Nel mezzo di un picco pandemico la Cina riapre ai turisti dall’8 gennaio
Quello che sta accadendo in Cina è davvero inverosimile, dopo aver tenuto un rigido approccio “zero covid” per quasi tre […]
Quello che sta accadendo in Cina è davvero inverosimile, dopo aver tenuto un rigido approccio “zero covid” per quasi tre anni le cose stanno cambiando nel giro di due settimane.
In questo articolo:
I numeri sono andati letteralmente alle stelle con la decisione del Governo di eliminare le restrizioni interne e le misure di repressione.Oggi, si stima che quasi un cinese su cinque avrebbe il Covid-19: circa 248 milioni di persone, pari al 18% della popolazione. Numeri folli se pensiamo a quello che accadeva sino a novembre quando per un solo caso di positività erano messi in lockdown interi quartieri.
Addio restrizioni ai viaggi dall’8 gennaio
La notizia che tutto il mondo stava aspettando da anni arriva quindi nel pieno di una ondata pandemica mai vista in Cina, domenica 8 gennaio 2023 segnerà l’addio alle restrizioni e all’obbligo di una rigida quarantena per gli spostamenti verso quella che è di fatto l’unica nazione ancora off limits agli spostamenti.
Fino al 7 gennaio i viaggiatori devono trascorrere almeno cinque giorni in un hotel di quarantena o in una struttura di isolamento, prima di doversi isolare a casa. Ciò rappresenta già un notevole allentamento delle restrizioni, rispetto a quando la Cina richiedeva una quarantena di tre settimane in una struttura.
Ecco cosa cambia dall’8 gennaio 2023 per i viaggi in Cina:
- Sarà richiesto un test PCR per il coronavirus negativo entro 48 ore dalla partenza
- Non sarà più necessaria la quarantena in una struttura
- Non ci sarà alcun obbligo di test all’arrivo
Non è ancora del tutto chiaro se ci sarà l’obbligo di monitoraggio sanitario all’arrivo.
Prima di prenotare il biglietto per andare a vedere la Muraglia Cinese è bene ricordare che per spostarsi verso la Cina è necessario ottenere un visto turistico, e al momento le procedure sono ancora sospese. Anche i visti emessi prima dello scoppio della pandemia sono stati azzerati e quindi tutti i viaggiatori dovranno attendere prima di potersi imbarcare su un volo diretto ad oriente.
Libertà di movimento anche ai cinesi
Questa notizia accelererà anche la ripresa dei collegamenti, nell’incertezza generale tutti i vettori mondiali hanno ridotto al minimo i collegamenti con la Cina. Mentre ho dubbi che milioni di turisti vogliano partire in direzione Cina, credo che al contrario milioni di cinesi si affretteranno a saltare sul primo aereo dopo 3 anni di isolamento forzato.
In un momento di picco pandemico diciamo che non mi sembra la cosa migliore e infatti il Giappone, per ragioni di vicinanza, ha già cambiato le regole per i passeggeri provenienti dalla Cina e credo che le stesse misure di prevenzione dovrebbero essere messe in atto anche dalle altre nazioni.