno un succo di frutta fresco a colazione
- Nessun upgrade