Le ambizioni di Roma Fiumicino e l’intermodalità a singhiozzo
Si fa presto a dire intermodalità, biglietto unico aereo+treno, esperienza di viaggio senza frizioni e altre bellissime innovazioni che semplificano […]
Si fa presto a dire intermodalità, biglietto unico aereo+treno, esperienza di viaggio senza frizioni e altre bellissime innovazioni che semplificano la vita del viaggiatore. Si fa presto a dirlo, basta che non si viaggi di mattina presto o si torni a tarda notte.
I passi in avanti di Roma Fiumicino
In questo articolo:
Soprattutto se parliamo poi dell’aeroporto di Roma Fiumicino, hub della compagnia di bandiera Ita Airways, fiore all’occhiello del sistema aeroportuale italiano e ormai stabile frequentatore delle alte classiche tra i migliori scali al mondo per servizi.
Tutti gli sforzi per rendere Fiumicino un hub di caratura mondiale, tuttavia, vengono meno proprio se parliamo di connessione con il resto del territorio, a partire dalla città di Roma. Senza negare tutte le migliorie introdotte negli ultimi anni, lo scalo resta infatti carente nei servizi di trasporto pubblico che lo rendono meno competitivo nei confronti degli altri hub europei.
Negli ultimi anni, infatti, è stato potenziato il servizio di collegamento ferroviario che ha portato sempre più Leonardo Express – i trenini che collegano la stazione di Roma Termini con lo scalo – a percorrere la tratta; oltre ad aver fatto arrivare i treni ad Alta Velocità da Venezia, Padova, Bologna, Firenze e Roma direttamente alla stazione dell’aeroporto. Senza contare i numerosi collegamenti regionali della linea FL1 Fiumicino Aeroporto – Roma – Orte.
Nelle ore di punta, per esempio, è possibile usufruire di un Leonardo Express in partenza da Roma Termini ogni 15 minuti.
Risse, abusivi e truffe: il problema dei taxi
Certo tra pochi anni ci si potrà spostare in maniera diversa, grazie all’avvio del servizio di aerotaxi. Nel frattempo però quotidianamente, o quasi, leggiamo di risse, truffe e ogni altra problematica con il servizio taxi all’aeroporto di Fiumicino.
Un pessimo biglietto da visita per un aeroporto che può vantare la 5 stella Skytrax.
Treni sì, ma non a tutte le ore
Quello che manca, però, è un servizio pubblico che garantisca la connettività anche negli orari più scomodi, come ci è stato segnalato da un nostro lettore.
La mattina presto (alle ore 6.00) o in tarda nottata (da mezzanotte in poi) non sono pochi i voli che partono o atterrano al Leonardo da Vinci. Voli che spesso garantiscono connessioni internazionali nei principali hub europei o che provengono da destinazioni intercontinentali.
In questo caso, però, non c’è nessun treno da prendere, nessun biglietto unico di cui usufruire – facendo le pulci al nuovo servizio Fco Connect lanciato da Ita Airways assieme a Trenitalia e Aeroporti di Roma – e nessuna alternativa su cui puntare, se non il servizio di taxi che continua ad essere, a mio parere, una spina nel fianco di Fiumicino.
I buchi notturni nel servizio Leonardo Express
Facendo un rapido riscontro, infatti, il primo Leonardo Express disponibile al mattino è quello delle 4.50 che arriva a Fiumicino alle 5.22. Un servizio che non può essere utile, quindi, a chi ha un volo in partenza alle prime ore del mattino.
Il treno precedente, infatti, è disponibile alle 23.05 della sera precedente (con arrivo al Leonardo da Vinci alle 23.37) che prevede quindi di dover passare la notte in aeroporto.
Lo stesso discorso, vale per chi arriva allo scalo capitolino in nottata. L’ultimo treno in partenza dalla stazione dell’aeroporto è previsto alle ore 23.53 con arrivo a Termini alle oo.25.
In questo caso, uno sbarco a Fiumicino con un aereo previsto alle 23.00 può essere già soggetto di “mancata connessione” con il servizio ferroviario se si mette in conto il tempo utile a sbarcare, recuperare l’eventuale bagaglio e sbrigare eventuali formalità relative ai controllo di frontiera.
Le poche alternative
Lo stesso sito dell’aeroporto, infatti, segnala che “chi arriva dopo mezzanotte” può usufruire dei seguenti servizi: autobus con le linee Cotral, T.A.M. e Terravision (non il massimo del comfort e dell’agilità di spostamento) oppure il car sharing, e infine il taxi.
Su quest’ultimo servizio – oggetto di cronaca nazionale e internazionale legato a disservizi, cattive abitudini rispetto a clienti stranieri (ma anche italiani), mancanza di trasparenza su tariffe e poca disponibilità di parco auto –andrebbe aperto un dibattito a parte.
Resta quindi un grande “buco” nel cosiddetto progetto intermodale – che sebbene non impatti su una percentuale molto alta di viaggiatori – lascia Roma Fiumicino un gradino indietro rispetto ad altri hub europei che usufruiscono un alcuni casi anche di un servizio metro che connette l’aeroporto al centro città o che garantisce il collegamento quasi h24.
Una problematica che non è certo da addossare alla responsabilità di Aeroporti di Roma, la società che gestisce lo scalo, ma che in ogni caso sfavorisce un ulteriore upgrade del più grande scalo italiano.