Aeroporti italiani, ecco chi sta vincendo la sfida della ripresa nel 2023
Obiettivo centrato: il sistema degli aeroporti italiani ha raggiunto i livelli del 2019 entro il primo semestre di quest’anno ottenendo […]
Obiettivo centrato: il sistema degli aeroporti italiani ha raggiunto i livelli del 2019 entro il primo semestre di quest’anno ottenendo performance migliori anche di altri Paesi europei (Francia e Germania in primis) che hanno sofferto di più l’impatto della pandemia e delle restrizioni ai viaggi.
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Con 89,5 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti nel periodo gennaio-giugno 2023 il trasporto aereo italiano è tornato “alla pari” con il periodo pre Covid: un risultato che era inimmaginabile solo 18 mesi fa, secondo alcun stime di ripresa di analisti internazionali.
Invece, nei primi sei mesi dell’anno – secondo il report Enac (Ente nazionale aviazione civile) – gli scali domestici hanno fatto segnare il +29% rispetto al 2022 e appena lo -0,1% sul primo semestre 2019. A luglio e agosto 2023, quindi,, è prevedile un sorpasso rispetto ai dati pre Covid con l’incognita se l’autunno-inverno reggerà questo ritmo di crescita.
Solo a giugno del 2023, infatti, sono stati 19,3 milioni i passeggeri in Italia, pari al+2,6% rispetto al “glorioso” e lontano mese di giugno 2019.
Exploit dei viaggi intercontinentali
Nel complesso, i primi sei mesi del 2023 registrano l’exploit del traffico internazionale extra-Ue (che cresce del 63% rispetto allo scorso anno) e aiuta anche il recupero dei vettori tradizionali (+73% rispetto al 2022 con 36,7 milioni di pax) rispetto ai low cost (52,5 milioni per un +10%).
I viaggi extra-Ue, infatti, hanno raggiunto un totale di 20,4 milioni di passeggeri; quelli europei arrivano a 36,9 milioni; mentre i domestici valgono 31,9 milioni di pax.
Nel dettaglio, però, se i viaggi verso il Nordamerica hanno raggiunto i livelli pre Covid (-0,1%), soffron ancora i collegamenti per l’Europa (-15%), Sudamerica e Caraibi (-39%) e l’Asia-Pacifico (-51%). Successo delle rotte per Africa e Oceano Indiano (+10% sul 2019) e Medio Oriente (+15%); mentre i voli europei extra Ue fanno segnare un clamoroso +98%.
Gli aeroporti medi crescono di più
Se i capofila di questa crescita sono, come sempre, Roma Fiumicino e Milano Malpensa (con rispettivamente 17,8 e 11,7 milioni di viaggiatori) spiccano i risultati degli scali di Bergamo con 11,6 milioni di passeggeri (+16,5% rispetto al giugno 2019), Napoli (+17,3%), Bologna e Catania, prima dell’incendio che ha azzoppato le operazioni nel più importante aeroporto del Sud Italia.
Roma Fiumicino si conferma sempre più hub nazionale raggiungendo la quota del 20% di tutti i passeggeri transitati in Italia nei primi sei mesi dell’anno, seguito da Malpensa con il 13% e Bergamo con il 9% del totale.
I “casi” Torino e Palermo
Semestre record anche per Torino Airport, che ha chiuso con oltre 2,26 milioni di passeggeri registrati da gennaio a giugno 2023 e archivia il suo miglior semestre di sempre (+12,5% sullo stesso periodo del 2019).
Il mese di giugno si è chiuso con una crescita a doppia cifra anche per l’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo. Nel sesto mese dell’anno i passeggeri in transito sono stati oltre 816mila, +12,5% rispetto a giugno 2022 (726.464) e +17% su giugno 2019 (699.415).
Per quel che riguarda, infine, le destinazioni internazionali il podio di chi ha avuto più voli diretti dall’Italia è invece occupato da Londra Gatwick, Barcellona e Madrid.
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