Overbooking, perchè nel recente caso di Ryanair il passeggero “volontario” ha perso migliaia di euro
Nei giorni scorsi molti siti hanno scritto di quanto accaduto su un volo Ryanair in partenza da Bergamo e diretto […]

Nei giorni scorsi molti siti hanno scritto di quanto accaduto su un volo Ryanair in partenza da Bergamo e diretto verso Palma di Maiorca. Un dei tanti casi di overbooking che capitano nei cieli di tutto il mondo, ma molto raramente con la compagnia low-cost irlandese che non è solita usare questa strategia.
In questo articolo:
La motivazione tecnica è stata un cambio macchina dal nuovo 737max ad un vecchio 737NG, aerei identici per il passeggero distratto se non per la presenza di 8 sedili in meno. Questo ha portato all’overbooking.
Perchè è stato un overbooking atipico
Normalmente queste situazioni si verificano ai banchi del check-in e, più raramente, al gate prima dell’imbarco. Difficilmente ci si accorge che ci sono troppi passeggeri a bordo dell’aereo, ma a volte capita e la situazione è decisamente diversa in questo caso.
ti hanno cancellato il volo, hai perso la coincidenza, sei atterrato in ritardo?
Potresti ottenere fino a 600€ di risarcimento a persona
Nel primo caso il passeggero in partenza o diretto verso il vecchio contiente è protetto dalla legislazione europea che obbliga le compagnie a riproteggere i passeggeri a cui viene negato l’imbarco, il rimborso delle eventuali spese (compresa eventuale sistemazione in hotel) e un risarcimento che varia da un minimo di 250 ad un massimo di 600€.
Quanto verificato a bordo di Ryanair è però una situazione molto diversa, come documentato nei vari video il problema è stato riscontrato quanto tutti i passeggeri erano già a bordo, quindi una situazione ben diversa.
Perchè l’eroe che si è sacrificato ha perso migliaia di euro
Come raccontato da tutte le fonti la questione era “vita o morte”, ovvero se non saltava fuori un volontario l’aereo non sarebbe partito e tutti sarebbero stati fatti scendere per poi, probabilmente, riprogrammare il volo rifiutando l’imbarco al gate ad un “sfortunato” passeggero.
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Qui finalmente è saltato fuori un volontario che ha accettato 250€, cioè quello previsto dalla normativa, ma a quel punto la leva del passeggero avrebbe potuto essere ben più alta. Come abbiamo raccontato in diversi articoli il volontario avrebbe potuto spillare migliaia di euro a Ryanair.
Il conto è presto fatto. Se l’aereo non partiva, come minacciato dalla assistente di volo, il danno sicuro al netto di ritardi a catena sui voli successivi dello stesso aereo, sarebbe stato di circa 50k euro per Ryanair. Il conto è presto fatto 250€ a passeggero per o 189 passeggeri a bordo del 737. Ipotizzando poi che l’aereo avrebbe raggiungo PMI con 3 ore di ritardo, sarebbe ripartito altrettanto in ritardo per fare ritorno a Bergamo obbligando FR a risarcire anche i passeggeri di quel volo.
Le regole in questa situazione
In questa specifica situazione infatti non è più una questione di normativa europea, ma di trattativa tra cliente e fornitore. Il vettore ha tutto l’interesse di partire il prima possibile e l’eventuale volontario ha tutto il diritto di ottenere quello che vuole per il suo sacrificio. Ecco quindi che se io fossi stato in quella situazione avrei alzato la mano, ma chiesto molto di più della misera compensazione e della riprotezione sul volo successivo.