All’aeroporto di Amsterdam-Schipol un Fokker 100 è “atterrato” sul tetto
L’aeroporto di Amsterdam-Schipol è la casa di KLM, la compagnia di bandiera olandese, ed è altresì uno degli scali europei […]
L’aeroporto di Amsterdam-Schipol è la casa di KLM, la compagnia di bandiera olandese, ed è altresì uno degli scali europei più importanti sia per il traffico merci che per quello passeggeri: solo nel 2023 si stima che siano transitati per l’aeroporto n. 1 dei Paesi Bassi oltre 61 milioni di passeggeri.
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Se passando per AMS vi è sembrato di vedere un bellissimo Fokker 100 in livrea KLM sopra il tetto dell’aerostazione, tranquilli: non dovete andare dall’oculista, avete visto benissimo.
Tra le varie cose che gli av geek italiani invidiano ai “colleghi” europei ci sono sicuramente gli spazi – fuori e dentro gli aeroporti – dedicati al plane spotting, un hobby molto diffuso in tutto il mondo che consiste nel fotografare gli aeroplani.
Ecco, Schipol non è da meno. I passeggeri e gli appassionati, da oltre 10 anni a questa parte, hanno la possibilità di godere di una vista incredibile sulle piste grazie alla Panorama Terrace: situata prima dei controlli di sicurezza, la terrazza è accessibile a chiunque (non serve avere un biglietto aereo) ed offre non solo un panorama mozzafiato ma anche un ristorante e delle aree in cui lavorare.
Ultimo, non certo per importanza, il Fokker 100: chiunque si trovi nella terrazza ha la possibilità di visitare (anche all’interno) uno degli aeromobili simbolo dell’aviazione commerciale olandese. Piccolo (ma neanche troppo) dettaglio per i più appassionati: la Panorama Terrace non ha una copertura in vetro ma delle semplici balaustre basse, pertanto non compariranno dei fastidiosi riflessi nelle fotografie.
In Europa il plane spotting è una cosa seria e, per questo, le autorità e gli aeroporti incentivano i gruppi e le associazioni di appassionati: Francoforte, Monaco, lo stesso Schipol, Ginevra e Tolosa sono alcuni degli scali europei in cui è possibile scattare fotografie agli aerei senza rischiare di essere arrestati per spionaggio (come accadde, nel 2001, ad un gruppo di plane spotter in Grecia – ma erano altri tempi).
Per contro, in Italia la situazione è un po’ diversa. Gli appassionati ci sono eccome ma la “tolleranza” degli aeroporti nei loro confronti non è paragonabile a ciò che succede nel resto d’Europa: nel nostro Paese l’unico scalo a favorire il plane spotting è Malpensa che, regolarmente, organizza (insieme alle associazioni) degli open day.