Reclinare o non reclinare? I consigli di TFC: quando e come farlo per non litigare con chi siede dietro
Quasi tutte le compagnie low cost, che hanno solitamente uno spazio per le gambe tra i sedili particolarmente risicato, hanno […]

Quasi tutte le compagnie low cost, che hanno solitamente uno spazio per le gambe tra i sedili particolarmente risicato, hanno tagliato la testa al toro: a bordo i sedili, semplicemente, non reclinano. Quasi, altrove, invece, è possibile farlo. E il sedile spinto indietro è una delle cause di lite più frequenti a bordo degli aerei.
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Si scontrano due partiti: quello che dice ‘se il sedile reclina significa che posso farlo’ e quello che considera maleducato, o peggio, il vicino davanti che si mette comodo e reclina al massimo lo schienale del suo sedile. Chi ha ragione? Entrambi, probabilmente. Ha, invece, sicuramente torto il passeggero di dietro che pensa di ‘vendicarsi’ piantando i piedi o le ginocchia contro lo schienale reclinato che ha di fronte, pensando o sperando così di indurre il suo occupante a raddrizzarsi.
In classe economica, è impensabile che un passeggero se ne stia dritto come uno stoccafisso, soprattutto se il volo non è di breve raggio. Ma c’è modo e modo di farlo. In inglese c’è un vocabolo che descrive bene chi, appena il segnale di ‘allacciare le cinture’ si spegne, sbatte giù il sedile al massimo grado di inclinazione e poi s’addormenta (o finge di dormire) lasciando lo schienale giù anche quando in cabina passa il servizio di cibo e bevande: ‘rude’. Che non vuol dire esattamente ‘rude’ in italiano, ma piuttosto ‘maleducato’, ‘sgarbato’.
Certo che, se il sedile, reclina, lo si può fare. Ma ricordando sempre che ci si trova entro spazi esigui in un tubo di metallo (o materiali compositi) a migliaia di metri dal suolo. Così, ad esempio, il suggerimento può essere quello di reclinare lo schienale solo in parte, o magari poco per volta. E comunque mai stando appoggiati a ‘peso morto’ sullo schienale, per evitare quell’effetto ‘valanga’ che non può che irritare chi lo subisce.
Se si vuole proprio essere gentili (ed educati) si può chiedere se il sedile reclinato dia fastidio. E, sempre, ricordarsi di riportare lo schienale nella posizione verticale durante il servizio pasti o bevande, perché, per chi sta seduto dietro, mangiare con il vassoio appoggiato sul tavolino è impossibile se lo schienale del sedile davanti è tutto giù.
Ogni anno, sui social, vengono postate decine di video di liti a bordo di aerei innescate dagli schienali reclinati troppo o troppo a lungo. Per limitare le tensioni a bordo e per garantire per quanto possibile il massimo comfort a tutti, alcune compagnie hanno introdotto negli ultimi tempi sedili che ‘scivolano in avanti’, aumentando l’angolo tra seduta e schienale.
Spesso si tratta di due movimenti combinati: uno schienale che reclina con un angolo inferiore per invadere meno lo spazio personale di chi siede dietro, accompagnato da uno scivolamento in avanti del cuscino orizzontale. Il metodo è in uso in classe economica a bordo degli A380 di Emirates e sugli A321neo di Gulf Air, giusto per citare due compagnie.
In Premium Economy, invece, Air France ha su alcuni aerei (come i Boeing 777-300ER e i 787-9) dei ‘gusci’ rigidi che circondano la parte posteriore del sedile, he può solo scivolare in avanti (con esiti non proprio confortevoli, va detto). Il sistema è stato introdotto anche da Lufthansa nella nuova Premium Economy delle sue cabine Allegris. In Business invece… beh, anche da questo punto di vista, quello è proprio tutto un altro mondo.