Non solo la vendita di ITA a Lufthansa, Air France e gli altri: le grandi manovre nei cieli europei
Il trasporto aereo europeo sta vivendo anni febbrili con numerosi processi di acquisizioni e fusioni che stanno consolidando l’intero settore. […]
Il trasporto aereo europeo sta vivendo anni febbrili con numerosi processi di acquisizioni e fusioni che stanno consolidando l’intero settore. Un processo utile e irreversibile, per certi versi, che dovrebbe stabilizzare un mercato ancora troppo frammentato.
In questo articolo:
Rispetto all’Europa, infatti, negli Stati Uniti il 75% dello share di mercato è controllato già da tempo da soli 4 vettori: le tre sorelle American, Delta, United e Southwest Airlines.
Con la prossima acquisizione di Ita Airways da parte del Gruppo Lufthansa (e la fusione Iberia-Air Europa in Spagna) anche in Europa si marcia spediti verso un mercato controllato da 5-6 gruppi di compagnie aeree.
Oltre a Lufthansa, i leader europei sono Ryanair, la holding Iag (British-Iberia), Air France-Klm e Turkish Airlines, ma il settore low cost ha visto la crescita esponenziale di Wizz Air e la flessione di easyJet.
Non è detto, però, che nel corso dei prossimi anni ci saranno ulteriori movimenti di mercato che restringeranno ancor di più il ristretto gruppo di big player.
Ryanair accelera, Lufthansa insegue
Come è risaputo, in Europa la leader è sempre di più Ryanair, che ha beneficiato della crisi del settore legacy durante la ripartenza post Covid, per ampliare la sua crescita continentale.
Nel corso del 2022, infatti, la compagnia aerea irlandese ha trasportato circa 160 milioni di passeggeri, staccando proprio il gruppo Lufthansa che ha raggiunto i 102 milioni di passeggeri trasportati.
Al terzo posto di questa speciale classifica si posiziona Iag (che include Iberia-British Airways, aer Lingus, Veuling e Level) con 104 milioni di passeggeri. Il quarto posto è del Gruppo Air France-Klm con 83,3 milioni di passeggeri, mentre Turkish ha registrato 71,8 milioni e easyJet si è fermata a 69,2 milioni.
Al settimo posto spunta proprio Wizz Air con circa 46 milioni di pax: il vettore low cost ha scalzato il gruppo russo Aeroflot rispetto al 2019 per ovvie ragioni. Da un lato la guerra con l’Ucraina e il ban ai voli ha penalizzato Aeroflot, dall’altro Wizz Air ha aumentato la sua capacità negli ultimi tre anni.
Come cambia il panorama dei big player
Ryanair continua a crescere in maniera organica, ovvero senza acquisizioni dirette (ad esclusione di Lauda Air nel 2018), ma con la creazioni di due compagnie aeree in casa, Buzz e Malta Air che sono utili più per i benefici fiscali e contrattuali che invece per una questione di brand o hub.
Gli altri grandi Gruppi, invece, hanno scelto di aumentare le loro quote di mercato lavorando su acquisizioni e fusioni. Ogni Gruppo, inoltre, fa riferimento alle tre grandi alleanze internazionali: Lufthansa per Star Alliance, Air France-Klm per Skyteam, Iag per oneworld.
Il matrimonio Lufthansa-Ita Airways
La strategia del Gruppo Lufthansa (che oltre a LH include Swiss Air, Eurowings, Austrian Airlines e Brussels Airlines) è stata proprio quella di incorporare i vettori che più aderivano a un modello di espansione multi-hub nel centro Europa che servivano i mercati più profittevoli, concentrando però il grosso delle operazioni sulle due basi tedesche di Francoforte e Monaco.
Lufthansa, infatti, ha sempre rilevato compagnie aeree in crisi riuscendo a rimetterle in sesto con operazioni certosine e un network definito. È il caso sia di Swiss Air sia di Austrian – che brillano per risultati finanziari e di capacità – mentre Brussels Airlines e la “fatta in casa” Eurowings continuano ad appesantire i conti del Gruppo e a cercare la loro identità.
