Perchè le nuove regole sugli Skyclub di Delta sono una buona cosa per noi viaggiatori italiani
Nei giorni scorsi ho pubblicato la notizia del restyling del programma fedeltà della comapgnia americana Delta. Un revamp a 360° […]
Nei giorni scorsi ho pubblicato la notizia del restyling del programma fedeltà della comapgnia americana Delta. Un revamp a 360° che a partire dal 1 gennaio 2024 cambierà le regole alla base del programma, le modalità di accumulo e i benefit per tutti i frequent flyer della compagnia di base ad Atlanta, il più trafficato aeroporto del mondo.
In questo articolo:
Oggi però voglio focalizzarmi su come questi cambiamenti impatteranno positivamente, secondo me, il viaggiatore medio italiano.
Il problema dell’affollamento delle lounge negli USA è oramai arrivato ad un punto di non ritorno, code infinite fuori dalle principali sale d’aspetto si formano dalle prime ore della mattina e vanno avanti senza diminuire fino a tarda sera. Questa situazione non è cambiata di molto nonostante compagnie e gestori abbiano aggiornato le regole di accesso alle lounge e reso sempre più inamovibile la regola delle 3 ore.
Prima è stata American Express a eliminare il benefit dell’accompagnatore gratuito per i titolari di carta Platino americana, a meno che non si spendano minimo 75k $ ogni anno. Poi è stato il turno di Delta che ha ripetutamente cambiato le regole, fino all’annuncio del 14 settembre. Panacea che non ha risolto e anzi non ha cambiato nulla.
A differenza di tutte le altre misure, credo che queste nuove regole porteranno al risultato sperato, ovvero rendere più accessibili gli SkyClub, anche se a gioire di questa situazione saranno i passeggeri che volano poco con Delta.
Non esistono Skyclub in Europa, ma i passeggeri italiani ad oggi hanno potuto sfruttare l’alleanza Skyteam e gli accordi tra Alitalia/ITA e Delta per entrare in queste lounge in giro per il mondo. Ad esempio a Tokyo Narita prima e ad Haneda adesso. Oltre a quelle americane al T4 del JFK o la bellissima lounge all’aeroporto di Los Angeles
Un viaggiatore medio italiano, al massimo fa un paio di voli negli USA all’anno e quindi avere ingressi illimitati o 6 ingressi all’anno vuol dire più o meno la stessa cosa. Se però oggi si trovano anche 50 persone in coda, dal prossimo anno le cose per noi, potrebbero cambiare in meglio.
Ecco che a meno di viaggiare in ultra basic economy, si avrà più facilità di accesso di oggi a queste lounge, ovviamente quando si vola Delta, perchè contrariamente se si viaggia con un vettore Skyteam si avrà accesso alla lounge come previsto dall’alleanza, quindi se si vola ITA da Los Angeles si potrà entrare grazie allo status o al biglietto, ma non sfruttando la Amex Platino.
Il motivo è che meno passeggeri americani avranno la possibilità di accedere e/o potrebbero scegliere con oculatezza quando usare i 6 ingressi e quando invece dirigersi verso una lounge differente, anche se meno bella di come sono gli ultimi SkyClub aperti recentemente.
Non vedo il rischio che in Italia (o in Europa) si vada in questa direzione, almeno fino a quando le compagnie non spingeranno veramente sulle carte di credito co-branded, negli USA questo mercato è cresciuto e non accenna a rallentare basti pensare che si stima che sulle tessere a marchio Delta venga transato, ogni anno, l’equivalente dell’1% del PIL degli Stati Uniti interi.