Scegliere il posto finestrino, ma il finestrino non c’è: l’esperto spiega il perché
Ci sono poche cose che fanno incavolare chi viaggia in aereo come selezionare un posto vicino al finestrino al momento […]
Ci sono poche cose che fanno incavolare chi viaggia in aereo come selezionare un posto vicino al finestrino al momento della prenotazione o del check-in online e scoprire, una volta saliti a bordo, che il posto finestrino, in realtà, il finestrino non ce l’ha.
In questo articolo:
Ovviamente il viaggiatore esperto, o che legge TFC, sa benissimo che ci sono strumenti come Aerolopa o Seatguru che aiutano a scegliere il posto perfetto.
Al suo posto c’è invece la parete della cabina, che, soprattutto sui voli di una certa durata, può creare una situazione di notevole claustrofobia. E poi, magari, si è pure pagato un supplemento per avere quel posto e la vista che dovrebbe garantire.
Va detto che su quasi tutti i modelli di aeroplano e qualsiasi sia la compagnia, ci sono posti che il finestrino non ce l’hanno e poi ci sono modelli di aeroplani dove i finestrini sono anche in bagno. E’ il caso della prima fila di sedili posta in prossimità delle porte, in classe economica, sui velivoli a fusoliera larga. Lì si ha uno spazio per le gambe straordinario, ma assai spesso non la vista.
C’è poi chi come Emirates ha messo degli schermi per ricreare la vista dei finestrini per le poltrone di first class che non hanno quelli veri.
Ci sono tuttavia diversi modelli (più Boeing che Airbus) sui quali la fila di finestrini, semplicemente, si interrompe, mancandone uno o due, per poi riprendere più avanti. Succede, ad esempio, in Business Class sul Boeing 787-9, dove la quinta o sesta fila (a seconda della configurazione della cabina) è l’unica ad avere un solo finestrino anziché due. O su tutti i modelli di Boeing 737.
Sulla versione -800 di Ryanair è ‘famigerato’ il posto 11A perché, appunto, non ha il finestrino pur essendo venduto come posto finestrino dalla low-cost irlandese. Alcune compagnie sono ‘trasparenti’, al riguardo. Alaska Airlines, nella sezione delle news del suo sito indica con precisione i posti finestrino/senza finestrino della sua flotta di 737: 9A sul 737-700, 10A sul 737-800, 11A sul 737-900 e sul 737 MAX9.
Già, ma perché accade che la fila di finestrini, su molti modelli di velivoli si interrompa? Lo spiega, sempre sul suo sito, la stessa Alaska Airlines: “Quelli sono i punti dove Boeing fa passare le condotte dell’aria condizionata dalla ‘pancia dell’aereo, dove si trovano i condizionatori, al soffitto della cabina, dove gli ugelli di distribuzione dell’aria sono posizionati” spiega il director of fleet engineering della compagnia americana, John Melvin. “Su altri aerei, lo spazio in cui manca un finestrino è collegato al passaggio di cavi elettrici dalla parte inferiore alla parte superiore della fusoliera, come sui Dash 8 della nostra consociata Horizon Air” aggiunge Melvin.
Un caso del tutto diverso è quello dei finestrini mancanti nelle sezioni della fusoliera (ad esempio sui Boeing 747-8, 777-300 e 787-9 e -10 oltre che sugli Airbus A380) dedicate alla prima classe. Lì non passano cavi elettrici o condotte dell’aria condizionata. O forse sì, ma la ragione fondamentale per cui in quelle sezioni della fusoliera mancano uno o due finestrini per ogni due o tre installati è legata alla disposizione interna dei lussuosi posti.
L’obiettivo è quello di accrescere la privacy di ciascuna suite, che una fila ininterrotta di finestrini comprometterebbe. E’ il caso, ad esempio, della parte anteriore del ponte principale sugli A380 o della parte anteriore della fusoliera dei Boeing 787-9 e 787-10 di British Airways, che ospitano la First Class della compagnia britannica.
Nel caso dei Boeing 777-300ER di Air France si può ‘indovinare’ se abbiano o meno a bordo la celebre La Premiere (prima classe), proprio dall’assenza di un finestrino dopo il quarto a partire dal fronte della fusoliera: se il finestrino manca, a bordo c’è La Premier, viceversa il 777-300ER sarà uno di quelli che non hanno a bordo il prodotto top della compagnia francese.