Un tuffo nella Dubai che non esiste più: recensione Al Seef Heritage Curio Hilton Hotel
Questo hotel mi ha sempre incuriosito e le altre volte che sono passato da Dubai per un motivo o per […]

Questo hotel mi ha sempre incuriosito e le altre volte che sono passato da Dubai per un motivo o per l’altro non lo ho mai prenotato, fino a questa volta.
In questo articolo:
Le possibilità di dormire a Dubai sono tantissime, e per qualsiasi tasca. Questo hotel è un esempio di quanto poco possa costare un 4 stelle e quanto diverso possa essere un hotel dall’altro. Nel caso specifico questo penso sia (probabilmente) l’unico hotel diffuso di tutti gli Emirati Arabi Uniti.
La prenotazione
Quando un hotel costa poco non è mai conveniente usare i punti, a meno che non vengano richiesti veramente pochi punti. Il paradosso è che questo Curio costava più in punti che in cash, quindi prenotato come sempre tramite la app e accumulato punti, soggiorni e notti qualificanti nella mia rincorsa al rinnovo dello status Diamond.
Il bello di essere titolari American Express Platino è che si avrà la colazione gratuita in tutti gli hotel Hilton un vantaggio che unito agli upgrade gratuiti e agli altri benefici contribuisce a ripagare il canone mensile della carta.
Per soggiornare una notte abbiamo speso meno di 70€.
Location
Dubai è immensa, sono tante città una attaccata all’altra. Spostarsi a piedi è impossibile e per andare da un posto all’altro è necessario usare Uber o taxi tradizionali e sprecare tempo per gli spostamenti.
Questo hotel non è nelle zone più popolari come Dubai Marina o il Financial District, ma è in una location che è nella lista delle tappe da visitare se si passa in città. Se Dubai è, probabilmente, la città più sicura del mondo, questo hotel si trova nella zona più sicura della città, dato che confina con ambasciate, ministeri e consolati.
La zona si sviluppa su una sponda de il Khor Dubai, anche noto come Dubai Creek, è un braccio di mare del Golfo Persico che si estende nell’entroterra di Dubai per diversi chilometri. Si tratta di una ricostruzione di come appariva Dubai fino alla fine degli anni 80, quando è iniziato il boom economico e turistico della città.
E’ tutto finto, come se fossimo nel quartiere di Alladin a Disneyland, ma non è stucchevole. Certo l’anima è finta, ma l’ambiente è piacevole.
Check-in
Qui abbiamo trascorso l’ultima notte a Dubai in occasione del nostro pazzo biglietto Emirates, dopo aver soggiornato al JW Marriott e all’Hilton The Palm ci siamo avvicinati all’aeroporto scegliendo questa struttura.
Il taxi ci ha lasciato davanti alla porta dell’hotel. Come detto ero rimasto incuriosito dalle foto nella app, questo hotel sembrava dentro un borgo marinaro, una piccola Varigotti o Laigueglia, per chi è pratico della west coast ligure.
E in effetti anche dal vivo era proprio così. Svolte le pratiche burocratiche veniamo invitati ad uscire e a salire sulla golf car per raggiungere la nostra stanza.
L’hotel occupa 10 palazzine in giro per il borgo, tutte a pochissima distanza dalla palazzina principale. Oltre a questo è possibile usare i servizi (piscina e palestra) dell’Hampton Inn poco distante, e anche questo raggiungibile gratuitamente con la golf car dell’hotel.
La stanza
Il borgo ha palazzine di massimo due piani, sembra il budello di Alassio, stradine strette e negozietti al piano terra e le camere d’hotel ai piani alti.
La nostra stanza era vista reef,upgrade dalla stanza base, prenotata tramite la app e promozione ottenuta grazie allo status compreso nella quota annuale della American Express Platino.
In camera tutto è rigorosamente una ricostruzione storica di come sarebbe stata la vita in queste case nella vecchia UAE, ovviamente rivisitata in chiave moderna. In stanza non manca nulla solo che tutto sembra volutamente antico, devo dirlo non risulta pacchiano, anzi. Schermo TV, telefono a ghiera roba che la generazione Z ha visto solo nei film e altri richiami dal passato come le lampadine o il si fonde della doccia.
Tutto rivisitato, ma c’è tutto quello che ci si aspetta da questa categoria di hotel e da un Curio, l’insegna più di design del portfolio Hilton.
La struttura
Come detto è un hotel diffuso nel borgo, le palazzine sono numerate e sparse in giro per il quartiere. La hall è sulla piazza, l’unica che si affaccia su una strada dove circolano le auto. Il resto del borgo è pedonale, ad esclusione delle golf car.
In mezzo a negozietti di souvenir, abiti tradizionali e gadget ci sono una decina di ristoranti e anche un Starbucks, perfettamente integrato con l’ambiente circostante. Nel borgo c’è tutto e se molti arrivano qui per fare una passeggiata, un tuffo nel passato, gli ospiti di questo hotel possono viverci dentro.
Non abbiamo usufruito dei servizi dell’Hampton Inn, ma ci siamo limitati a passeggiare la sera prima di andare a dormire ed è stato davvero piacevole essere lontani da grattacieli e rumore per una serata.
La colazione
Essendo un hotel diffuso la mattina bisogna raggiungere la sala colazioni. Gli ospiti fanno una sorta di caccia al tesoro, seguendo le indicazioni sparse per il borgo. Certo si può anche chiamare la reception e arriva la macchinina a prenderti, ma così è decisamente più divertente.
La sala colazioni si trova al primo piano di una palazzina dentro il borgo, offre anche la possibilità di mangiare fuori, ma a giugno è improponibile, forse a dicembre si può fare.
Anche qui, come nel resto dell’hotel, è tutto apparentemente vecchio. Il buffet è la classica offerta, con pochi lampi di sapori locali. C’è anche un menù per le uova che vengono preparate al momento dallo chef. Tutto sommato anche la colazione non ci ha deluso.
In conclusione
Bella esperienza, raccomando questo posto a chi non vuole vivere al 30mo piano di un hotel senz’anima, qui si respira di essere a Dubai anche se è tutto ricostruito. Bella l’idea dell’hotel diffuso, di poter passeggiare lungo il “fiume” e di osservare lo skyline di Dubai da una prospettiva diversa dal solito.

Pro
- Il prezzo
- Lo stile
Contro
- La piscina è in un altro hotel
- Colazione potrebbe essere meglio