Tra un mese decolla Salerno. Terminal, compagnie e destinazioni: che cosa si sa finora
Quando, a metà anni Novanta Denver in Colorado si dotò di un aeroporto interamente nuovo, la copertura dell’edificio principale a […]
Quando, a metà anni Novanta Denver in Colorado si dotò di un aeroporto interamente nuovo, la copertura dell’edificio principale a ‘pinnacoli’ bianchi divenne iconica: il richiamo, dissero gli architetti, era ai picchi innevati delle Montagne rocciose che circondano la ‘Mile High City’. Ma qualcun altro ci vide i ‘tepee’ le tende dei nativi americani.
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Tale fu, comunque, l’impatto di quella copertura che da allora il tetto è diventato uno degli elementi distintivi nella realizzazione di alcuni dei nuovi terminal costruiti in giro per il mondo negli ultimi trent’anni. E’ così, ad esempio, ad Astana in Kazakistan, dove la copertura ondulata in vetro del terminal realizzato otto anni vuole richiamare le onde del Mar Caspio. Sarà così, nel 2025, per il nuovo terminal di Malè (in questo caso le ‘onde’ sono quelle dell’Oceano Indiano).
E altrettanto accadrà, nel 2026, nel nuovo terminal dell’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, dove gli architetti si sono ispirati alle coperture in tela sorrette da pali di legno delle celebri limonaie per realizzare la copertura del nuovo terminal, che sostituirà quello esistente oggi.
Tra un mese, l’11 luglio, lo scalo campano riaprirà al traffico aereo commerciale dotato di infrastrutture ‘lato aria’ nuove di zecca. I lavori iniziati nel 2020 hanno portato alla ripavimentazione del piazzale aeromobili, al rifacimento delle taxiway e, soprattutto, della pista, che è anche stata allungata dai precedenti 1.650 metri agli attuali 2.000 metri, consentendo decolli e atterraggi ad aerei della categoria della famiglia A320 e Boeing 737.
In precedenza, i voli di linea erano stati operati tra il 2008 e il 2013 da alcune compagnie, incluse Air Dolomiti, SkyBridge AirOps, Danube Wings e, tra il dicembre 2010 e il marzo 2012, Alitalia. Nella primavera-estate 2016 il vettore maltese Medavia vi aveva operato voli charter stagionali. Poi, praticamente nulla.
L’11 luglio a contendersi il primo atterraggio a Salerno saranno un Airbus A319 della low-cost spagnola Volotea proveniente da Nantes e un A320 easyjet da Milano. Noi di The Flight Club faremo il tifo per quest’ultimo, visto che quel giorno saremo a bordo del volo da Malpensa.
Il piano dei voli per l’estate-autunno 2024 è per ora piuttosto modesto: Volotea e easyjet saranno gli unici due vettori presenti al ‘Costa D’Amalfi’. Al collegamento bisettimanale con Nantes, la low-cost spagnola ne aggiungerà uno con Cagliari (pure bisettimanale) dal 13 luglio e, dal 2 settembre, quelli con Verona e Catania, anch’essi bisettimanali.
Easyjet, da parte sua, oltre a Milano (collegata con frequenza trisettimanale) servirà anche Berlino, Ginevra e Basilea dal 12 luglio e il suo hub principale di Londra Gatwick dal 13 luglio (tutti collegamenti bisettimanali). Facendo un rapido conto, l’operativo arriverà all’inizio di settembre a 19 voli settimanali (sempre che nel frattempo altri vettori non scelgano di essere della partita).
Ma, con quel nome (‘Costa D’Amalfi’) e con una posizione invidiabile nel comune di Pontecagnano (21km a sud di Salerno) a una trentina di chilometri dal capoluogo della Costiera Amalfitana, altrettanti da Paestum e a un’ora di auto da Palinuro e (poco di più) da Maratea, lo scalo si pone come un’ottima alternativa a Napoli-Capodichino per quel traffico leisure che preferisca evitare il tempo e lo stress necessari per uscire dall’area metropolitana del capoluogo campano, facendo anche meno strada per raggiungere la sua destinazione finale.
Per circa un anno, i passeggeri useranno il terminal realizzato nel 2007. Poi, secondo i piani della Gesac (lo stesso operatore aeroportuale di Capodichino), verranno temporaneamente ospitati nel terminal di aviazione generale che aprirà i battenti nel 2025.
Infine, entro la fine del 2026, si trasferiranno nel nuovissimo terminal che sorgerà al posto di quello attuale (che sarà demolito).
La struttura, che sarà realizzata su due piani con check-in e arrivi al piano terra e partenze al primo piano dove saranno installati cinque boarding bridges, potrà gestire fino a 3,5 milioni di passeggeri l’anno, con un potenziamento a 5,5 milioni previsto di qui a vent’anni.
E sarà anche il primo nuovo terminal aeroportuale costruito in Italia ex novo dal 2005, quando venne realizzato quello di Bari Palese.