Sfatiamo il mito, ecco perchè Ryanair e le altre low-cost imbarcano dalla pista e non dal finger
Le persone normali, a differenza del barbone, si inalberano quando scoprono che l’imbarco/sbarco avverrà dalla piazzale e non dal finger. I […]
Le persone normali, a differenza del barbone, si inalberano quando scoprono che l’imbarco/sbarco avverrà dalla piazzale e non dal finger.
In questo articolo:
I passeggeri credono che le compagnie, in particolare le low-cost, scelgano di non usare il finger, ovvero il braccio di collegamento diretto con l’aerostazione, perchè “costa di più”. #spoileralert non è esattamente così, o meglio non è per il motivo che credi.
Capita anche alle compagnie tradizionali di non usare il finger. A volte è una questione strutturale: basti pensare che a Linate sono pochi rispetto a quelli che servirebbero.
Altre volte è una questione di necessità, e può capitare anche con Emirates, Qatar o Swiss.
Quando però si parla di low-cost europee è quasi una certezza.
Al contrario 9 volte su 10 nel resto del mondo, anche se si vola low-cost, si salirà a bordo sempre dal finger.
E’ una questione di soldi, ma non per quello che pensi
Nei commenti leggo spesso di lettori che giustificano questa scelta come un modo, per la compagnia, per risparmiare sui costi. “Non usano il finger perchè devono pagare”. Ma non è affatto così.
O meglio, tutti i costi che le compagnie sostengono nei diversi aeroporti sono oggetto di una trattativa tra gestore e vettore, ma è abbastanza chiaro che usare il finger sia nettamente più economico per la compagnia piuttosto che il parcheggio remoto o non collegato direttamente all’aerostazione.
Tra addetti alla gestione delle scale, personale di terra per la sicurezza e i costi per l’uso dei bus, è evidente che ci sia molto più lavoro a terra rispetto che un semplice addetto che gestisce il finger.
Ovviamente tutti lavoratori che si aggiungono a quelli che sono presenti in entrambi i casi.
Il tempo è denaro
Questo vecchio adagio, per le compagnie low-cost, è un vero mantra. Tutto deve essere fatto più velocemente possible e l’aereo deve stare il meno possibile con le ruote per terra e non con le ali in volo.
FR è maestra in questo e “obbliga” gli aeroporti ad effettuare tutte le attività in massimo 25 minuti: questo vuol dire che, in meno di mezz’ora, l’aereo deve aver scaricato passeggeri e bagagli, nel caso fatto rifornimento, imbarcato i nuovi passeggeri e i bagagli ed essere pronto a ripartire.
Due porte, procedure molto più rapide
Ci vuole poco a capire che se si usano due porte, anteriore e posteriore, per imbarcare/sbarcare i passeggeri tutta questa attività sarà svolta molto più velocemente che usando solo la porta anteriore.
Usare il finger costa molto meno alla compagnia: meno personale a terra, nessuna necessità di usare i bus per trasportare i passeggeri. Di contro, però, le operazioni durano molto di più.
Addirittura nel mondo c’è già chi ha iniziato ad usare anche una terza porta per fare ancora più velocemente. Il patron di Ryanair, se potesse, vieterebbe il trolley per rendere ancora più veloce imbarco e sbarco.
Ryanair ha tagliato ancora di più
A differenza di quello che accade nelle altre compagnie, Ryanair ha anche deciso di sostenere un costo extra nella configurazione dei suoi aerei, facendo installare la scaletta automatica sotto la porta anteriore. Questo si traduce in minori costi, visto che non deve pagare per l’uso di una scala, ma soprattutto apertura delle porte e sbarco dei passeggeri che può iniziare molto più velocemente.
L’apertura della porta, l’estensione della scaletta totalmente gestita dal personale di bordo, azzera i tempi di attesa e i primi passeggeri sbarcano dalla porta anteriore prima ancora che la scaletta sia collegata a quella posteriore.
Tutto questo mentre i passeggeri in attesa di salire a bordo sono già sulla pista, o sulle scale, pronti a salire a bordo.
Al contrario se si usa il finger, quindi solo la porta anteriore, tutti i passeggeri possono essere imbarcati e sbarcati usando solo un porta rendendo tutte le operazioni molto meno veloci.
Gli aerei sono fatti per volare, non per stare fermi in aeroporto
Il modello delle compagnie a basso costo è quello di sfruttare, il più possibile, le macchine facendole volare molto di più di quello che accade con i vettori tradizionali. Con aerei che fanno anche 8/10 decolli al giorno è facile comprendere come 15/20 minuti di fermo macchina in più “costi” alla compagnia minimo 3 ore in meno di volato al giorno, tradotto quasi 2 rotte in meno per ogni giorno, per ogni macchina e alla fine dell’anno questo vorrebbe dire centinaia di migliaia di passeggeri in meno trasportati, e milioni in meno di ricavi.
Ecco quindi perchè si aspetta nel piazzale di salire a bordo, invece di stare al fresco (o al caldo) dentro il terminal.