La piscina dello Sheraton Waikiki è spettacolare, il resto emoziona meno
Le Hawaii sono una delle destinazioni da sogno per molti turisti italiani, e non solo, io prima del 2022 non […]
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Le Hawaii sono una delle destinazioni da sogno per molti turisti italiani, e non solo, io prima del 2022 non c’ero mai stato e ironia della sorte ci sono finito due volte nel giro di pochi mesi, l’ultima volta in occasione di una delle tappe del mio folle giro del mondo. Sono atterrato a Honolulu dopo aver viaggiato nel tempo e il mio giorno “gratis” lo ho passato in questo hotel che secondo moltissimi turisti ha una delle migliori piscine a sfioro del mondo.
Prenotazione
In questo articolo:
Purtroppo non ho potuto fissare le date con largo anticipo perchè continuavano a cancellarmi i voli e a modificarmi le date di viaggio, così alla fine ho prenotato molto tardi. La scelta è caduta sullo Sheraton Waikiki per vari motivi:
- Era uno degli hotel più “economici” tra quelli più famosi ad Honolulu
- Volevo stare in questo hotel per provare la infinite pool, una delle piscine a sfioro più famose del mondo
- Volevo un hotel del gruppo Marriott per sfruttare al massimo il late check-out compreso nel mio status Platinum nel programma Bonvoy
Se poi ci aggiungiamo la discesa dell’euro il gioco è fatto. Mi sono trovato a pagare una notte quasi 600$. Ad incidere sono conto finale anche i circa 100$ tra tasse e resort fee. Una cifra folle, lo so, ma è il periodo più trafficato dopo due anni di lockdown anche perchè era appena stato dato il via libera ai Giapponesi di poter lasciare il Sol Levante. Avrei tanto voluto usare i punti, ma avevo appena svuotato il mio salvadanaio per altre prenotazioni.
Magra consolazione il fatto che questa prenotazione mi ha fatto accumulare circa 10mila punti Bonvoy, abbastanza da soggiornare una notte gratis in moltissimi hotel.
Location
Quando a marzo avevo visitato il Royal Hawaian, meglio conosciuto come Pink Palace, avevo adocchiato questa struttura con cui condivide degli spazi, vista la vicinanza, e l’appartenenza alla famiglia Marriott.
L’hotel si trova al centro di Waikiki Beach, la celebre spiaggia di Honolulu, uno dei posti più iconici del mondo, è sulla strada principale di Waikiki che è piena di enormi edifici, hotel e centri commerciali.
Check-in
Lo Sheraton Waikiki potrebbe intimidire all’inizio. E’ un palazzone enorme di 31 piani e un’enorme hall/area commerciale, anche se è più piccolo del suo concorrente diretto l’Hilton Hawaiian Village che dista circa 10 minuti a piedi.
Fortunatamente, c’era una linea separata per le élite di Marriott Bonvoy, anche se devo dire non c’era un tanta gente in coda.
Dato che siamo in un resort si cerca di semplificare la vita agli ospiti e la trovata è quella consegnare, oltre alla solita chiave tessera, anche dei braccialetti che diventano chiave e mezzo di pagamento (e di identificazione) all’interno della struttura, come sulle navi da crociera.
Non mi aspettavo un upgrade, certo è uno dei benefit dello status, ma negli USA questi livelli sono facilmente raggiungibili grazie alle carte di credito co-branded e quindi il livello elite lo hanno molte più persone. Però è arrivato, non in suite, ma in una stanza piano alto con vista sulla spiaggia e soprattutto sul panorama più famoso il cratere del Diamond Head, il vulcano delle Hawaii.
Purtroppo però è mancato il calore dell’accoglienza, niente ghirlanda di fiori intorno al collo, niente coccole. Con oltre 1600 stanze gli addetti sono in modalità “avanti il prossimo”
Resort Fee
Il supplemento extra obbligatorio giornaliero di 42 USD più tasse include:
- 2 borracce ricaricabili
- Noleggio internet wireless MiFi
- 1 giorno di noleggio GoPro
- Telefonate illimitate (interurbane e internazionali incluse)
- Attività culturali del resort (creazione di lei, zumba in acqua, lezioni di stand up paddle, lezioni di ukulele e lezioni di hula)
- Uso di tavoli da biliardo, shuffleboard e biliardino
- Chiave della stanza del braccialetto RFID
- Sconti presso le Collections of Waikiki Shops nella hall
Ovviamente una lista di cose inutili, solo per giustificare un balzello assurdo. La cosa peggiore poi che in Marriott questa tassa viene applicata anche ai soggiorni premio, cosa che invece non avviene in Hilton e Hyatt.
