La Malesia accende gli eGates anche per gli italiani, addio code (e timbro) all’immigrazione
L’anno scorso era stata Singapore ad eliminare le code all’immigrazione, adesso tocca alla Malesia fare un salto nel futuro e […]
L’anno scorso era stata Singapore ad eliminare le code all’immigrazione, adesso tocca alla Malesia fare un salto nel futuro e semplificare la vita dei viaggiatori eliminando, di fatto, lo stress dei controlli e le chiacchiere inutili con l’agente dell’immigrazione.
In questo articolo:
Dal 1° giugno la fase di test, aperta solo a pochi paesi, sarà estensa ai possessori di 36 passaporti, tra questi tutti quelli dell’Unione Europea, quindi passaporto italiano incluso, permettendo di entrare nella nazione usando le porte automatiche e non quelle dove è presente l’agente.
Come funzionano i controlli agli eGates in Malesia
L’ingresso per chi possiede un passaporto italiano era già visa free, con la possibilità di soggiornare fino a 90 giorni senza alcuna formalità burocratica, dal primo giugno sarà ancora tutto più semplice dato che ci sarà la possibilità di saltare la coda passando direttamente dai tornelli automatici.
In certi momenti, specialmente a Kuala Lumpur, la coda può essere anche di oltre 60 minuti, sia in ingresso che in uscita dal paese.
Il programma richiede ai passeggeri di effettuare la pre-registrazione ottenendo la propria carta di arrivo almeno tre giorni prima del volo. All’arrivo sarà necessario registrare le impronte digitali allo sportello, una volta associate impronte a documento e volto sarà possibile usare gli egates senza alcuna restrizione nelle visite successive.
Tra i nuovi paesi ci sono Unione Europea, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Cina, Canada, Hong Kong e Taiwan.
Negli ultimi 16 mesi, in pratica da quando sono state elimnate completamente le restrizioni post pandemiche, sono stati quasi 40M i turisti arrivati nella nazione asiatica, 3 viaggiatori su 4 atterrano nei due terminal di Kuala Lumpur, e in numero molto inferiore a Johor Baru.
In conclusione
Molti paesi asiatici stanno andando in questa direzione, la Thailandia sta testando il sistema degli eVisa proprio per ridurre le code, a volte di 3/4 ore, che i passeggeri in arrivo nei vari aeroporti sono costretti a fare.
C’è anche un aspetto secondario, ma da non sottovalutare: si risparmierà spazio prezioso sul passaporto dato che oggi la Malesia è una delle nazioni che timbra ancora il passaporto sia in ingresso che in uscita e dato che io sto quasi per finire le pagine del mio documento non posso che essere felice di questa novità.
Ovviamente per chi vuole invece ancora il timbro ricordo sarà possibile passare dai controlli tradizionali e, dopo una oretta di coda, ottenere il lasciapassare.