Aria di novità all’aeroporto di Los Angeles: nei prossimi anni i terminal e i gates cambieranno denominazione. Si prevede un bel po’ di caos
L’aeroporto internazionale di Los Angeles è uno dei più grandi e trafficati degli Stati Uniti e del mondo, nonché il […]
L’aeroporto internazionale di Los Angeles è uno dei più grandi e trafficati degli Stati Uniti e del mondo, nonché il più importante accesso nel Paese a stelle e strisce dal continente Oceanico.
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Sono parecchie le compagnie che collegano l’Italia e lo scalo californiano, in primis ITA Airways che offre dei voli senza scalo tra Roma e LAX. La “casa” della compagnia di bandiera italiana nell’aeroporto di LA è il Tom Bradley International Terminal, lo stesso in cui atterrano e decollano Qantas, Singapore Airlines, Lufthansa, Air France e tante altre: costruito in occasione delle Olimpiadi del 1984, e ristrutturato nel 2010, è uno dei terminal più recenti e trafficati di LAX, con oltre 10 milioni di passeggeri all’anno.
Sono 9 i terminal e tutti stanno per cambiare denominazione: l’aeroporto internazionale di Los Angeles sta progettando di cambiare la numerazione dei suoi terminal e anche la denominazione dei gate nell’ottica di un orientamento più facile per i passeggeri.
Il Terminal 1 e il Concourse 0 (la futura estensione del T1 che sarà utilizzata da Southwest) diventeranno un unico terminal, chiamato Terminal 1; i terminal 2 e 3 verrano uniti sotto il nome di Terminal 2; il TBIT (Tom Bradley International Terminal) verrà rinominato Terminal 3; poi, ancora, anche i terminal 7 e 8 saranno uniti e rinominati Terminal 7; infine, LAX ha in mente di costruire il futuro terminal 9 che, però, sarà chiamato Terminal 8. Anche i gate, come detto, cambieranno denominazione: nel loro caso sarà utilizzato un sistema alfanumerico coerente con il Terminal (ad esempio, al T1 si troveranno i gates A1 e B1, al T2 ci saranno i gates C1 e D1 e via dicendo ).
L’idea dell’aeroporto di LA è nobile: permettere ai milioni di passeggeri in transito di orientarsi con più facilità; anche se, a giudicare da ciò che si legge su Twitter e nei vari forum, i viaggiatori di tutto il mondo sembrano più confusi che facilitati.