Con l’ingresso di Ita Airways – che ha trasportato oltre 10 milioni di passeggeri nel 2022 – Lufthansa vuole assicurarsi un hub nel Mediterraneo (Roma Fiumicino) che possa accrescere le ambizioni del Gruppo tedesco rispetto ai voli internazionali per Nord e Sud America e verso l’Africa.
Inoltre Ita Airways potrebbe puntare almeno a essere il secondo vettore del Gruppo tedesco per numero di passeggeri. Nel 2019, infatti, la vecchia Alitalia (da cui Ita Airways ha ereditato aerei, network, rotte, personale, etc…) aveva raggiunto i 21 milioni di passeggeri.
L’operazione Iag-Air Europa
Per quanto riguarda la holding anglo-spagnola Iag, invece, dopo oltre tre anni di trattative si sta concludendo positivamente l’accordo con il Gruppo Globalia per l’acquisizione del 100% di Air Europa.
La compagnia aerea spagnola diventa il sesto vettore di Iag – dopo British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus e Level – e apporterà circa 13 milioni di passeggeri (dati del 2019, ma lo scorso anno il vettore dovrebbe aver performato in linea con i numeri pre Covid).
Iag ha promesso di mantenere in vita nome e brand di Air Europa, integrando gli operativi con Iberia e potenziando il ruolo sull’hub di Madrid Barajas. L’obiettivo è diventare sempre più leader sulla rete di collegamenti tra Europa e Sud America-Caraibi; oltre a maggiori opportunità verso l’Asia.
Air France-Klm verso l’acquisizione di Tap?
L’altro grande Gruppo europeo, Air France-Klm, dopo aver visto sfumare l’opportunità di una partnership sempre più forte con Ita Airways ora starebbe puntando sull’acquisizione della compagnia aerea Tap Air Portugal.
Con il recente annuncio del rimborso totale dei sostegni ricevuti dallo Stato francese durante il periodo pandemico, ora la compagine franco-olandese è libera dalle “restrizioni” vigenti in tema di aiuti di Stato Covid, e potrà provare a comprare la compagnia aerea portoghese tornata nelle mani dello Stato durante la pandemia e messa ufficialmente in vendita negli ultimi mesi.
Air France-Klm ha manifestato in varie occasioni l’interesse ad ampliare il suo perimetro in Europa e l’ingresso di Tap sarebbe strategico per le rotte verso il Brasile – e le successive connessioni verso le altre destinazioni latinoamericane – e l’Africa; oltre la creazione di un terzo hub europeo a Lisbona, in aggiunta a Parigi e Amsterdam.
Il futuro delle compagnie low cost
Ma il consolidamento non è solo una prerogativa del settore legacy. Da tempo, infatti, si prospetta un possibile agglomerato nel terreno low cost che permetterebbe di creare un reale competitor della regina Ryanair.
A settembre del 2021, infatti, la compagnia aerea inglese easyJet ha rifiutato la proposta d’acquisto del 100% formulata dalla ungherese Wizz Air. Se l’operazione fosse andata in porto avremmo visto nascere il secondo o terzo polo più grande in Europa con un potenziale da oltre 100 milioni di passeggeri.
Al momento non sembrano esserci ulteriori trattative in corso, ma l’accelerata imposta dal trio Lufthansa, Iag, Air France-Klm potrebbe provocare ulteriori movimenti. Senza escludere eventuali e nuovi colpi di scena.
Lufthansa, infatti sembra la più attiva sul mercato: oltre a Ita Airways, il colosso tedesco non ha escluso eventuali nuove acquisizioni che vanno dalla stessa Tap Air Portugal fino a Lot o Aegean, arrivando perfino a Volotea.
La compagnia aerea spagnola ha infatti stretto da poco un mega-accordo di codeshare con la costola low cost di Lh, Eurowings. Secondo i diretti interessati questo non sarebbe assolutamente il primo passo per un’ulteriore integrazione, ma nelle strategie del trasporto aereo europeo tutto è possibile.
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