Ho viaggiato nella nuova Premium Economy di ITA Airways. La poltrona è TOP, ma la cabina è troppo delicata
Sono stato il primo essere umano, non dipendente Airbus, ITA ed indotto, a mettere piede su questo aereo in occasione […]
Sono stato il primo essere umano, non dipendente Airbus, ITA ed indotto, a mettere piede su questo aereo in occasione della cerimonia di consegna lo scorso 26 maggio.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- A330/900neo
- Classe:
- Premium Eco
- Tratta:
- FCO - IAD
- Prezzo:
- 850 €
- Prenota
Da quel giorno non ho fatto altro che aspettare il momento in cui avrei volato per la prima volta a bordo di questo A330/900neo. E contrariamente a quanto si possa pensare, ho puntato senza alcuna esitazione alla cabina di premium economy.
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Il motivo è semplice: la PE è secondo me destinata a diventare una alternativa economica della business class, non un upgrade della turistica.
Nei voli diurni, come il FCO/IAD di meno di 9 ore, questa cabina può essere assolutamente la giusta via di mezzo per i passeggeri alla ricerca del miglior rapporto costo/beneficio.
Ero talmente voglioso di volare in PE che quando, il giorno prima del decollo, mi ha telefonato ITA Airways per offrirmi un upgrade gratuito in business class ho detto “Grazie dell’offerta, ma resto in PE”.
La prenotazione
Come sempre io sono un passeggero pagante e in questo caso ho usato la mia American Express (ex Alitalia) per pagare questo biglietto. Il motivo è semplice: i punti Volare sono al momento la valuta meno interessante di tutto il pianeta a livello di utilizzo. Non esiste (e a dire di Lazzerini non esisterà mai) una award chart e i punti possono essere utilizzati solo in modalità cash and points con una conversione di 5 euro ogni 1000 punti.
Se con il vecchio Millemiglia con 80k punti riscattavi un biglietto a/r in classe Magnifica per volare da Roma a Los Angeles, oggi gli stessi punti valgono solo 400€, non ci paghi nemmeno una economy.
Ho deciso quindi di volare il prima possibile su questo nuovo aereo, che è entrato in servizio il 2 di giugno proprio sul FCO/IAD. In questi 10 gg ha volato su diverse rotte, per farsi conoscere da destinazioni e passeggeri, in attesa che arrivino i suoi 7 fratelli entro la fine dell’anno.
Il biglietto comprato a fine maggio mi è costato 1350 € con andata in PE e ritorno, da New York sempre su A330neo in economy Basic. Non poco, ma visto i tempi che corrono una cifra nella norma.
In aeroporto
Come spesso accade quando volo ITA, il mio viaggio è iniziato a Genova. Ho dovuto farmi una alzataccia per prendere il volo delle 6 del mattino, l’unico in grado di portarmi in tempo a Fiumicino per imbarcarmi sul volo Az 618.
Avendo un paio di ore d’attesa mi sono accampato in lounge, prima un cappuccino veloce nella Hangar del terminal 1 e poi nella lounge di Piazza di Spagna al T3.
L’unico neo sono state le SSSS che mi sono trovato stampate sulla mia carta d’imbarco, ma per fortuna in Italia tutto si risolve con un veloce controllo dei bagagli e qualche domanda.
Per ragioni operative, il volo è stato riprogrammato con un ritardo di poco meno di 2 ore rispetto all’orario previsto: Disagio tutto sommato di poco conto non avendo alcuna coincidenza da prendere a Washington.
A bordo
Chi vede i miei video sa benissimo che sono peggio dei bambini a Gardaland, faccio di tutto per essere tra i primi a salire a bordo, e non importa cosa devo fare o quale barbatrucco devo mettere in atto.
E questa volta non è stata diversa. Mi sono imbucato, grazie alla benevolenza dell’Ufficio Stampa di ITA Airways, nel piccolo gruppetto di giornalisti invitatati per l’occasione. Ripeto, a scanso di equivoci, anche questo biglietto come in tutte le nostre recensioni sono frutto di biglietti pagati (con i punti o cash) e non chiediamo a nessuno alcun trattamento di favore.