La cosa più utile sono le due sacche per bere riempibili gratuitamente nelle fontane dell’hotel, peccato che fossero scomode, molto più scomode e per niente thermos rispetto alle classiche borracce in alluminio.
Inoltre non catalogherei questo hotel come un resort, è enorme vero, ma non è un posto dove poter “vivere” senza uscire, cosa tipica invece del resort.
La stanza
Dopo aver faticato non poco a individuare l’ascensore corretto per raggiungere la mia stanza e vagato per i corridoi, sono finalmente sono arrivato nella mia camera. Capisco perchè, modello parco divertimenti, viene distribuita anche una mappa per agevolare gli spostamenti.
Quando sono entrato non c’è stato alcun effetto wow. La classica stanza di uno Sheraton qualunque in un qualsiasi posto del mondo.
In stanza non mancava nulla della solita dotazione di questo tipo di hotel, letto King enorme, con topper e un materasso comodissimo. Mega schermo smart. Macchinetta del caffè, bollitore, frigobar semi vuoto, cassaforte e una poltroncina.
In tutto soggiorno ho avuto la sensazione di essere in un centro commerciale, dove le cose sono fatte al minimo sforzo, basta vedere il letto. Sembrava aggiustato, non fresco per il nuovo ospite.
Bagno essenziale, ma anche in questo caso avevo più una sensazione da Moxy piuttosto che da Sheraton. Un lavabo, piccolo con vista sulla stanza e una doccia vasca, anni 60. La cosa più avanzata tecnologicamente era la tavoletta hitech del wc.
A ripagare l’ospite ci pensa il terrazzino e soprattutto la vista, la migliore che offre l’hotel: la spiaggia di waikiki e il vulcano Diamond Head.
Piscine
Lo Sheraton Waikiki dispone di 2 piscine: quella per soli adulti è a sfioro sull’oceano ed è il luogo perfetto per godersi il tramonto. La seconda è una piscina per famiglie con annesso un piccolo parco acquatico con scivoli e zona pensata per i bambini più piccoli.
La piscina a sfioro Edge è meravigliosa e probabilmente una delle ragioni per cui la gente, me compreso, sceglie questo hotel è una delle più instragrammate al mondo. E’ aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00. per gli ospiti dai 16 anni in su.
Questa piscina è la piscina a sfioro con vista sull’oceano più lunga del Nord America e offre una vista mozzafiato su Diamond Head e le onde delle Hawaii
Questa piscina è un luogo molto popolare e diventa piuttosto affollata, anche senza bambini.
Come quando si è in crociera i pochi lettini, paragonati ovviamente al numero di ospiti, si esauriscono facilmente. L’hotel però adotta una giusta politica contro gli ospiti fantasma, quelli cioè che corrono a piazzare l’asciugamano sui lettini per poi sparire nel nulla per ore.
Il personale addetto continua a controllare, se un lettino viene “abbandonato” per troppo tempo, viene segnalato. E se entro l’ora scritta non arriva il legittimo proprietario viene liberato per gli altri ospiti e rimossi tutti gli oggetti lasciati incustoditi, questo accade in entrambe le piscine. Ottimo.
Come sempre però se si vuole avere certezza del posto è possibile prenotare a pagamento una delle tre cabane o dei lettoni matrimoniali. Al costo di diverse centinaia di dollari al giorno.
La seconda piscina è quella dell’Helumoa Playground è il luogo perfetto per le famiglie, ha 2 piscine e 2 acquascivoli e molte aree dove i bambini possono fare quello che vogliono, controllati e senza disturbare gli altri ospiti. L’area è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00.
Non ho visto alcun limite di altezza sullo scivolo più grande e il bagnino ha detto che i bambini sopra i 3 anni possono scendere da entrambi.
Ogni centimetro libero è occupato anche qui con un lettino, utilizzabile gratuitamente, oppure prenotando una delle poche cabane a caro prezzo.
La spiaggia
Alle Hawaii non ci sono stabilimenti balneari e la spiaggia di Waikiki è assolutamente libera e gratuita. Gli ospiti però possono noleggiare ombrelloni, sedie a sdraio, tavole da surf, stand-up paddleboard e altro.
