Aeroporti, le sfide di Roma, Copenaghen & Co. tra ITA-Lufthansa e Sas-Skyteam
Un gradito ritorno e una crescita inarrestabile: sono queste, in sintesi, le due grandi novità che caratterizzano l’annuale classifica dei […]
Un gradito ritorno e una crescita inarrestabile: sono queste, in sintesi, le due grandi novità che caratterizzano l’annuale classifica dei maggiori aeroporti europei per numero di passeggeri, stilata mettendo in fila i dati di Aci Europe (l’associazione che raggruppa la quasi totalità degli scali continentali).
In questo articolo:
Nel 2023, infatti, Londra Heathrow torna in vetta alla classifica dopo il temporaneo sorpasso, causa la lunga ripresa post-Covid, operato lo scorso anno dall’Istanbul International Airport.
Roma Fiumicino, invece, fa passi da gigante anno dopo anno e sorpassa lo scalo di Monaco di Baviera.
Due segnali che, uniti, al crollo degli aeroporti scandinavi e alla crescita di quelli spagnoli permettono di disegnare un’evoluzione del mercato europeo che avrà nuovi risvolti con i futuri passaggi di Ita in Star Alliance (probabile) e Sas in Skyteam (certo).
In attesa dell’acquisizione di Air Europa da parte di Iberia, invece, l’alleanza Oneworld gode di ottima salute con le leadership di Heathrow (casa di British) e Madrid.
La classifica
Ecco le prime dieci posizioni per numero di passeggeri durante il 2023:
- Londra Heathrow: 79,2 milioni di passeggeri
- Istanbul International Airport: 76,2 milioni
- Paris Charles de Gaulle: 67,4 milioni
- Amsterdam Schiphol: 61,9 milioni
- Madrid Barajas: 60,2 milioni
- Francoforte: 59,4 milioni
- Barcelona El Prat: 49,9 milioni
- Londra Gatwick: 40,9 milioni
- Roma Fiumicino: 40,5 milioni
- Monaco: 37 milioni
Questa classifica, stilata da Wouter Dewulf, professore in trasporto aereo ed economia all’Università di Anversa nei Paesi Bassi, mette in risalto come la top ten negli ultimi cinque anni (a partire dal 2019) includa sempre gli stessi attori ad eccezione proprio di Roma Fiumicino.
Lo scatto di Fiumicino
Nell’anno precedente allo scoppio della pandemia, infatti, lo scalo italiano era undicesimo, ma già nel 2022 Fiumicino è entrato nei primi 10 grazie anche al crollo del Sheremetyevo di Mosca, il più grande scalo russo. Nel corso del 2023, invece, la crescita di Roma ha portato al sorpasso su Monaco e al quasi pareggio con Londra Gatwick.
Un ulteriore passo in avanti, quindi, per l’hub di Ita Airways che – nonostante sia ancora in negativo rispetto ai numeri pre Covid – sta aumentando il numero di passeggeri unendo qualità dei servizi e quantità; grazie anche a Ita che sta ampliando il suo network.
Fiumicino ha fatto segnare uno strabiliante +38% di passeggeri rispetto all’anno precedente: risultato che lo vede come il miglior aeroporto (tra i grandi hub) per crescita annuale rispetto al 2022.
La top five, invece, chiude con Madrid Barajas (60,2 milioni di passeggeri e +18,9% rispetto al 2022). Il ruolo dell’hub iberico nel traffico transatlantico ha permesso di superare nuovamente Francoforte nel 2023 (59,4 milioni di passeggeri, ancora fermo al -15,9% rispetto al 2019).
Le intenzioni di LH su Roma
Il sorpasso su Monaco è significativo visto che il secondo hub di Lufthansa continua a recuperare lentamente: una volta che il colosso tedesco controllerà la compagnia di bandiera italiana, Lufthansa dovrà confrontarsi con il fatto che Fiumicino sarà il suo “secondo aeroporto più importante” almeno per numeri globali.
Sia Francoforte sia Monaco, infatti, continuano a registrare numeri molto bassi rispetto al 2019 e Lufthansa non è riuscita a far ripartire il traffico aereo sull’intera Germania una volta archiviata la pandemia.
Anche per questo sarà importante capire in futuro, aldilà del matrimonio ITA-Lufthansa, se il colosso tedesco sia interessato a sviluppare su Fiumicino un traffico più leisure e lungo raggio oppure se avrà intenzione di rifornire di passeggeri i suoi due hub tedeschi facendo transitare più voli provenienti da Roma.
Accanto a Fiumicino, però, c’è l’enorme salto in avanti di Istanbul: settimo nel 2019, primo nel 2022 e ora al secondo posto.
Testa a testa Istanbul-Heathrow
Dopo il successo dello scorso anno, infatti, Istanbul cede nuovamente lo scettro a Londra Heathrow che è storicamente l’aeroporto più trafficato d’Europa.
Lo scorso anno Istanbul aveva segnato il suo record personale con 64, 4 milioni di passeggeri, mentre Heathrow si era fermato a 61 milioni. Quest’anno non è bastato l’ennesimo record dello scalo turco con 76 milioni perché l’aeroporto inglese ha sfiorato gli 80 milioni che aveva raggiunto già nel 2019.
Scorrendo la lista fino ai primi 30 aeroporti, però, non mancano le sorprese. Se Mosca Sheremetyevo scende all’undicesimo posto, salgono Lisbona (12), Dublino (13), Paris Orly (14) e Palma de Mallorca (16).
Al sedicesimo posto c’è Vienna, seguita da Zurigo – altri due hub del Gruppo Lufthansa – Atene e Manchester. Chiude la top 20 l’aeroporto di Londra Stansted. Al 21° c’è Copenahgen, seguito da Milano Malpensa (26 milioni di passeggeri), Oslo, Berlino e Malaga.
Dal numero 26 al 30 si posizionano Bruxelles, Stoccolma, San Pietroburgo, Mosca Domodedovo e Dusseldorf.
Le tendenze della nuova era
I primi 10 aeroporti, in ogni caso, crescono più rapidamente (+21,6%) degli altri venti (+16,6%) che seguono nel corso di un solo anno: un segnale che racconta come le grandi compagnie legacy e il modello hub and spoke stiano tornando velocemente a riconquistare un ruolo di leadership a livello europeo.
La stessa tendenza è giustificata dal fatto che il totale dei passeggeri dei primi 10 aeroporti europei supera di gran lunga il totale degli aeroporti tra l’11° e il 30° posto. Le compagnie aeree che crescono di più sono infatti British Airways, Turkish Airlines, Air France, KLM, Iberia, Lufthansa, Ryanair, easyJet e ITA Airways.
Ma anche il settore leisure (e low cost) sta aumentando notevolmente il suo bacino di mercato. Basti vedere le crescite di Lisbona, Atene, Malaga e Palma de Mallorca.
In discesa libera, invece, gli aeroporti di Copenaghen, Oslo e Stoccolma a causa della crisi di Sas: ma nei prossimi mesi bisognerà vedere come il passaggio del vettore scandinavo a Skyteam potrebbe rimettere in gioco gli hub del Nord Europa.
Anche Dusseldorf, in Germania, soffre molto la ripartenza post Covid. Tra le cause: le difficoltà di crescita di Eurowings, lo low cost di casa Lufthansa, il recente addio di Ryanair che ha chiuso la base sull’aeroporto tedesco, e l’assenza dei voli a lungo raggio di Singapore Airlines e Delta che non hanno più ripreso i loro operativi a lungo raggio dal 2020 in poi.