La mia esperienza in Premium Economy con Cathay Pacific
Per il nostro viaggio in Giappone abbiamo deciso di provare la premium economy di Cathay Pacific, sia sui voli da […]
Per il nostro viaggio in Giappone abbiamo deciso di provare la premium economy di Cathay Pacific, sia sui voli da Malpensa ad Hong Kong sul Boeing 777-300, sia per il volo più breve da Hong Kong a Tokyo effettuato con un Airbus 330. In un articolo precedente vi ho già raccontato la mia esperienza nel prenotare i voli con Cathay e nel contattare la loro assistenza, per cui non tratterò questo argomento. Vediamo invece come è andata con i voli.
In aeroporto
In questo articolo:
In aeroporto a Milano, Cathay Pacific offre ai propri clienti di premium economy la possibilità di effettuare il check-in ai banchi dedicati. Cosa comoda, che velocizza molto la consegna dei bagagli (ricordo che in PE si possono portare due valigie a testa da mettere in stiva) anche a chi non ha status con la compagnia o con l’alleanza One World.
Ad Hong Kong abbiamo fatto solo scali veloci, i bagagli arrivavano a destinazione, quindi non siamo passati dai banchi del check-in, ma immagino che nell’hub principale della compagnia i banchi dedicati ci siano.
A Tokyo (Narita), la situazione invece è leggermente differente. Esistono i banchi per il check-in di chi viaggia in PE o in Business, mentre chi viaggia in eco deve passare dal ‘self check-in’.
Purtroppo noi eravamo in economy sul volo da Tokyo a Hong Kong, visto che la Premium non c’era come classe sul volo che ci interessava, per cui abbiamo fatto il self check-in. Forse chiedendo, avendo il secondo volo in premium avremmo potuto passare dai banchi ‘normali’, ma anche la procedura in autonomia è comunque molto veloce.
Unica nota. Prima dei banchi ‘normali’ oltre ai cartelli c’erano due addetti della compagnia che direzionavano i passeggeri di eco ai banchi automatici. Una volta arrivati lì c’erano altri 3 addetti che aiutavano con la stampa dei biglietti dai chioschi automatici. Altri due che poi controllavano la coda di ‘ingresso’ all’area dove si lasciano i bagagli oltre ad 1 addetto per postazione di deposito dei bagagli che controllava che le etichette fossero attaccate correttamente ed eventualmente aiutava i passeggeri… morale, non so se alla fine hanno risparmiato molte persone rispetto a mettere dei normali banchi per il check-in.
In ogni caso, dopo aver consegnato i bagagli e superato i controlli di sicurezza abbiamo avuto un pò di tempo per farci un giro per l’aeroporto. Purtroppo la Premium economy (vale credo per tutte le compagnie) non da accesso alla lounge 🙁
Inbarco
All’imbarco chi viaggia in PE ha una sua fila dedicata, e tendenzialmente salirete a bordo subito dopo la first/business e i viaggiatori con status alti che possono passare dalle file d imbarco prioritario.
In realtà potete anche prendervela con calma e salire dopo, tanto la sezione della Premium Economy è separata da quella economy e difficilmente avrete problemi nel trovare posto per il bagaglio a mano nella cappelliera. Si trova anche nella parte centrale dell’aereo, abbastanza vicino alla porta d’ingresso, quindi poca coda prima di arrivare al vostro posto, anche salendo dopo che è iniziato l’imbarco dell’economy.
La cabina
La configurazione della cabina è la ‘classica’ (almeno per la premium) 2/4/2 su 4 file, 32 posti in tutto. La zona premium economy è separata sia dalla business che dall’economy, e già questo è un grande vantaggio. Poche persone, di solito corrisponde a poco rumore durante il volo.
All’arrivo sul sedile troverete un cuscino e un piuminetto discreti, il solito kit di accessori con mascherina, calzini, tappi per le orecchie, spazzolino e dentifricio oltre alle cuffie da collegare al sistema di intrattenimento. Questo almeno sul Boeing.
Sull’Airbus da HKG a NRT piumino e cuscini non si sono visti, così come non c’era il kit di accessori. Ok, era un volo diurno e bastava eventualmente chiedere, cmq non c’erano.
Così come, sul volo per Narita, non si è visto il drink di benvenuto che invece è stato offerto sui due voli da/per Milano.
Dicevo, troverete le cuffie…. non sono male e coprono abbastanza anche dai rumori durante il volo. Però, appena le ho collegate sono ‘diventato sordo’, causa un fischio acutissimo che emettevano. Provate sul sedile a fianco … stesso problema.
