Dormire sulla “palma di Dubai”, upgrade gratuito da camera base a suite al Dubai Hilton Jumeirah
Si dice Dubai e si pensa ad una grande città, ma se non ci si è mai stati non si […]
Scopri altro da questo viaggio
Si dice Dubai e si pensa ad una grande città, ma se non ci si è mai stati non si ha idea di quanto le distanze siano infinte. Non esiste una “Manhattan” come a New York o un centro storico come a Roma.
In questo articolo:
Sono tante città sotto lo stesso nome, attraversate da una strada lunga 558km: si ho scritto bene, poco meno di 600km, perchè Sheikh Zayed Road è una unica strada che collega Abu Dhabi con Ras Al Khaimah correndo parallela alla costa. Quindi dire ho l’hotel su Sheikh Zayed Road non è molto d’aiuto.
Ci sono sicuramente megalopoli più grandi, ma qui la differenza è che ogni città nella città ha qualcosa di attrattivo. Un grattacielo, un museo, un hotel, un centro commerciale … un qualcosa.
Anche spostarsi nella “Palma” richiede tempo. L’Atlantis è sulla punta, Sushisamba uno dei ristoranti più rinomati è sul “tronco” e ci vogliono 20 minuti buoni di auto e almeno 5 per andare alla base della palma dove si trova questo Hilton.
La prenotazione
A Dubai c’è solo l’imbarazzo della scelta in termini di hotel. Si può dormire in un 4 stelle e spendere 40 euro o 4mila, per non parlare dei 5 stelle. Nel nostro girovagare a spese (o quasi) di Emirates ho scelto di puntare su questo Hilton perchè è la struttura più nuova del gruppo qui a Dubai.
A Dubai ho già soggiornato al Conrad, che rimane nelle vicinanze del museo del Futuro, all’Atlantis che è forse la struttura più iconica assieme al famoso Burj Kalifa e al Nikki Beach, rinomato beach club che adesso è anche nel mercato dell’hotellerie.
Il costo per una notte è stato di 240 euro, considerato che siamo in un 5 stelle un prezzo assolutamente nella media. Se poi consideriamo che grazie alla American Express Platino, si può avere colazione gratis e upgrade di stanza è un ottimo affare. Lo status Gold di Hilton è infatti compreso nel canone della carta e non importa quanti soggiorni si fanno ogni anno, viene sempre rinnovato.
Location
Siamo alla base del “tronco della palma” orientati verso ovest, in questa zona ci sono decine e decine di strutture, di tutte le principali catene alberghiere.
Questo hotel è parte di un progetto edilizio monstre che ha creato due strutture gemelle, una accanto all’altra. Una opera sotto l’insegna Hilton, l’altra è un Marriott.
Da qui si accede velocemente a tutta Dubai Marina, ma se si vuole andare nella zona del Burj Al Arab bisogna prendere un taxi o uber e farsi un viaggio di una 20ina di minuti.
Per andare al Dubai Mall, il più grande centro commerciale al mondo, ci vogliono almeno 30 minuti. E a chi pensa “figurati se vado in un centro commerciale” replico dicendo che è come non andare da Macy’s a New York, è una delle cose da vedere.
Check-in
Siamo arrivati direttamente dall’aeroporto, abbiamo sfruttato il servizio di chaffeur gratuito per i passeggeri di first e business class di Emirates. Dall’aeroporto alla porta dell’hotel a bordo di una BMW Serie 7, per la serie scrocchiamo tutto quello che è possibile scroccare.
Anzi a voler essere precisi prima ci siamo fatti portare dalla golf car di Emirates dal gate dove siamo arrivati fino all’immigrazione.
Poi una volta recuperato il nostro baule giallo, che durante questo viaggio è partito che era vuoto ed è arrivato che pesava il triplo, ci siamo diretti alle macchine di Ek.
Al nostro arrivo i banchi dell’accettazione erano decisamente affollati, ci siamo messi diligentemente in coda ad attendere il nostro turno.
Le operazioni al desk sono volate e appena mostrato il documento l’addetta ha alzato il telefono e ha detto “I’ve Diamond checkin in”. Pochi secondi dopo è apparsa una nuova addetta che ci ha comunicato di essere stati promossi da camera base ad una one bedroom suite all’ultimo piano dell’hotel.
