Il biglietto più caro del mondo. Recensione All Nippon Airlines, la first class sul 777 si chiama The Suite
Questo è il biglietto aereo più caro del mondo, la prima classe di ANA (All Nippon Airlines) è tra le migliori al mondo, prenotarla con i punti è un vero colpo da maestro
Sono a bordo del 777/300 di All Nippon Airlines, sto bevendo un bicchiere di Hibiki, un Whiskey giapponese che viene venduto ad oltre 1000€ a bottiglia, e sto guardo il primo episodio di Ritorno al Futuro.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- B777/300
- Classe:
- The Suite
- Tratta:
- LHR - HND
- Prezzo:
- 60.000 punti VS + 550£
- Prenota
In questo scenario surreale sto iniziando a scrivere la recensione di questo volo, quello che salvo sorprese sarà il mio ultimo biglietto di prima classe del 2023.
Negli ultimi 18 mesi ho volato in prima classe a bordo di British Airways, Air France, Qatar, Emirates e con oggi completo il podio delle prime tre migliori first class al mondo, anzi a dire il vero mi manca Swiss per completare la Top 5.
La prenotazione
Non è la prima volta che prenoto questo biglietto, ma questa è la prima volta che riesco a salire sull’aereo. Le altre due volte i voli erano stati annullati causa pandemia e frontiere chiuse.
Per prenotare questo biglietto ho usato i punti del programma fedeltà di Virgin Atlantic, ci sono voluti 60mila miglia Flying Blue più tasse. Questo biglietto è prenotatile con diversi programmi fedeltà, ma tra tutte le opzioni quella dei punti VS è la più economica.
Ho dato la caccia a questo biglietto per mesi, cercando una data libera da Francoforte e da Londra, mi sarebbe piaciuto riuscire a riscattare un biglietto a/r riuscendo a combinare The Suite (la prima classe) e The Room (la business class), ma non sono riuscito a creare l’incastro e quindi per provare la business class dovrò aspettare ancora qualche mese.
Questo è oggi il biglietto più caro del mondo. In passato quando l’A380 di Etihad volava in tutto il mondo The Residence costava di più, ma oggi che vola solo tra Abu Dhabi e Londra si trova a circa 5000€, mentre per questo biglietto si parla di non meno di 8mila sterline.
In aeroporto
Sono arrivato a Londra la sera prima del volo, non avevo voglia di perdere questo volo per colpa di uno sciopero o un volo cancellato all’ultimo minuto. Certo la scomodità è stata quella di volare nella capitale inglese e soggiornare una notte all’Hilton Heathrow, ma questi viaggi li faccio per recensire non per vacanza.
Dopo aver fatto check-in mi sono diretto, a piedi e senza alcun servizio chaffeur o golf car, nella lounge di Singapore Airlines, nel satellite del terminal 4 di LHR. ANA non ha una sua lounge e si appoggia alla Silverkris per i passeggeri di prima classe della compagnia migliore al mondo, fanno parte della stessa alleanza e, a differenza di quello che accade a Francoforte tra la stessa Singapore e Lufthansa viene dato acceso ai passeggeri ANA alla lounge più prestigiosa.
Qui mi sono trattenuto dal mangiare/bere troppo per non rovinarmi l’appetito a bordo. L’ambiente è carino e riservato, anche perchè qui si entra solo con un biglietto di prima classe quindi per pochi, molto pochi.
Circa 30 minuti prima dell’imbarco mi sono diretto al gate, ovviamente cercando di non farmi beccare da un lettore di TFC a caccia del Barbone.
A bordo
Sono pochi i 777/300 di ANA che hanno questa cabina allestita, entrata in servizio poco prima dello scoppio della pandemia è rimasta a terra per tantissimo tempo visto che ANA, a causa delle frontiere chiuse del Giappone, volava solo con i più piccoli 787 che non hanno questa poltrona.
La prima cosa che ho fatto appena sono salito a bordo è stato andare a curiosare nella cabina di business class, ribattezzata The Room, una delle migliori al mondo, ma non bella come la prima classe.
La mia poltrona era la 1K, la configurazione della cabina di prima classe vede solo 8 poltrone, 4 per fila. Emirates nella sua “gamechanger” ha solo 6 cabine di first in configurazione 1-1-1, solo Air France siede meno passeggeri in prima classe, 4 in tutto.