Poi, ovviamente, essendo il barbone altamente riconoscibile è normale che ci scappi una coccola da parte dell’equipaggio, ma cerco di non fare influenzare il mio giudizio finale. E se all’arrivo mi chiedono di fare una foto insieme SONO SUPER ORGOGLIOSO.
L’A330/900neo vola da meno di 10 giorni e, purtroppo, si vedono già i difetti. Per certi versi gli stessi che si possono vedere anche sugli A220 e sul Carolina Kostner, il nuovo A320neo.
La cabina chiara è bellissima, ma delicata. Troppo. Dopo nemmeno 10 giorni, quindi al massimo 20 voli, sembra abbia finito il rodaggio da mesi. La moquette chiara sotto le poltrone è già macchiata, le poltrone e i poggiatesta hanno già i segni di una vita vissuta.
Certo, se le poltrone fossero di pelle, o ecopelle, sarebbe più facile tenerle pulite ma qui sono in tessuto e, come per la moquette, per pulirle bisogna lavarle e non è facile soprattutto se l’aereo deve volare, volare e volare.
La cosa più preoccupante però sono i problemi strutturali. Ben 3 poltrone (20A/B e 22A) su 24 erano già non utilizzabili. In tutte e tre i casi ad essere rotto era il tavolino. Impossibile usare il supporto che è nascosto nel bracciolo, quindi per ITA impossibile vendere un poltrona ogni 8 della Premium Economy.
Una cosa davvero inaccettabile per un aereo che è uscito dalla fabbrica meno di 20 giorni fa. La poltrona Safram è di ultima generazione, ma evidentemente è troppo delicata.
Una quarta poltrona (21D) aveva il tavolino utilizzabile ma che non si richiudeva totalmente lasciando al passeggero il disagio di viaggiare senza la possibilità di fruire del bracciolo.
Un vero peccato, anche perché la poltrona è davvero comoda e superiore a prodotti di compagnie più blasonate.
Lo spazio per le gambe è tantissimo, la poltrona è confortevole, l’inclinazione generosa e il supporto per le gambe davvero utile. La posizione comoda per dormicchiare durante il volo si trova facilmente.
Anche il supporto per i piedi, di cui non sono un fan, si è rivelato l’optional perfetto per questa configurazione.
L’inclinazione è generosa, anche grazie al trucchetto di far scivolare in avanti la seduta, ma quello che è importante è stare comodi e godersi il viaggio e questa poltrona svolge al 100% il proprio ruolo.
La temperatura della cabina è stata giusta tutto il viaggio, anche se non ci sono le bocchette dell’areazione personale. Per favore qualcuno mi spieghi perché si decide di non installarle.
Il poggiatesta è estendibile ed inclinabile, in generale la poltrona è promossa a pieni voti.
Non manca nemmeno lo spazio nelle cappelliere.
I difetti
Delle bocchette d’aria ho scritto sopra. Quello che manca è un pochino di spazio contenitore. C’è solo la busta attaccata allo schienale del sedile, un porta bottiglia e stop.
Un pochino di spazio c’è nel bracciolo, ma andava forse installata una struttura simile a quella adottata nella poltrona di KLM, che avrebbe permesso di sfruttare il piccolo cavedio più comodamente.
A voler cercare il pelo nell’uovo, il tavolino, che come detto esce dal bracciolo, poteva essere un filino più grande. E’ comunque molto valido e incorpora un comodissimo porta cellulare. Sembra però essere il vero tallone d’Achille di questo prodotto, dato che tutti i malfunzionamenti sono concentrati qui.
Piccola nota dolente sui bagni, alcuni veramente piccoli: essendo un aereo nuovo di pacca mi aspettavo tutto ad attivazione senza contatto, come mi è capitato di trovare su molti aerei recentemente. Qui i wc sono ancora con pulsante e non con sensore di prossimità.
Interni chiari e passeggeri maleducati
Premetto non ho master in marketing aeronautico, sono solo un frequent flyer che ha trasformato una passione in un lavoro. Gli interni chiari sono bellissimi, ma troppo delicati. Il primo indizio lo ho avuto con il mio primo volo sul “Carolina Kostner” e con questo volo su “Gelindo Bordin” ho avuto la conferma.
