Visto regolare, all’arrivo ed elettronico: le differenze da sapere prima di mettersi in viaggio
Prima di mettersi in viaggio è bene sapere cosa è richiesto nel Paese di destinazione
Su TFC abbiamo già parlato di passaporti e in particolare della “forza” di quello giapponese (primo al mondo secondo un report), e della discesa di quello italiano (che tuttavia continua a conservare un’ottima posizione).
In questo articolo:
In quello stesso articolo abbiamo segnalato come il passaporto tricolore ci consenta di raggiungere 189 destinazioni tra quelle che non richiedono il visto.
Ma che cos’è il visto?
Esistono diversi tipi di visto: da quello regolare a quello all’arrivo sino a quello elettronico. In questo articolo cerchiamo di capirne le differenze evidenziando cosa sono, quando servono e come si possono ottenere.
In linea generale, il visto viene definito come l’atto attraverso il quale uno Stato concede ad un individuo straniero il permesso di accedere nel proprio territorio per un determinato periodo di tempo e per specifici fini. Oltre al passaporto, quindi, alcuni Paesi richiedono ai viaggiatori di presentare anche un visto (l’India ne è un esempio in questo senso).
Il visto regolare
Il visto regolare viene richiesto nel Paese di residenza presso l’ambasciata e/o il consolato che si vuole visitare. Solitamente questo visto è una sorta di timbro o adesivo che viene apposto proprio nel passaporto.
Chi non si fida del tutto del proprio livello di inglese o in ogni caso preferisce essere supportato nel corso della procedura, può invece affidarsi a un’agenzia mediatrice che controlla che i moduli vengano compilati correttamente.
I dati e i documenti forniti vengono infatti inoltrati solamente quando c’è la certezza che tutto sia corretto, per evitare ritardi o errori che invaliderebbero i visti. Nel caso per esempio del Vietnam, dove il visto all’arrivo viene fortemente sconsigliato da qualche anno, la precisione della data inserita è fondamentale: la validità del visto decorre soltanto dalla data prevista per l’arrivo in Vietnam, come da modulo di richiesta. Sebbene non sia obbligatorio aver già prenotato un biglietto aereo per richiedere un visto, è bene conoscere quando si viaggerà in Vietnam e rispettare alcuni requisiti, tra cui l’entrata nel Paese presso una delle località di ingresso consentite.
Il visto all’arrivo
In alcuni Paesi, il visto potrà essere prodotto non appena atterrati. Si tratta di un procedimento sicuramente più veloce rispetto al visto regolare. Potrà essere richiesta una volta atterrati nel Paese di destinazione. Qui l’ufficiale di immigrazione lo apporrà sul vostro passaporto (la pratica può avere un costo che può variare dai 15 ai 50 euro a seconda del Paese).
Per poter richiedere il visto all’arrivo, tuttavia, occorrerà possedere determinati requisitI:
- Avere un passaporto valido
- Recarsi in quel Paese per turismo o per affari
- Essere cittadino di uno dei Paesi che rientrano nel programma VoA (Visa on arrival)
- Trovarsi in un Paese che rilascia visti all’arrivo
Viaggiando all’estero, tuttavia, a volte sarà obbligatorio avere un visto prima di atterrare. In questi casi, per premunirsi del documento necessario, occorrerà recarsi all’ambasciata o al consolato del Paese corrispondente con il passaporto, il documento di identità, l’itinerario e, ovviamente, il biglietto aereo. In alcuni casi la pratica può essere effettuata via web, mentre in altri sarà necessario recarsi fisicamente sul posto.
Nota importante. Per richiedere e ottenere il visto, in molti casi sarà necessario dotarsi di una assicurazione sanitaria internazionale.
Il visto elettronico (ETA)
Volendo è possibile fare richiesta per ottenere un visto elettronico (in alcuni Paesi come l’Indonesia per alcuni viaggiatori è necessario esibirlo all’arrivo). Si tratta di un documento (che può essere richiesto da una sola persona, per una famiglia da 2 a 20 persone) valido per viaggiare in vari Paesi in un determinato periodo di tempo.
L’Electronic Travel Authorization (ETA) può essere richiesto esclusivamente per alcune categorie di viaggi: turistici, d’affari, umanitari. In altri casi, come per esempio per lavoro o per studio, occorre il visto tradizionale.
La procedura per richiedere il visto elettronico consta di tre passaggi:
- Compilazione della richiesta sul portale ufficiale del Paese scelto
- Pagamento (con carta di credito o bonifico bancario)
- Ricezione del visto direttamente sulla e-mail
Il rinnovo
Paese che vai, leggi che trovi. Ecco perché le condizioni per rinnovare il visto non sono sempre uguali, ma variano a seconda del posto che visitiamo. In generale, bisogna recarsi presso l’ufficio di immigrazione con la documentazione richiesta. Solo dopo questo passaggio il visto verrà rinnovato (in alcuni casi anche ripagando).
Il consiglio che vi possiamo dare quando vi mettete in viaggio all’estero è quello di farvi sempre una fotocopia del vostro passaporto e della vostra carta di identità. Questo per prevenire furti e/o smarrimenti che non consentirebbero di dimostrare la nostra identità alle autorità locali.