Troppo anonimo, troppo lontano dal centro e troppo isolato: recensione Marriott Tokyo
Nel mio girovagare per Tokyo ho deciso di soggiornare l’ultima notte al Marriott Tokyo. Il motivo era la vicinanza all’aeroporto di […]
Nel mio girovagare per Tokyo ho deciso di soggiornare l’ultima notte al Marriott Tokyo. Il motivo era la vicinanza all’aeroporto di Haneda. Certo, avrei potuto scegliere uno dei tantissimi altri hotel della capitale giapponese, ma alla fine ha prevalso la voglia di prenotare il “flagship” hotel dell’omonima catena.
Prenotazione
In questo articolo:
Non nascondo ovviamente che una delle motivazioni era stata la tariffa della stanza. Troppo bassa per girarsi dall’altra parte, anche se devo dire il vero: questa distanza si paga poi in taxi o in tempo negli spostamenti necessari a raggiungerlo.
Ci volevano 60k punti Bonvoy per prenotare una stanza base. Io ho preferito spendere 22k yen, una cifra mai vista per un hotel Marriott in una delle città più care della terra.
Peccato solo che il programma Bonvoy non preveda le notti rollover: per i suoi iscritti mi sarei portato qualche notte utile per il rinnovo dello status nel 2023.
Location
L’hotel si trova nelle vicinanze della stazione di Shinagawa. È la zona a sud della città. Diciamo che potrebbe essere catalogato tra gli hotel vicini all’aeroporto. Il difetto più grande è proprio la posizione, non adatta a chi si sposta a Tokyo per turismo, o diciamo al classico turista italiano.
Non solo siamo fuori dalle zone più turistiche della città, che per certi aspetti potrebbe essere anche un bene, ma è proprio fuori da tutto.
L’hotel non è collegato con la metro e non è nemmeno possibile raggiungerla a piedi. Per questo viene messo a disposizione un servizio gratuito di shuttle bus che viaggia tutto il giorno con il collegamento con la stazione di Shinagawa, dalle 7 della mattina alle 22 di sera.
E’ sicuramente comodo se si ha in mente un road trip per il Giappone, ha il pacheggio sotterraneo ed evita di dover entrare nel centro- Ma per il resto mi sento di sconsigliarlo a meno che la tariffa non sia davvero tanto tanto più bassa rispetto alle altre strutture.
Check-in
La cosa strana è che si entra direttamente in una hall con i soffitti altissimi e fatta di tubolari: sembra più una struttura fieristica che un albergo. Al centro c’è un ristorante e una piccola lounge.
Per fare check-in bisogna percorrere tutta questa zona ed entrare nella struttura vera e propria. Da fuori l’hotel sembra molto più grande delle 230 stanze che invece ci sono.
In ogni caso i tre banchi per la registrazione mi sembrano pochino. Nonostante sia Titanium Elite, il livello più alto prima dello status Ambassador, non ho ricevtuo alcun upgrade di stanza. L’hotel era pieno, folla che non ho notato ne all’arrivo tantomeno alla colazione la mattina seguente.
L’unica opzione di stanza che mi è stata proposta la ho gentilmente declinata essendo la stanza al 4° piano, una family room con due letti queen anziché il materasso King.
La stanza
Sono salito alla mia stanza al 17mo piano. La camera è la solita camera che è logico aspettarsi da un Marriott: solo molto più grande per i canoni giapponesi, ma essere fuori dal centro ha i suoi vantaggi.
Il letto era un king plus, davvero enorme. Materasso ottimo ma un topper davvero troppo sottile. Oltre al letto un divanetto posizionato sotto la vetrata, con un comodino e una scrivania.
Ovviamente presente l’immancabile mega tv, che come al solito non ho nemmeno acceso.
Gradita presenza la macchinetta del caffè (Nespresso), il bollitore, e un frigobar mediamente rifornito. E’ incredibile come sul frigobar non ci sia una linea non dico comune, ma almeno di gruppo.
Decisamente vecchio invece il bagno.
Spazioso e con una tavoletta che aveva una pulsantiera che ricordava la cabina di pilotaggio di un 747.
La doccia dentro una vasca solo con il soffione sul braccetto anni 60. Davvero necessita una rifrescata.
La cosa più bella della stanza la vista aperta sulla città. L’hotel non è altissimo, ma essendo posizionato su una collinetta regala una bellissima vista su tuta la parte sud della città, porto compreso.
La linea del decollo di Haneda è perfettamente visibile ed è quindi possibile divertirsi a guardare gli aerei prendere “il largo”.
Executive Lounge
Gli ospiti di stanze executive, o con lo status Platinum Elite o superiore, possono accedere alla lounge aperta quasi tutto il giorno.
Come mi capita di ripetere spesso nelle mie recensioni, quando viaggio cerco sempre di sfruttare questo benefit per risparmiare, per avere un luogo tranquillo dove lavorare e per accumulare più punti.
Per essere nella capitale della tecnologia, il wi-fi non era per niente performante.
Risparmiare perché vuol dire poter prendere da bere a qualsiasi ora, anche alcolici. E nel caso non si voglia uscire spesso c’è un aperitivo che vale una cena.
Accumulare punti perché vuol dire, nel caso del programma Bonvoy che essendoci la lounge posso fare la colazione gratis e ottenere anche i punti bonus previsti dal programma fedeltà Marriott.
La lounge di questo Marriott ha una bella vista, peccato che, come in stanza, anche qui il terrazzino non sia accessibile. Ho passato circa un oretta per sbrigare del lavoro in un momento tra la colazione e gli spuntini pomeridiani.
La sera tra le 17.30 e le 19.30 c’è l’aperitivo mangereccio e gli alcolici vengono serviti fino alle 20, come detto ottima per risparmiare.
F&B&More
Al piano terra si concentrano tutti i servizi. La piscina è chiusa, non ho capito se per sempre o per covid.
C’è una micro palestra, in una stanza cieca e probabilmente senza altri utilizzi se non da magazzino.
Poi c’è il ristorante che svolge anche da sala colazioni la mattina e da champagne bar la sera. Io ho provato solo la colazione.
La colazione è meglio di quella dell’Hilton, ma comunque deludente.
Certo, qui l’influenza di certi hotel asiatici è importante, ma tralasciando la Thailandia anche a Singapore l’offerta era decisamente migliore. La sala è bella luminosa grazie alle grandi vetrate, ma tutto è disordinato e bisogna girovagare alla ricerca di dove sono posizionate le pietanze.
L’unico spunto è l’offerta della French Brulè, ovvero l’incrocio (o forse sarebbe meglio dire l’incidente) tra un French toast ed una creme brulè. Il resto è il classico buffet, con la cucina espressa delle uova, che però se ordini un uovo alla Benedict ti arriva freddo, e un corner Giapponese davvero poco attraente.
In conclusione
A questo prezzo un Marriott a Tokyo è da prendere. Certo, se il soggiorno dura parecchio il risparmio si perde in soldi per spostamenti extra e tempo morto passato in macchina.
Al contrario è ottimo come ultima notte pre rientro o pre partenza da Haneda, oppure come primo punto d’appoggio in caso si arrivi a tarda sera.
Pro
- La vista
- La lounge
Contro
- La posizione
- La colazione
- Niente piscina
- Palestra veramente piccola