Oltre il passaporto per andare in Inghilterra si dovrà anche pagare e richiedere il visto elettronico ETA
La Brexit continua ad incidere pesantemente nel mondo dei viaggi, soprattutto per noi europei che ci eravamo abituati a viaggiare […]
La Brexit continua ad incidere pesantemente nel mondo dei viaggi, soprattutto per noi europei che ci eravamo abituati a viaggiare nel vecchio continente quasi come sotto casa, giusto con la carta di identità sempre in tasca, ma senza quasi mai doverla mostrare. Le cose però hanno iniziato a cambiare, ma complice la pandemia gli effetti si sono visti per gradi.
In Europa arriverà l’ETIAS
In questo articolo:
Lo scorso anno è scattato l’obbligo di avere il passaporto per fare un week end a Londra o un salto in Scozia per una partita di rugby adesso arriva il secondo step: la necessità del visto elettronico. Un qualcosa di simile all’ESTA necessario per andare negli USA, che richiede anche di pagare circa 20$, ma strumenti simili esistono per i passeggeri diretti in Canada, Corea del Sud o Nuova Zelanda solo per citarne alcuni.
Anche l’Europa avrà il suo dedicato a chi arriva da fuori dall’area Schengen. Nei giorni scorsi la Commissione europea Aveva deciso di rimandare l’attuazione del sistema europeo di autorizzazione alle informazioni di viaggio (ETIAS). L’ETIAS doveva essere lanciato in precedenza a maggio 2023, ma è stato ritardato fino a novembre 2023, ma con ogni probabilità il lancio di ETIAS non vedrà la luce fino al 2024.
ETA necessario per andare in Gran Bretagna
Sarà obbligatoria anche alla frontiera della Gran Bretagna e si chiamerà Eta (Electronic Travel Authorisation), un nome simile a molti altri dato che quello Coreano si chiama K-eta e una procedura simile. Occorrerà compilare un form prima di partire e pagare una tassa, ricevuto l’ok ci si potrà imbarcare verso l’isola ed entrare (quasi) senza problemi.
Non è ancora chiaro quando entrerà in vigore e non si conosce ancora la tassa che si dovrà pagare per ottenerlo, ma per vederlo in azione si dovrà aspettare poco dato che i viaggiatori provenienti da fuori Europa dovranno avere l’ETA entro la fine dell’anno per poter viaggiare verso la Gran Bretagna.
In conclusione
Speriamo solo che la Brexit non porti via il roaming gratuito quando si viaggia in UK, cosa ottenuta dall’Unione Europea e che oggi ci sembra scontata, dico questo perchè i viaggiatori inglesi invece è uno dei vantaggi che hanno perso quasi subito all’uscita dall’Europa.