La colpa però non è solo di chi ha deciso per le tonalità chiare, ma anche e soprattutto dei passeggeri. Certo, può capitare a tutti di rovesciare un bicchiere di coca cola o di vino rosso per terra, come di far cadere il piatto con i ravioli al sugo. Questo è inevitabile e nessuno può farci nulla, la moquette chiara non può che subire in silenzio.
Però anche la maleducazione è dilagante. Persone che dormono svaccate con le scarpe sopra il sedile, gente che si asciuga le mani sulla poltrona, passeggeri che posano i piedi sulle paratie tra le varie cabine. Purtroppo la compagnia poco può, almeno di non dover trasformare gli assistenti di volo in guardie carcerarie.
Così come al ristorante, i genitori lasciano i figli scorrazzare liberamente tra i tavoli e scrivere sulle tovaglie, lo stesso avviene a bordo degli aerei. Una volta ho assistito ad una discussione tra una assistente e una mamma che, alla richiesta di calmare la figlia che saltellava sulla poltrona (con le scarpe) e il bicchiere in mano, ha risposto una cosa che tradotta in italiano suonerebbe più o meno così: “Si deve svagare, il volo è lungo”
Il menefreghismo è dilagante e quindi non vi lamentate se il sedile è sporco, lo abbiamo sporcato noi. Certo, con un sedile scuro si noterebbe di meno, e l’impressione sarebbe di maggiore pulizia.
IFE
Qui ITA non ha badato a spese. Finalmente, ha scelto un prodotto top di gamma. Schermo 4k, 17 pollici touch. Air France, KLM, Virgin Atlantic hanno un 13.3″, Swiss si avvicina con un 15.7″, BA è ancora peggio con un 12″.
Un sistema di intrattenimento diverso da quello presente sul resto della flotta, sia come hardware che come interfaccia. Ci sono oltre 150 film con nuove uscite come The Whale, che ha recentemente trionfato agli Oscar, ma anche tantissimi titoli evergreen, un mix perfetto con tanti prodotti in lingua ottimo per tutti i viaggiatori.
La sensazione però è che si poteva fare ancora meglio, e con poco di più. La disponibilità di contenuti TV è scarsa, circa 30 diversi titoli, pochi episodi sparsi e poi la prima stagione intera di Succession e del Trono di spade. Qui ITA poteva decisamente copiare la concorrenza. C’è chi mette Apple TV+, Paramaount+,Discovery, Netflix e canali di live tv. In questo caso non c’è nulla di tutto questo.
C’è anche la modalità Kids, con la selezione ridotta e una grafica che sembra disegnata da mia figlia di 9 anni.
Io trovo superfluo in queste poltrone l’installazione del telecomando. Si, è funzionale e fa tutto, ma si può usare più facilmente lo schermo touch, Diciamo che solo quando si è sdraiati può venire utile, ma non è essenziale.
Comodo però che indichi quanto manca all’arrivo, così se si dorme si può guardare qui senza dover accendere lo schermo e illuminare a giorno la cabina svegliando il proprio vicino.
In compenso, però, tutti gli schermi hanno connettività bluetooth e questo vuol dire che si possono connettere le proprie cuffie (anche quelle di Apple) e fruire dell’intrattenimento di bordo. Un’ottima scelta che in futuro potrebbe tradursi anche in minor spreco, dato che si potrà risparmiare sulle cuffie per i passeggeri, un risparmi economico ed ambientale.
Per tutti i passeggeri di premium economy vengono distribuite delle cuffie over ear, un prodotto di media qualità che ovviamente non ho usato sfruttando il BT.
I passeggeri hanno a disposizione una presa elettrica multipla a testa, una USBc e una USB tradizionale: io con la prima sono riuscito tranquillamente a caricare il portatile. E con la seconda il cellulare.
Belli i giochi, ma qui ITA vince facile se c’è Monopoly io divento un bambino in gelateria.
I brutti scherzi dell’IA
Immagino, ma potrei anche sbagliarmi, che l’IFE reperisca una serie di informazioni grazie ad un automatismo di scraping da wikipedia. Probabilmente le informazioni vengono recuperate usando le coordinate come riferimento. Questo però genera dei contenuti quantomeno originali da mostrare a bordo di un volo.
