Ennesima grana per Boeing (e stavolta pure per Airbus): titanio contraffatto per realizzare alcune parti degli aerei
Si preannuncia un vero e proprio terremoto – l’ennesimo – nel mondo dell’aviazione commerciale. Lo scorso venerdì il New York […]

Si preannuncia un vero e proprio terremoto – l’ennesimo – nel mondo dell’aviazione commerciale.
In questo articolo:
Lo scorso venerdì il New York Times ha rivelato che Airbus e Boeing – i due maggiori produttori di aeromobili – avrebbero utilizzato del titanio contraffatto: contraffatto, sì, perché queste componenti sarebbero state vendute con dei documenti falsi che ne certificavano l’autenticità. Pessima notizia per Boeing, evidentemente, che non sta passando un bel momento dopo le recenti grane causate dal Max e dopo aver ricevuto pochissimi ordini nei mesi scorsi; ma questa vicenda fa tremare, ça va sans dire, anche il rivale Airbus.
Non tutti lo sanno ma il titanio viene utilizzato per realizzare alcune parti dei carrelli d’atterraggio e dei motori, ed è dunque un materiale fondamentale nella supply chain dell’aviazione. Il titanio ‘incriminato’ sarebbe stato venduto da un’azienda cinese, ad oggi ignota, la quale tramite la suddetta falsificazione dei documenti ha fatto risultare che il componente provenisse da Baoji Titanium Industry, società nota e certificata impegnata nella produzione e lavorazione e titanio; Baoji, ovviamente, ha prontamente smentito.
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Ad accorgersi del problema è stata Spirit AeroSystems Holding, azienda americana che produce parti delle fusoliere dei Boeing 737 e 787: durante l’assemblaggio sarebbero stati trovati dei buchi di piccole dimensioni nel titanio; da qui la segnalazione alla FAA, la Federal Aviation Administration statunitense, che ora sta indagando per capire se la sicurezza degli aeromobili sia stata compromessa o meno da questo materiale contraffatto.
Il componente contraffatto sarebbe stato utilizzato per realizzare alcune parti dei Boeing 737 Max, dei 787 e degli Airbus A220. Sia Boeing che Airbus, intanto, mostrano tranquillità e comunicano che a fronte dei numerosi test effettuati sui propri aeromobili non sono state riscontrate criticità né tantomeno rischi per la sicurezza.