Se si viaggia in coppia si può optare per le poltrone centrali, resta però fisso il divisorio che non permette di avere un letto matrimoniale paragonabile alla Suite di Singapore Airlines, ma non bisogna dimenticare che qui siamo su un 777 non su un A380.
Lo spazio personale è tantissimo, ma lo dico subito non sono rimasto a bocca aperta come in occasione di altre cabine. Non ho idea se il motivo erano le altissime aspettative oppure il confronto immediato con le altre cabine di First Class che ho frequentato ultimamente. Lo spazio è tanto, ma le porte che isolano il passeggero dal corridoio non sono paragonabili alla concorrenza di prima classe, ma nemmeno alla QSuite di Qatar. La privacy c’è, ma non è quella che oggi le cabine migliori al mondo offrono ai passeggeri più esclusivi.
A stupire è la dimensione dello schermo TV, è largo tanto quanto il sedile, una roba mai vista a bordo di un aereo e che ad oggi nessun altra compagnia nemmeno pareggia. Certo stanno per arrivare delle nuove cabine con schermi ancora più grandi, ma oggi questo è il top del top.
Lo spazio di storage è praticamente infinito. Ovviamente c’è una cappelliera intera a disposizione, poi c’è un enorme pozzetto perpendicolare alla struttura che nasconde la porta, e un doppio pozzetto nel lato opposto sotto i finestrini. C’è poi tanto spazio sotto lo schermo TV dove io ho posizionato il mio zaino.
Il sedile si gestisce interamente da una pulsantiera e c’è una rotella che permette di trovare la posizione perfetta del sedile, non c’è possibilità di errore, non c’è il rischio di schiacciare un pulsante per sbaglio.
Nella parete del sedile c’è uno sportellino che aperto si trasforma in specchio, perfetto per il trucco e il parrucco.
Ogni passeggero ha a disposizione oltre 2mt lineari di spazio, non è il massimo che si può avere ma poche compagie offrono uno spazio simile.
Il tavolino è abbastanza grande per essere utilizzato da due passeggeri che volessero cenare insieme, mentre la panca all’estremità opposta della poltrona può fungere per seduta del secondo commensale.
La poltrona diventa ovviamente un letto, lungo oltre due metri. C’è tanto spazio, ma a deludermi è stata la mancanza del topper da applicare sopra la poltrona in modalità letto. Certo i giapponesi dormono sul tatami, ma mi piacerebbe poter scegliere di dormire anche su una superficie leggermente più morbida. Anche i cuscini sono piccoli e inferiori alla media di quello che viene offerto in First Class da altre compagnie.
Le tendine sono elettroniche e sono gestite dall’equipaggio, questa è una cosa che non mi piace sul 787, figuriamoci in questo caso.
Nella struttura della poltrona è nascosto anche un piccolo appendiabiti, di certo non ci appendi una pelliccia o un giaccone, ma tutto il resto lo riesci ad appendere senza stripicciarlo.
Il bagno è normale, non è certo paragonabile a quello che si può trovare a bordo di un A380, ma c’è chi è stato più generoso. Bisogna però ricordarsi che ogni cm ha un prezzo, personalmente la doccia in mezzo alle nuvole è carina la prima volta, poi è una doccia (scomoda) come tante altre.
Anche in questo caso però si vede l’attenzione maniacale giapponese. C’è una cosa che non avevo mai visto nel bagno di un aereo, un poggiapiedi per non sporcarsi quando ci si cambia in bagno.
Si abbassa e così ci si può togliere le scarpe e mettere il pigiama senza toccare il pavimento del bagno.
Immancabile, ovviamente, la tavoletta giapponese. Unico difetto è che non è un modello recente, mancavano le funzioni phon, musica privacy e la gestione della temperatura della tavoletta.
Per il resto dotazione standard e ovviamente, tutte le funzioni gestite senza alcun contatto con pulsati e interruttori per garantire l’igiene al 100%.
Servizio
Qui ANA sfiora la perfezione, per avere il 10 servivano delle coccole anche a terra, a questo prezzo mi aspetto come minimo lo chaffeur che mi viene a prendere in hotel, un percorso veloce in aeroporto o almeno un passaggio con una golf car per spostarmi da un punto all’altro della lounge di Heathrow. Ad esempio Singapore Airlines al T2 di LHR offre, ai passeggeri di F proprio un passaggio con una macchinina elettrica da dopo i controlli alla porta della lounge.