Ho quindi segnalato il problema alla hostess che le ha subito cambiate: complimenti per i tempi di reazione, super efficienti anche se eravamo ancora in fase di imbarco. Inserito le nuove cuffie…stesso problema.
Ammetto iniziavo a temere fosse il connettore del mio sedile (che però non dava problemi con le cuffie di chi viaggiava con me). Risegnalato alla hostess, cambiate di nuovo, questa volta tutto ok.
Lo ammetto non è un problema grave e alla fine si è risolto velocemente, però diciamo che come inizio non è stato dei migliori.
Un pò più ‘grave’ la situazione al ritorno. Il sistema di intrattenimento purtroppo aveva la parte touch che andava quando voleva, e quindi spesso e volentieri ho dovuto utilizzare il controller. Ok, il volo da Hong Kong a Milano è abbastanza lungo, ma è notturno, un pò dormi, un pò mangi, un pò guardi film, alla fine non è che si continui a giocare con lo schermo… però non mi era mai accaduto.
Per fortuna il problema era solo sulla navigazione nei menù, poi una volta avviata la riproduzione tutto funzionava correttamente. Niente di insopportabile, comunque una volta a casa ho segnalato il problema a Cathay compilando l’apposito modulo sul sito, mille scuse e 10.000 miglia omaggio messe sul conto. Per aver perso cinque minuti a segnalare il disguido e visto il problema non gravissimo ci può stare.
A parte questi problemi il sistema di intrattenimento mi è sembrato più che buono. Bello schermo grande, cuffie (dopo averle sistemate) buone e una grande scelta di film, anche in lingua italiana, anche sul volo da Hong Kong a Tokyo.
Il sedile
I sedili sui due aerei erano in generale il ‘classico’ sedile della Premium Economy. Non paragonabili a quelli di business ma sicuramente più larghi e comodi di quelli della classe economy.
Nel bracciolo ci sono due tavolini a scomparsa, uno più grande, ideale per appoggiare il vassoio del pasto o se dovete lavorare con un portatile. Questo tavolino si può anche richiudere ‘a metà’ , offre ancora una buona base di appoggio e non occupa troppo spazio.
C’è anche un tavolinetto molto più piccolo, ideale se dovete appoggiare solo un bicchiere. Quest’ultimo però ammetto lo uso solo quando l’aereo è a terra, in volo lo uso raramente, per non dire mai. Mi sembra decisamente piccolo, il minimo scossone e temo che il bicchiere finirebbe per terra… o sulle gambe.
Il sedile in premium economy non diventa un vero e proprio letto, comunque si reclina abbastanza, per cui è abbastanza comodo anche per dormire, e visto lo spazio a disposizione, anche se chi sta davanti a voi lo reclina riuscirete ad alzarvi senza grossi problemi.
Quello che però, secondo me, fa la vera differenza tra il sedile in eco e quello in premium è il supporto per le gambe.
Nella parte bassa infatti il sedile ha una parte che può essere alzata, permettendovi di appoggiare le gambe e stare ‘sdraiati’ più comodamente.
Soprattutto in questa parte la configurazione dei due aerei è molto diversa.
Sul Boeing il sollevamento e l’abbassamento della parte che supporta le gambe è più ‘meccanica’. Si attiva tramite un pulsante, ma per farlo alzare completamente dovete aiutarvi un pò tirandolo manualmente, e per riabassarlo dovete fare un pò di forza con le gambe.
E non ha il poggia piedi integrato. Nel senso che il poggia piedi è fissato sotto al sedile che sta di fronte a voi, ma è comunque regolabile in altezza.
Sull’Airbus invece tutto il meccanismo è elettronico, avrete un pulsante per abbassare, uno per alzare ed un altro per allungare leggermente il tutto, compreso il poggiapiedi che è integrato.
L’operazione è più comoda da un certo punto di vista, però allo stesso tempo ha degli svantaggi. Se il poggiapiedi è completamente allungato non potrete abbassare la parte di supporto per le gambe, perchè va a toccare il pavimento, quindi dovete prima ‘ritirare’ la parte con il poggiapiedi e poi ripiegare la parte per le gambe.
Il poggiapiedi integrato, anche se, come detto, è in parte regolabile come distanza può anche causare qualche problema nel caso siate molto alti. Si può in ogni caso piegare su se stesso facendolo scomparire.