Non c’è però un bar, quindi se si ha sete o voglia di mangiare qualcosa bisogna tornare nelle vicine zone delle piscine.
Io ho preso un asciugamano dell’hotel, mi sono sdraiato al sole e ho fatto la mia nuotata nell’oceano senza bisogno di sdraio e ombrellone.
Leah Lounge
Il Leahi Lounge è il club lounge situato all’ultimo piano dello Sheraton Waikiki.
Purtroppo, a causa del COVID-19, la lounge era chiusa, oltre ad essere utile per potersi rifocillare senza spendere nulla offre la medesima vista che avevo dalla mia stanza quindi è molto popolare tra gli ospiti che non hanno lo stesso panorama per scattare delle bellissime foto.
Servizi
L’hotel ha una galleria commerciale all’interno con negozi di vario tipo, anche un piccolo minimarket dove comprare beni di prima necessità. Con la possibilità di addebitare le spese sul conto si ottengono anche punti Bovoy extra rispetto a comprare nei negozi fuori dalla struttura o pagando cash.
Essendo una destinazione per famiglie offre molto per questo tipo di ospiti. Il Poppins Day Care è un programma di attività per bambini dai 2,5 ai 12 anni. Con le attività in spiaggia e in piscina, questa potrebbe essere un’opzione divertente per i bambini per divertirsi mentre i genitori si rilassano. Bello, ma caro, dato che la tariffa oraria durante il mio soggiorno partiva da 40$.
Il wi-fi era penoso, ma per fortuna la mia linea telefonica comprende il traffico negli USA e quindi ho usato il mio hotspot personale.
Gli ospiti sono incoraggiati a visitare l’Abhasa Spa presso il resort gemello dell’hotel The Royal Hawaiian, a Luxury Collection Resort, Waikiki, che si trova proprio accanto. Vari massaggi e trattamenti per il viso possono essere prenotati online.
Food & Beverage
L’hotel offre varie tipologie di bar e ristoranti. RumFire è il ristorante principale e più famoso della proprietà. Con posti a sedere all’aperto vista sull’oceano e Diamond Head, questo è un bel posto per godersi un drink e uno spuntino al tramonto.
Il Kai Market è il ristorante dell’hotel dove viene servita la colazione ogni mattina. Con posti a sedere al coperto e all’aperto con vista sull’Edge Pool. Il combinato disposto tra colazione gratuita negli hotel Marriott e la colazione negli USA si traduce in paga se vuoi mangiare qualcosa.
In poche parole gli ospiti Elite hanno accesso ad una scontistica su alcune opzioni presenti nel menù, in sostituzione a quella gratuita, ci vogliono dai 15$ in su, al netto di tasse e mance, se si vuole fare una colazione salata.
Ecco la mia omelette da lavoro, non servono parole per dire quanto fosse triste.
Ci sono poi i due bar delle piscine, per ordinare cocktail o piatti direttamente dal lettino. E ci sono un bar, tipo starbucks, e altri punti ristoro di diverse marche.
Il regalo per gli ospiti elite
Non ho idea se sia una cosa fissa, o una iniziativa speciale per la riduzione dei servizi degli ospiti elite, ma vicino alla reception c’è un gift shop Marriott. Al momento del check-in viene consegnato un buono da utilizzare in questo negozio.
Buono che viene convertito in un sacchetto di carta di dimensioni diverse a seconda dello status che si possiede.
Di fatto l’ospite può riempire il sacchetto con tutto quello che trova dentro il negozio gratuitamente. Ci sono dolciumi, bevande, gadget marchiati Hawaii e Marriott. Ovviamente mi sono divertito a trovare il modo di “saccheggiare” più roba possibile anche se il mio sacchetto non era esattamente enorme.
In conclusione
La piscina è bella, ma non ritornerei in questo hotel, anzi il mio consiglio è di soggiornare al Pink Palace e venire in piscina gratis. La mia camera aveva una vista incredibile, ma a caro prezzo. La cosa che più mi ha dato fastidio è che a differenza dell’Hilton Hawaiian che è ancora più grande, non ci si sente speciali come ospiti elite e non c’è un trattamento privilegiato, anche rapportato al prezzo dell’odiosa resort fee.
Pro
- La piscina a sfioro
- La vista su Waikiki
Contro
- Anonimo
- Lounge chiusa
- Wifi pessimo
- Il prezzo e resort fee