Per essere Diamond bisogna effettuare 30 soggiorni in un anno, ma per essere Gold ed avere tantissimi benefit come upgrade e colazione gratis basta essere titolari di American Express Platino
La stessa addetta poi ci ha scortato nella nostra stanza e nel mentre ci ha spiegato tutte le caratteristiche della struttura.
La suite
La nostra suite era al 13° piano, lo stesso che ospita la executive lounge e il Butterfly by Buddah Bar, uno dei rooftop più in voga di tutta Dubai.
Il 90% delle stanze hanno vista sul mare e sullo skyline di Dubai Marina, ruota panoramica compresa: solo un piccolo numero di stanze, posizionate alle estremità del palazzo, hanno vista verso la palma o Dubai.
Nel nostro caso la vista era sulla palma, anche se si vedeva poca palma, uno spizzico di Atlantis, tanto cemento e un pochino di mare.
Onestamente la suite non mi ha fatto dire wow. Certo, abbiamo prenotato una stanza base e ci siamo trovati in suite e quindi non sembra carino lamentarsi.
Il primo ambiente è il salottino, con mega tv e zona bar. Nel corridoio è anche nascosto un secondo bagno nel caso ci sia la coda in quello principale.
La stanza è la classica camera Hilton, letto king size, mega schermo e tutto il resto. Considerato che questo hotel ha aperto a novembre 22, non sembra però così nuovo, anzi.
Il bagno è altrettanto grande, con vasca e doccia separata. Nell’ingresso c’era anche un secondo bagno di servizio (o per gli ospiti).
Non manca nulla, ma potrebbe essere un hotel in un quartiere fieristico tedesco o nel New Jersey. Nelle stanze non si percepisce di essere a Dubai fino a quando non si guarda fuori dalla finestra, o meglio fino a quando non si esce sul terrazzo e si respirano i 40° del deserto.
La struttura
Se le camere non fanno capire che ci si trova a Dubai, il resto della struttura si. Marmi e opulenza regnano indisturbati nell’immensa hall dell’hotel. E’ un hotel ma potrebbe definirsi tranquillamente resort, dato che ci sono una decina tra bar e ristoranti per sfamare gli ospiti delle oltre 600 stanze.
Ho scoperto, grazie alla promo, che questo hotel rientra nei resort Hilton. Grazie a questo soggiorno ho accumulato così 4mila punti bonus, come da promozione estiva in essere, e non i 2mila che mi aspettavo di ottenere.
Devo dire che in questo hotel non è scattata la scintilla e sicuramente se tornerò a Dubai non lo sceglierò più. Però so benissimo che ad altre persone potrebbe invece piacere.
Spiaggia e piscina
L’hotel si affaccia su West Palm Beach, ovvero la vista migilore su Skyline e tramoto. Davanti all’enorme casermone c’è la piscina. “La più lunga piscina di tutta la palma” così ci ha detto il bellyman che ci ha consegnato i bagagli in stanza.
Detto che a me sembrava identica a quella del Marriott vicino, mi chiedo se abbia mai visto, o sentito parlare, delle piscine dell’Atlantis, che tra le altre cose ospita anche il parco acquatico più grande del mondo.
La piscina è raffrescata, ma non è altro che una piscina senza nulla di particolare se non un bar in mezzo. Considerato che per 5 mesi all’anno il mare di Dubai è off limitis, a meno che non vi piaccia nuotare nel brodo, questa è l’unica opzione di questo “resort”.
Lo stabilimento balneare, se non fosse per il panorama, potrebbe essere in Romagna. Lettoni, cabane, e un mare che non è esattamente quello dei Caraibi, ma anche in questo caso io non faccio testo, dato che non mi piace stare ore sdraiato su un lettino.
In ogni caso, come in una nave da crociera se tutti gli ospiti decidono di andare in piscina o “a spiaggia” come diciamo noi nella west coast della Liguria, non ci sarebbe spazio per tutti gli ospiti e questo non è il massimo considerato che a Dubai si viene per abbronzarsi e scaldarsi di inverno, se invece ci capiti come noi a giugno lo fai per espiare una colpa e la nostra era quella di aver effettuato un furto con destrezza ai danni di Emirates.
La lounge
Essere Diamond Hilton ha dei notevoli vantaggi. Upgrade, coccole, regalini, ma il benefit più importante è l’accesso alle lounge negli hotel che offrono questo servizio. In una struttura come questa valuto questo benefit oltre 50€ a persona al giorno.
