La confessione di Boeing: “Noi colpevoli per gli incidenti dei MAX”. Maximulta, ma niente processo
Boeing ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in base al quale si dichiarerà colpevole […]
Boeing ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in base al quale si dichiarerà colpevole del reato di aver cospirato per ingannare il governo federale in relazione ai due incidenti che nel 2018 e 2019 coinvolsero altrettanti 737 MAX 8 della indonesiana Lion Air e dell’etiope Ethiopian Airlines causando la morte di 346 persone. (Foto LLBG Spotter – Wikimedia Commons)
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L’accordo di colpevolezza prevede che Boeing paghi anche una multa di 487.2 milioni di dollari e che investa almeno 455 milioni di dollari nei prossimi tre anni in programmi finalizzati ad accrescere la sicurezza delle sue pratiche di produzione e dei suoi aerei.
La richiesta di un procedimento penale a carico del costruttore americano era partita dai legali delle 346 vittime dei due incidenti e l’accordo stipulato tra governo e azienda permetterà a quest’ultima di vedersi risparmiato un processo che avrebbe, inevitabilmente, conseguenze ancora più pesanti sulla sua reputazione.
L’accordo raggiunto domenica 7 luglio arriva dopo che nello scorso mese di marzo Boeing era stata ritenuta dal Dipartimento di Giustizia inadempiente rispetto all’accordo raggiunto nel 2021, in base al quale l’azienda aveva pagato una multa di 243 milioni di dollari per i due incidenti del 2018 e 2019, impegnandosi allo stesso tempo ad apportare significativi miglioramenti alle sue politiche sulla sicurezza dei suoi prodotti.
Cosa in cui l’azienda di Everett è stata a dir poco inadempiente, visto soprattutto l’incidente che nello scorso mese di gennaio ha visto coinvolto un MAX 9 di Alaska Airlines, che perse un portellone in volo pochi minuti dopo il decollo da Portland.
L’ammontare delle multe comminate può sembrare modesto (e un po’ lo è), ma occorre che vada sommato ai 500 milioni di dollari che Boeing ha versato come risarcimento alle famiglie delle vittime dei due incidenti del 2018 e 2019, all’1,7 miliardi di dollari versati alle compagnie aeree che hanno visto le consegne degli aerei ordinati bloccate per quasi due anni dalla messa a terra globale di tutti i 737 MAX e ai danni che l’azienda ha subito in termini di ordini cancellati e mancati negli ultimi due anni. (Foto SounderBruce – Wikimedia Commons)
In particolare, dal giorno dell’incidente sul volo Alaska, gli ordinativi ricevuti da Boeing sono crollati e nei mesi di aprile e maggio l’azienda non ha ricevuto alcuna commessa per i MAX, mentre la certificazione degli ultimi due modelli dell’aereo, il MAX 7 e il MAX 10 resta sospesa. In tutto, secondo quanto riportato dal New York Times, si ritiene che Boeing abbia accumulato perdite a causa del programma MAX per circa 20 miliardi di dollari.
L’accordo di colpevolezza verrà formalizzato a breve nel corso di un’udienza alla quale potranno intervenire e parlare anche i rappresentanti dei familiari delle vittime dei voli Lion Air ed Ethiopian Airlines.