Malpensa ecco la Lounge Alda Merini per i passeggeri che volano dal T2. Al momento non sarà Priority Pass
Solitamente il barbone rifugge gli appuntamenti di gala, o al massimo è un imbucato con biglietto pagante. Ieri però ho […]
Solitamente il barbone rifugge gli appuntamenti di gala, o al massimo è un imbucato con biglietto pagante.
In questo articolo:
Ieri però ho fatto uno strappo alla regola e ho fatto letteralmente check-in solo per visitare la nuova lounge appena aperta al terminal 2 dello scalo di Malpensa.
SEA, la società che gestisce gli scali milanesi, ha organizzato una piccola inaugurazione della sala che a tutti gli effetti è operativa da un paio di settimane, un evento vouto soprattutto per dare risalto all’intitolazione alla poetessa milanese Alda Merini, proseguendo la tradizione delle intitolazioni a personaggi legati al mondo delle arti (Leonardo, Montale, Monteverdi) e, per quanto riguarda Malpensa il caso (ma potrebbe non esserlo) tutti i nomi delle lounge iniziano con la M.
Location
La lounge, ben indicata nella segnaletica all’inerno dello scalo, si trova alla sinistra dei gate per il controllo dei documenti per chi è diretto fuori dall’area Schengen. Qui, negli anni 80 era ospitata una vecchia lounge presente nel terminal e, narra la leggenda, che abbia ospitato presidenti della Repubblica, ma anche Claudia Schiffer.
Accesso
Come avevamo già scritto nei giorni scorsi l’ingresso è a pagamento, tramite il portale Via Milano, e gratuito per i passeggeri titolari di tessera Dragon Pass e per chi viaggia con easyJet nelle tariffe che prevedono questo servizio. A specifica domanda da SEA hanno precisato che al momento non è in previsione un accordo con Priority Pass.
Cosa che è coerente anche con il fatto che nemmeno il fast track dell’aeroporto è aperto ai titolari di American Express, cosa che accade invece al T1, ma che funziona anche a Bergamo che delle low-cost è l’aeroporto #1 in Italia.
L’accesso si può acquistare al banco d’ingresso per 39 euro o online sul sito online ufficiale degli aeroporti milanesi milanairports-shop.com al prezzo scontato di 25 euro. Anche in questo caso, anzi in questo caso ancora di più, confermo che NON ha alcun senso pagare per entrare in nessuna lounge. L’unica lounge per cui ha senso pagare ha un ingresso che costa 850€ ed è quella de La Premiere a Parigi.
La lounge
Questo articolo non vuole, e non può, essere una recensione. Cerco solo di raccontare la lounge in modo che si possa valutare se pagare oppure no per entrarci.
La sala è buia, purtroppo la sua localizzazione, quasi seminterrata, non regala nessun tipo di apertura verso l’esterno. L’unica porta verso la pista non ha vista e non fa entrare luce. Per risolvere questa mancanza di luce naturale gli architetti, gli stessi che hanno curato l’estensione della Sala Leonardo, hanno scelto di installare delle finestre di luce, ovvero delle gigantografie retro illuminate.
La sala non è grandissima, certo stiamo parlando di un terminal per passeggeri low-cost, ma se penso alla quantità di persone che spesso incrocio dentro la Hello Sky di Bergamo capisco perchè, al momento si vogliano tenere fuori i passeggeri con PP, e valutare in un secondo momento in base all’afflusso se aprire anche alla più popolare delle tessere “all you can lounge”.
Food & Beverage
Ieri la lounge era regolarmente operativa, quindi il buffet offerto era quello standard e non speciale per l’occasione.
Il catering è curato dalla stessa azienda che si occupa delle altre lounge di MXP, in termini di offerta la differenza sarà la mancanza di una proposta calda, per il resto sarà possibile trovare quello che si trova nelle altre lounge nel terminal principale.
In conclusione
Non sono un frequentatore abituale del terminal 2, anzi nella mia storia di passeggero sono decollato da questo aeroporto solo una volta in vita mia, al contrario però dormo spesso al Moxy che è proprio davanti al terminal.
Sicuramente mancava una lounge ed è una ottima proposta, certo in molti rimarranno delusi dalla mancanza dell’accordo con Priority Pass, ma credo che sia una scelta ovvia altrimenti la coda all’ingresso arriverebbe al duty free.