L’altro piccolo difetto, ma anche in questo caso è una questione atavica e culturale, è la mancanza di personale che parla inglese a bordo. Siamo al minimo sindacale, ma se compagnie come ITA hanno assistenti di volo madrelingua perchè ANA non può fare lo stesso ?
Tolti questi piccoli difetti per il resto la mia assistente di volo è stata FANTASTICA. Certo non al livello di Geraldine a bordo de La Premiere di Air France, ma difficile fare di più senza “capirsi”.
Al posto ho trovato il beauty kit, uno dei più belli che abbia mai ricevuto. Anzi forse esteticamente il più bello.
Molto “povero” il contenuto tutto marchiato Ginza. Rispetto a quello che offrono Singapore, Emirates, British Airways i prodotti sono molto pochi.
Il kit comprende anche un cardingan, un pigiama completo e un paio di ciabatte. Nessun altra compagnia al mondo regala un bellissimo cardigan come quello di ANA.
Poco dopo essermi seduto l’assistente è passata con un vassoio con dentro maschera per gli occhi, calzini e delle bustine con l’aroma “The Suite” ovvero un profumo che ricorda il profumo usato dentro la cabina.
IFE
Che lo schermo è enorme lo ho detto? nel caso sempre meglio ripeterlo. E’ davvero una cosa mai vista a bordo di un aereo.
Tanta tecnologia, ma non sfruttata al 100%. Sarebbe logico aspettarsi migliaia di contenuti, tantissima qualità e invece non è per niente così, ci sono solo un centinaio di film e io per celebrare un viaggio simile ho deciso di guardare “Ritorno al Futuro”.
Ovviamente impossibile gestire con il touch lo schermo (è troppo distante), per fortuna c’è un controller che funge anche da secondo schermo.
Ai passeggeri sono consegnate anche delle cuffie bluetooth, da collegare senza fili al sistema IFE.
La cosa più bella per me negli IFE sono le webcam che riprendono cosa succede fuori dall’aereo, sono solo due ma su uno schermo del genere sono una finestra panoramica da paura.
A tutti i passeggeri viene distribuito un voucher per l’utilizzo gratuito ed illimitato del wifi di bordo su tutti i dispositivi, prestazioni della connessione nella media, forse un pochino sotto la concorrenza.
Food & Beverage
Guardare questa foto per capire il livello della presentazione e della qualità dell’offerta preparata a bordo. Un livello che supera qualsiasi altra compagnia aerea. Io ho optato per il menù giapponese rispetto alla proposta occidentale, un servizio composto da 9 diverse portate. Un pranzo che in un ristorante medio di Tokyo mi sarebbe costato non meno di 33k yen, bevande escluse.
Dall’amuse -bouche al dolce è una escalation di sapori, il tutto con una mise en place da ristorante stellato, ma qui siamo a bordo di un aereo a 30mila piedi di altitudine.
Stessa qualità anche per il secondo servizio, ovviamente ho continuato con la cucina giapponese perchè volevo assolutamente vivere l’esperienza “local”.
Dove ho dato il 100% di me stesso è stato all’interno della “cantina” di ANA. Non so se gli altri passeggeri fossero astemi o amanti della birra giapponese, ma sono stato l’unico passeggero a bere Krug. Per l’esattezza inizialmente è stato servita una etichetta vintage 2004, una bottiglia che non si trova sotto i 500€.
La carta dei vini è ricca anche di sakè, che ho provato, ma non mi convince più di tanto.
A fine pasto mi sono regalato due bicchieri di Hibiki, un whiskey invecchiato 21 anni, quello che sto sorseggiando mentre finisco di scrivere questa recensione. Una bottiglia aperta apposta per me, una bottiglia introvabile che si compra (se si trova) a non meno di 1000€.
Per merenda invece mi è stata aperta una “mezza bottiglia” sempre di Krug, questa volta però un banale grande cuvée, che costa circa 60€. Avrei potuto bere molto di più, ma bere da solo mi stanca, quando invece faccio amicizia con altri passeggeri allora sono gli assistenti di volo solitamente a dire “basta” non io.
Pro
- La cantina e l'offerta gastronomica
- Lo schermo TV
- Il servizio
Contro
- Personale non parla inglese
- IFE con pochi contenuti
- Manca un topper