Lo Sceicco ha detto “SI”: Dubai avrà un nuovo mega aeroporto per 260 mln di passeggeri
E’ passata una decina d’anni da quando, poco dopo l’avvio nel 2013 dei primi voli commerciali dall’aeroporto di Dubai World […]

E’ passata una decina d’anni da quando, poco dopo l’avvio nel 2013 dei primi voli commerciali dall’aeroporto di Dubai World Central, anche noto come Dubai Al Maktoum International, lo sceicco dell’emirato annunciò per la prima volta che quello sarebbe diventato il più grande aeroporto al mondo, con sei piste e una capacità di circa 260 milioni di passeggeri.
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Il progetto, che prevedeva il trasferimento della maggior parte dei voli da Dubai International al nuovo mega-hub entro il 2025, venne tuttavia messo in standby nel 2019 per (incredibile a dirsi, visti i soldi che hanno da quelle parti) questioni finanziarie. L’arrivo del Covid nel 2020 prolungò ulteriormente lo standby, con il Dubai World Central che continuò a vivere di un frenetico traffico cargo e sporadici voli passeggeri (inclusi, recentemente, quelli operati da BeOnd lungo il viaggio tra l’Europa e le Maldive).
Ma, domenica 28 aprile, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha annunciato l’approvazione da parte del suo governo di un nuovo progetto che trasformerà lo scalo situato 40 chilometri a sud di downtown Dubai in uno dei più grandi aeroporti al mondo.
Già, non più ‘il più grande’ (come era stato annunciato dieci anni fa), ma ‘uno dei più grandi’ perché quando sarà pronto sarà in compagnia dell’aeroporto di Istanbul ormai completato in tutte le sue fasi, oltre che di quello di Riyadh, futura base della futura compagnia saudita Riyadh Air.
In ogni caso, lo scalo emiratino lascerà a bocca aperta, per grandezza e per look. Avrà una capacità di 260 milioni di paseggeri l’anno, ossia circa due volte e mezza quella dell’esistente Dubai International; sarà ‘spalmato’ su 5 terminal, tra i quali un terminal principale dove ci saranno l’area check-in e le facility addette a sicurezza e immigrazione oltre a una parte dei gate, affiancato da quattro ‘satelliti’ connessi tra loro da un trenino automatico in funzione 24 ore su 24.
I gate d’imbarco saranno in tutto 400 e la superficie complessiva dei terminal sarà cinque volte quella di tutti i terminal oggi esistenti al Dubai International messi assieme. Le piste di decollo e atterraggio saranno in tutto cinque, al posto delle due dell’aeroporto esistente, con operazioni simultanee consentite su quattro delle cinque.
Lo sceicco, nel dare l’annuncio, ha specificato che il costo della enorme infrastruttura sarà di 128 milioni di Dirham (pari a 34,87 miliardi di dollari), ma non ha fornito una data precisa per il completamento dell’opera. Ha tuttavia spiegato che entro i prossimi dieci anni gran parte delle operazioni saranno trasferite dal Dubai International al nuovo aeroporto, che a quel punto dovrebbe già avere una capacità di circa 150 milioni di passeggeri l’anno.
Osservando i rendering che sono stati diffusi in occasione dell’annuncio, si nota come, rispetto a progetto partorito una decina di anni fa, la struttura dei terminal è molto più ‘leggera’ e simile a quella del nuovo terminal di Abu Dhabi, con linee sinuose e leggere che li fanno assomigliare a enormi vele.
Il trasferimento verso la nuova infrastruttura di almeno una parte del traffico sarà indispensabile, negli anni a venire, per superare i limiti di capacità dello scalo oggi esistente a Dubai, che con gli 87 milioni di passeggeri transitati nel 2023 (secondo scalo al mondo) ha ormai raggiunto i suoi limiti operativi sia per quanto riguarda la capacità dei suoi terminal sia per quanto riguarda quella dei suoi piazzali e delle sue piste. E che, essendo ormai circondato dal prepotente sviluppo urbano della città, non ha spazi per ‘crescere’.
Oggi come oggi, il Dubai World Central è l’hub di Emirates Cargo e uno degli scali merci più importanti al mondo, per collegamenti e tonnellaggio.
Quanto ai passeggeri, vanta un modesto terminal sprovvisto di jet bridges ed è servito per lo più da compagnie russe (Pobeda, Rossiya, S7 Ural Airlines, Utair) che sbarcano al sole e al caldo mandrie di russi infreddoliti. Tra le altre, ci sono (su base stagionale) la polacca Enter Air, Luxair e Smartwings.
La low-cost olandese Transavia ha annunciato che inizierà a volarci da Amsterdam a partire dal 30 marzo 2025. Lo scalo, inaugurato nel 2010, ha una sola pista lunga 4.500 metri.