Sicurezza, Biden ha firmato la legge: diventa obbligatoria la seconda porta tra passeggeri e piloti
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato, trasformandolo in legge, l”Atto di autorizzazione FAA del 2024′, ossia la […]
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato, trasformandolo in legge, l”Atto di autorizzazione FAA del 2024′, ossia la raccomandazione emanata dalla Federal Aviation Administration di installare sugli aeroplani destinati al trasporto passeggeri una seconda barriera che protegga la cabina di pilotaggio da incursioni ostili nei confronti dei piloti. In precedenza, l’Atto era stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti al Congresso di Washington con 387 voti favorevoli e 26 contrari.
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E’ diventata così un obbligo l’ultima delle raccomandazioni emesse dalla Commissione 9/11, l’organo misto di deputati e senatori americani che era stata costituita, quasi 23 anni fa, per far luce sugli eventi di quel tragico giorno del 2001 e adottare contromisure che rendessero il trasporto aereo a stelle e strisce meno vulnerabile da parte dei terroristi. La legge rimarrà in vigore fino al 2028, quando il National Transportation Safety Board sarà automaticamente autorizzato a mantenere in vigore l’obbligo.
Già oggi, proprio in conseguenza dell’11 Settembre, le cabine di pilotaggio sono protette da una porta antisfondamento che può essere aperta solo dai piloti o digitando su una keypad posta appena fuori dalla cabina un codice che solo i piloti e il responsabile di cabina conoscono.
La seconda barriera sarà una seconda porta installata in modo da creare una sorta di mini-anticamera della cabina di pilotaggio. Chiunque esca dal cockpit dovrà chiudersi la prima porta alle spalle prima di aprire la seconda; viceversa. chi vorrà accedere alla cabina di pilotaggio dovrà farsi aprire la prima porta dai piloti, chiudersela alle spalle e solo allora potrà farsi aprire la seconda porta.
Il sistema verrà installato su tutti gli aerei realizzati ‘nuovi’ da costruttori americani (ma è altamente probabile che l’Easa adotti la stessa misura a carico di quelli europei), anche se una data specifica non è stata individuata. Verosimilmente, ci vorrà qualche mese prima che il primo aereo nuovo esca dalla fabbrica con la doppia barriera, perché quest’ultima richiederà una riprogettazione di quegli spazi della cabina compresi tra le porte anteriori e il cockpit, dove solitamente si trovano una delle cucine di bordo e un bagno.
Allo stesso tempo, tutti gli aerei non nuovi dovranno essere retrofittati: una operazione che potrebbe richiedere dai 5 ai 6 anni e che andrà a incidere sui conti delle compagnie aeree e sulla capacità operativa delle loro flotte. Se la misura dovesse essere applicata da oggi, le sole tre major americane Delta Airlines, American Airlines e United Airlines si troverebbero a dover retrofittare la bellezza di 989, 968 e 953 aeroplani, rispettivamente.