Devastante turbolenza e cintura non allacciata sul Londra-Singapore: stavolta ci è scappato il morto
Questa volta ci è scappato il morto. E non si tratta di uno degli assistenti di volo, che per forza […]
Questa volta ci è scappato il morto. E non si tratta di uno degli assistenti di volo, che per forza di cose sono i più in pericolo nei casi di forti turbolenze in crociera, ma di uno dei passeggeri. Lo sfortunato viaggiatore, il cui decesso è stato confermato dalla compagnia aerea, era uno dei 211 passeggeri a bordo del Boeing 777-300ER di Singapore Airlines, che stava operando il volo SQ321 tra Londra Heathrow e Singapore Changi. (Foto di N509FZ CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org)
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L’aereo ha incontrato una severa turbolenza mentre sorvolava la parte settentrionale del Golfo del Bengala, tra il Bangladesh e la Birmania,un’area nota per le forti correnti ad alta quota legate ai monsoni
Decollato dalla capitale inglese alle 22.38 del 20 maggio, il 777 (in livrea bianca ‘Star Alliance’, era atteso a Changi pochi minuti dopo le 18 (ora locale) del 21 maggio, ma ha invece effettuato un atterraggio di emergenza a Bangkok un paio d’ore prima, non solo per consentire lo sbarco del passeggero deceduto, ma anche perché fossero prestati soccorsi tempestivi agli altri 30 passeggeri rimasti feriti a seguito della forte turbolenza.
Da anni, ormai, le compagnie nei loro video o briefing sulla sicurezza a bordo, invitano i passeggeri a mantenere le cinture di sicurezza a bordo anche durante la fase di crociera e anche quando il segnale delle cinture non sia acceso. Cosa che può risultare parecchio scomoda durante i voli di lungo e lunghissimo raggio, come quello tra Londra e Singapore che supera le 12 ore. O di notte quando si vorrebbe godere della maggior libertà di movimento possibile, tanto in Economy quanto nelle cabine premium.
Questo perché, come molti incidenti anche recenti hanno dimostrato, essere seduti al proprio posto non è sufficiente, dato che turbolenze particolarmente severe possono facilmente sbalzare un passeggero seduto contro la parte inferiore delle cappelliere.
Se, poi, ci si trova in piedi, camminando nel corridoio per sgranchirsi le gambe o in bagno, il pericolo è maggiore perché si può essere sbattuti qua e là e riportare gravi ferite (o danni persino peggiori, come in questo caso). Per cui il consiglio è quello di mai e poi mai alzarsi dal proprio posto in presenza di una turbolenza anche modesta e ancor di più nel caso in cui il segnale delle cinture allacciate sia acceso.
In un messaggio diffuso sui social, Singapore Airlines ha riferito che a bordo dell’aereo c’erano 211 passeggeri e 18 membri dell’equipaggio e che ci sono stati “diversi feriti e un decesso” e offerto “le più sentite condoglianze alla famiglia della persona deceduta”, aggiungendo che “stiamo lavorando con le autorità tailandesi per fornire la migliore assistenza ai passeggeri e all’equipaggio e stiamo inviando a Bangkok un nostro team di supporto da Singapore”.