Il motivo è semplice: sono aperte quasi tutto il giorno e qui ci sono tre momenti: colazione, il tè pomeridiano e l’apericena serali. In pratica si mangia e si beve a scrocco tutto il giorno. Perchè, nei momenti in cui non ci sono servizi particolari i frighi possono essere comunque saccheggiati.
Abbiamo fatto un giro per colazione, ma a meno che non si preferisca fare una colazione leggera sconsiglio vivamente di farla in lounge anzichè nel ristorante principale, la scelta è ristretta e anche il catering è inferiore.
Nel pomeriggio all’ora del the era presa d’assalto, difficile trovare un posto a sedere. Tra i classici paninetti e tortine varie ci si poteva fare una lauta merenda, senza dimenticare che anche l’alcool scorre a fiumi.
Finito il turno pomeridiano, solo il tempo di pulire e lucidare tutto che scatta il turno serale. Menù finger food variegato, noi ci abbiamo fatto cena senza grossi problemi e anche questo è un bel risparmio quando si viaggia, soprattutto quando ci sono bambini.
Se non fa troppo caldo la terrazza è sicuramente il punto più bello dove posizionarsi per godersi il tramonto e vedere accendersi lo skyline di Dubai Marina.
La nightlife
A dire il vero eravamo stanchi e non eravamo molto intenzionati ad uscire, cotti dal sole di Dubai, stanchi per il volo e sopraffatti dal caldo.
Però quando ti capita di dormire allo stesso piano di uno dei rooftop bar più in voga di Dubai senza dimenticare che ogni bevuta, se messa sul conto dell’hotel, si trasforma in punti da sfruttare per la prossima vacanza a scrocco, è difficile stare in stanza a dormire.
Non abbiamo resistito quindi all’opportunità e ci siamo messi in ordine e abbiamo attraversato tutto il corridoio sino alla porta del Butterfly.
Da lontano sembrava chiuso e invece man mano che ci si avvicina si sente la musica e una volta dentro si viene coinvolti nella festa. In questo caso il posto migliore è uno sgabello al bancone, da qui si vede tutto e si può chiacchierare con il bartender che in locali come questi è l’unico amico che si deve avere, la mancia è dobbligo.
Locale alla moda, pieno di bella gente, bella musica e spettacoli circensi. E’ Dubai ma potrebbe essere Las Vegas o Miami. I cocktail sono belli da vedere e buoni da bere, non abbiamo provato nulla dalla cucina quindi non posso giudicare questo aspetto.
Food & Beverage
La colazione è la classica offerta di Hilton. La sala è al piano terra ed è grande, ma non grandissima, per questo ci sono segnali modello semaforo per far capire agli ospiti quali saranno i momenti più o meno trafficati della colazione.
La sala è comunque enorme e nei mesi “freschi” è anche possibile godersi la colazione all’esterno, non a giugno quando alle 5 del mattino fuori ci sono già 38°.
L’offerta è la solita, buffet grande e variegato e dato che a Dubai ci sono viaggiatori di ogni nazionalità la proposta gastroniomica spazia dal gelato al salato, dall’indiano ai croissant.
Tanto, disordinato e di qualità media. Anche il “povero” addetto alle omelette non riesce da solo a soddisfare le richieste degli ospiti.
A differenza del resto della cucina espressa che è inglobata nel buffet, lui lo stoico “uomo delle frittate” deve soddisfare le orde affamate che ordinano omelette come se fosse l’ultimo pranzo prima della fine del mondo. E tra “solo bianco d’uovo e cipolla” e “double cheesy” non riesce a fare una omelette decenete (alla vista e ovviamente al palato), ma ai barbari del buffet sembra importare poco, l’importante è mangiare.
In conclusione
Bello senz’anima, caro e decisamente poco 5 stelle. Questo il mio giudizio di questo Hilton. Siamo a Dubai, la concorrenza è enorme e a questo prezzo (in bassa stagione) si può trovare veramente di meglio. E’ un resort, ma non è un resort, personalmente punterei su altre strutture non su questa per la mia prossima visita. Sicuramente non lo sceglierei per un soggiorno di una settimana a Dubai.
Pro
- Il rooftop
- La location
Contro
- Senza effetto wow