Vengono fornite delle informazioni su quello che si trova lungo la rotta all’interno della mappa interattiva. Così tra un isola disabitata della Groenlandia e il Golfo di San Lorenzo spuntano dei crateri di Venere o delle montagne su Mercurio.
Servizio
Su ITA Airways mi riesce oramai difficile viaggiare senza farmi notare. Certo, non avviso mai nessuno quando volo, ma il barbone è segnalato e riconosciuto più del Matteo più ricercato fino a poco tempo fa. Io però cerco sempre di ottenere il medesimo trattamento degli altri passeggeri.
Appena imbarcati viene servito un bicchiere di benvenuto (in carta). Io ho optato per un assaggio di Ferrari, e poco dopo viene distribuito il pasto caldo a tutti gli ospiti.
Purtroppo non viene distribuito un kit di cortesia. Non ho avuto conferme ma potrei scommettere che sono finiti gli avanzi di Alitalia, In questi mesi veniva distribuito il vecchio kit Diesel, da qualche settimana non c’è più nulla per i passeggeri di PE.
Sono i dettagli che fanno la differenza, chi più o meno bella, tutte le compagnie lasciano un kit a tutti i passeggeri di PE. Quando scrivevo “speriamo che anche il servizio sia premium … ” mi riferivo proprio a cose di questo tipo.
Al posto si trova una busta di plastica contenente cuscino, di discrete dimensioni, e copertina e una bottiglietta di plastica: qui ITA potrebbe copiare quello che fanno altre compagnie e togliere la plastica e sostituirla con il tetra pak o la lattina.
Equipaggio molto presente, sia in PE che in Economy. Nel galley di coda c’era anche una piccola selezione di snack e bevande in caso di attacchi di fame improvvisi, cosa che non sempre è presente in tutte le compagnie.
Ho fatto, ovviamente, il mio test del passeggero rompi palle e in poco più di 60″ l’assistente è arrivata al mio posto.
Wi-fi imbarazzante
Un altro esempio di come a volte si possa essere superficiali è la presentazione del Wi-fi: le istruzioni di bordo dicono “connettersi alla rete ITAAirwaysWIFI, peccato che l’identificativo della rete sia un più banale Cabin-wifi.
Certo, c’è chi dice “almeno in aereo non voglio essere connesso”, ma io in aereo lavoro e la connessione è importante. Se si vuole puntare al viaggiatore business, quello che potrebbe riempire la cabina di Y+, bisogna garantire la possibilità di lavorare, poi se un passeggero vuole restare offline è liberissimo di farlo.
Ma è soprattutto la sostanza a mancare. Speravo che le cose con questo A330neo sarebbero cambiate e invece siamo ancora al 2010.
Si c’è il wifi, ma con i soliti tre pacchetti fintamente a tempo, dato che è il traffico ad essere limitato. In un mondo dove tutti stanno andando verso la connettività gratuita a bordo, ITA tariffa ancora come ad inizio millennio.
La messaggistica gratuita è inutile dato che sono solo 20mb, basta che un amico invii 2 foto su whatsapp e il danno è fatto. I pacchetti per navigare sono i soliti due: il problema è la quantità di traffico che è ridicola e nel caso del pacchetto di 2 ore ITA non è nemmeno chiara nel modo in cui lo vende.
Ovviamente nessun tipo di agevolazione è concessa in base allo status su Volare, quindi bisogna stare attenti e limitare la banda come quando con il 3g avevamo i MB contati.
Food & Beverage
L’addetta è passata a prendere l’ordine per il pranzo poco dopo il decollo. C’erano tre opzioni: trancio di pesce spada, saltimbocca alla romana e delle lasagne bianche di verdure.
Purtroppo ITA non offre un menù ai passeggeri di PE, nemmeno attraverso lo schermo IFE, ed è un vero peccato perché il menù è molto professionale e regala una sensazione premium rispetto alla scelta “a voce”.
