Ecco il futuro della business class: la poltrona a due piani
Ieri sono stato all’AIX, la principale fiera dedicata al mondo dell’arredamento e della componentistica dell’aviazione che si svolge ad Amburgo. […]
Ieri sono stato all’AIX, la principale fiera dedicata al mondo dell’arredamento e della componentistica dell’aviazione che si svolge ad Amburgo. Qui i grandi produttori mondiali di componentistica, arredamento, tecnologia e molto altro si danno appuntamento per mostrare le ultime evoluzioni e i progetti che arriveranno a bordo degli aerei nei prossimi decenni.
In questo articolo:
Nel corso dell’edizione 2023, aveva fatto molto rumore l’idea di una azienda di progettare una poltrona di economy su due livelli. Queste immagini erano diventate un vero e proprio meme e il sedile si era guadagnato anche il nickname di “fart Seat”.
Tra le nuove idee presentate quest’anno è spiccata sicuramente l’evoluzione del concept della stessa azienda, ma questa volta pensata per le cabine premium.
Come è possibile una poltrona a due piani su un aereo
L’idea è semplice, nelle cabine premium molti vettori non installano più le cappelliere nella parte centrale dell’abitacolo per rendere più leggero l’ambiente e perché le cappelliere moderne sono più capienti e quindi c’è necessità di avere meno spazio di storage a bordo per i passeggeri business.
Chaise Longue ha pensato di sfruttare questo spazio libero e sviluppare la sua Elevate Class in altezza.
Come è pensata la poltrona a due piani
In un setup ideale la cabina di business class sarebbe configurata con le classiche poltrone sull’esterno, vicino ai finestrini, mentre il corpo centrale ospiterebbe questa struttura.
Ovviamente questo è un concept, ma si vocifera che una compagnia molto importante abbia chiesto di parlare di un possibile utilizzo. Il progetto prevede di allestire la parte centrale dell’aereo con questa Elevate Class senza sacrificare posti totali a disposizione della compagnia.
Il blocco prevede due poltrone di business class, completamente isolate dalla corridoio e con una parete/tenda che chiude da cielo a terra.
Una soluzione che non è presente ad oggi in nessuna compagnia al mondo a livello di business class e che anzi pochissimi offrono persino in prima classe.
I due passeggeri che siedono al piano terra avrebbero a disposizione tanto spazio e massima privacy, con una poltrona che si trasforma ovviamente in letto.
L’idea innovativa è quella di posizionare parzialmente sopra questi due ospiti una seconda poltrona, che sulla falsa riga della nuova first class di Lufthansa potrebbe ospitare un passeggero singolo o una coppia.
Saliti 3 gradini si accede ad una poltrona dotata di tutti i comfort. Megaschermo, tanto spazio per le gambe e gli oggetti personali, ricarica qureless per i dispositivi e tanta privacy dato che si rimane fuori dalla vista degli altri passeggeri, ma anzi dall’alto si può tranquillamente guardare in casa degli altri.
Perché questa idea è carina
Sicuramente vedo molto più potenziale in questa idea rispetto a quella dello scorso anno.
La configurazione delle business con chiusura totale permette di cambiarsi senza andare in bagno e senza preoccuparsi degli altri ospiti. L’ambiente non è tanto più claustrofobia rispetto a quello che accade oggi con le QSuite o le altre cabine che hanno la porta.
Il piano alto è carino e sicuramente potrebbe permettere alle compagnie di vendere questa poltrona come una business premium. A differenza di quanto accade con la F di Lufthansa nel caso sia occupato da due passeggeri entrambi hanno accesso diretto al corridoio e possono scendere dal proprio lato senza scavalcare nessuno.
Cosa non mi convince di questa poltrona
Sicuramente la privacy degli altri passeggeri che viaggiano nelle file esterne, chi siede in alto infatti può guardare tutto quello che succede al piano terra.
L’altro dubbio è durante il servizio, non lo vedo confortevole per gli equipaggi dover fare i gradini per servire i piatti al piano superiore con il rischio di cadere per una turbolenza o scivolare dal gradino.
Resta poi la questione sicurezza e certificazione, ma in questo caso il CEO dell’azienda, Alejandro Nunez Vicente, con cui ho scambiato una simpatica chiacchierata mi ha detto che è in linea con tutte le normative vigenti.