Sul Boeing invece, anche se richiede un pò più di intervento manuale, l’operazione è più veloce, e il poggiapiedi separato è forse più comodo.
Un’altra differenza fra i due tipi di sedili è la ‘luce di cortesia’. Sull’airbus è integrata nel sedile, vicino al poggiatesta, potete direzionarla meglio e disturba poco i vicini. Sul Boeing invece è la classica luce integrata nella cappelliera.
I pasti
Come detto, almeno sul volo da/per Milano, appena seduti il personale di bordo passa per offrire un drink, alcolico o meno, dipende dai vostri gusti.
Nella tasca del sedile troverete invece il menù per i pasti che verranno serviti durante il volo, con anche indicati i vari tipi di bevande fra cui potrete scegliere.
Oltre ai pasti principali, durante il volo è sempre possibile chiedere al personale qualche snack o una ciotola di noodles caldi. Ammetto all’andata, in piena notte, li ho chiesti…. e me li hanno portati dopo pochi minuti. Ho però il sospetto che la hostess mi abbia un pò ‘odiato’. Dopo che li ho chiesti io lo hanno fatto altre persone, a turno, tant’è che dopo un pò si è rassegnata ed è passata con un vassoio con varie ciotole di noodles per vedere chi li voleva 🙂
Per gli snack invece se volete potete chiedere oppure attendere un pò, passano loro varie volte fra un pasto e l’altro con un cestino fra cui potrete scegliere varie opzioni, dolce o salate… o tutte e due… non serve però ‘fare la spesa’ ne riempirsi lo zaino di scorte di viveri per i successivi sei mesi, prendete solo quello che pensate di mangiare realmente.
Discorso analogo per le bevande, alcoliche e non, che potete richiedere quando lo proferite. Da provare la loro birra, abbastanza leggera ma per niente male.
Venendo ai pasti principali, come potete vedere dalle foto, sono i classici pasti ‘da aereo’.
La qualità direi sicuramente buona, forse un pò sopra la media, ma non aspettatevi il trattamento della business o della first.
Vengono comunque serviti in ciotole di ceramica e con posate di metallo.
Conclusioni
Dal nord Italia non c’è un volo diretto per Tokyo, è necessario uno scalo ed è un viaggio lungo. Nel nostro caso, passando da Hong Kong, le ore di volo, scali esclusi erano circa 16 all’andata e quasi 20 al ritorno.
La situazione migliora leggermente sfruttando il diretto ITA da Fiumicino, ma rimane in ogni caso un volo di più di 12 ore all’andata e di quasi 15 ore al ritorno.
Un viaggio a Tokyo quindi rientra di buon diritto fra la lista dei voli per cui, se si riesce a non farlo in economy è molto meglio, almeno per come la vedo io.
La business nel nostro caso era abbastanza improponibile, pagandola cash il costo era decisamente elevato, e purtroppo al momento della prenotazione i nostri saldi sui vari programmi frequent flyer ai quali siamo iscritti non erano abbastanza consistenti per prenotare voli premio.
In queste situazioni la Premium economy a mio avviso è un’ottima scelta, soprattutto se si trova a prezzi ragionevoli. E’ un buon compromesso, molto più comoda dell’economy senza però avere i costi della business.
Ripeto, se si trova ad un prezzo ragionevole. Spesso il prezzo della premium è a metà strada fra le altre due classi, come il servizio, quindi vale sicuramente il prezzo, altre volte invece il costo è molto (troppo) vicino a quello della business, a quel punto meglio puntare direttamente alla classe superiore.
Se poi siete fortunati e trovate i pochi casi in cui la premium costa pochissimo più della economy, io non avrei dubbi sulla scelta, sono soldi spesi bene.
La premium di Cathay in particolare è un prodotto molto interessante, sicuramente in linea come servizio, con la premium economy di altre compagnie con cui abbiamo volato e, almeno quando abbiamo prenotato noi, ad un prezzo molto molto ragionevole, per capirci, poco più di 1200€, compreso due valigie (a testa) in stiva, scelta del posto gratuita al momento della prenotazione e una piccola franchigia in caso di cambio prenotazione o cancellazione (volontaria) dello stesso sempre utile in caso di cambio programma.
A parte i piccoli inconvenienti con il sistema di intrattenimento di cui ho parlato sopra, ma che possono succedere con qualsiasi volo, devo ammettere che con la compagnia di Hong Kong mi sono trovato bene, la riprenderei sicuramente e la consiglierei senza problemi.