Avere il menù con gli ingredienti permette anche di sapere cosa si mangerà ed individuare eventuali problemi di intolleranze o ingredienti non graditi. Mi è capitato, in passato, di ordinare un piatto che veniva finito con dell’olio al tartufo, ingrediente pregiato che però mi causa dei problemi e quindi cerco di evitare. Avere il menù riduce questi problemi.
Il pranzo è stato servito, in un unico vassoio, circa 35 minuti dopo il decollo. Io ho optato per le scaloppine. Servite assieme ad una piccola Caesar salad, un panino, un dolcetto e un amaretto de La Sassellese, storica azienda made in Savona.
Qualità buona, il piatto più debole è stato sicuramente il tortino. Troppo asciutto e difficile da deglutire senza berci sopra un lt di acqua.
Ottimo il servizio finale con caffè espresso e il limoncello. Probabilmente la tazzina in ceramica è stata un regalo al barbone, ma il prodotto è presente nell’offerta di tutti i passeggeri di Y+
Tra la business class e la premium economy viene allestita una piccola gallery, però è davvero triste.
A circa 90 minuti dall’arrivo è stato servito una piccola merenda, un panino prosciutto e formaggio e un tortino. Rispetto alla economy si viene serviti su un piccolo vassoio e c’è il tortino, che invece viene servito solo in Y+.
Questo ad esempio il catering del secondo servizio a bordo della nuova Premium Economy di KLM su un volo New York Amsterdam.
Prima volta sulla mobile lounge
Al nostro arrivo siamo siamo stati parcheggiati in una area distante e non connessa con il terminal aeroportuale, a differenza del resto del mondo qui al Washington Dulles usano ancora le mobile lounge, ovvero dei bus, molto particolari. Anzichè sbarcare i passeggeri con la solita scaletta, arriva il bus che si solleva dal piano strada per arrivare al livello del portellone dell’aereo.
I passeggeri escono e si accomodano sul bus. Una volta pieno la cabina viene abbassata e si viene portati al terminal, dove con lo stesso sistema si scende entrando nell’edificio.
Oggi questo sistema è usato solo in questo scalo e in Canada al Montréal-Trudeau. In passato era usato anche all’aeroporto internazionale Mirabel di Montreal, al terminal internazionale dell’aeroporto internazionale John F. Kennedy a New York City, all’aeroporto di Città del Messico fino al 2007, all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e all’aeroporto internazionale King Abdulaziz a Jeddah, in Arabia Saudita fino ad inizio 2000.
In conclusione
Sui difetti di costruzione ITA non ha colpe, anzi è la vittima. Inconcepibile che un aereo che non ha nemmeno 10 giorni di vita sia già “rattoppato” con il nastro adesivo. Recentemente ho volato sulla business class dell’A380 di British Airways (la peggiore d’Europa) e qui parecchie poltrone erano inutilizzabili perché rotte. Ma stiamo parlando di un aereo di 15 anni e con problemi di recuperare le parti sostitutive per la vetustà della poltrona. Qui stiamo parlando dell’ultimo prodotto uscito dalla fabbrica.
La “colpa” di ITA è quella di aver sottovalutato la scelta del bianco come colore dominante delle cabine: lo ripeto, SONO bellissime ma invecchiano velocemente e male.
Quando si parla di cura dei dettagli un altro esempio è questo in uno dei bagni della economy. Se non si distribuisce il copri water si potrebbero trovare soluzioni più eleganti, anzichè del nastro di carta per tappare il buco.
Venendo al servizio di premium economy di ITA, come temevo manca quel “premium”. Niente kit di cortesia, niente menù, drink di benvenuto servito in un bicchiere di carta. Piccoli dettagli che su una poltrona come la Y+ fanno la differenza e contribuiscono a convincere il passeggero a spendere più che per una poltrona di Economy tradizionale.
Lo schermo è davvero uno dei migliori che abbia visto recentemente a bordo, superiore a moltissimi prodotti di business class. Peccato che manchi un pochino di sostanza. Equipaggio davvero top, e non parlo del mio trattamento ma di quello riservato in giro per la cabina a tutti i passeggeri.
Pro
- La poltrona
- Lo schermo
- L'euipaggio
Contro
- Il Wifi
- I contenuti dell'IFE
- Niente amenity kit, niente menù