L’A321XLR ottiene la certificazione: via alle consegne, inizia una nuova era nei voli a lungo raggio
Sono passati più di cinque anni da quando il programma dell’Airbus A321XLR fu lanciato ufficialmente durante il Paris Air Show, […]

Sono passati più di cinque anni da quando il programma dell’Airbus A321XLR fu lanciato ufficialmente durante il Paris Air Show, nel giugno 2019, ottenendo un immediato successo sul mercato.
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Ora, finalmente, ‘l’aereo dei record’ o ‘l’aereo che cambierà per sempre il futuro dei voli di lungo raggio’, per usare due delle sue definizioni più comunemente usate, ha ottenuto (con la motorizzazione CFM) la certificazione da parte dell’Easa, l’Ente Europeo per la Sicurezza del Volo. Un riconoscimento che arriva con circa un anno di ritardo rispetto alle attese iniziali di Airbus, ma che apre definitivamente la strada alla consegna dell’aereo ai clienti che l’hanno ordinato.
La prima a ricevere il velivolo, come si sa ormai da tempo, sarà la spagnola Iberia, che lo impiegherà i suoi primi due esemplari per collegare Madrid con Boston e Washington. In tutto saranno otto gli -XLR battenti bandiera iberica, a fronte dei 14 aerei (più 14 opzioni) a suo tempo ordinati dall’International Airlines Group (IAG).
Gli altri sei esemplari andranno all’irlandese Aer Lingus, che già ha in flotta il ‘fratello minore’ (in termini di autonomia) dell’-XLR, ossia l’A321LR.
Nei cinque anni trascorsi, il bimotore a fusoliera stretta capace di volare più lontano e più a lungo di tutti senza scalo è stato ordinato in oltre 500 esemplari da una ventina di compagnie aeree.
La prima ad acquistarlo era stata la libanese Middle East Airlines che ne aveva ordinati 4. Il lessor Air Lease Corporation (ALC) ne ha ordinati 27, l’australiana Qantas la bellezza di 36 da impiegare nei collegamenti con l’Asia.
American Airlines ha convertito un ordine per 30 A321neo in uno per altrettanti -XLR, mentre, restando sempre su quel lato dell’Atlantico, United Airlines ne ha acquistati 50 coi quali porre fine alla (lunghissima) vita operativa dei suoi venerabili Boeing 757. E la low-cost a stelle e strisce Frontier Airlines ne ha presi 18.
Le attese maggiori, in termini di sviluppo del network, riguardano, però, JetBlue, che ha una commessa per 13 velivoli coi quali ci si attende proceda a un’estensione verso sud della sua attuale rete di destinazioni europee (con Milano e Roma che dovrebbero essere della partita).
Sulla sponda europea dell’Oceano, un’altra commessa è arrivata da Icelandair, specialista nei voli intercontinentali con velivoli a corridoio unico, che ne ha presi 13. Saudia si è aggiunta di recente con una commessa per 10 velivoli, che avranno a bordo la nuova Business Class.
Ma il ‘botto’ vero e proprio (per Airbus) è arrivato dalla low-cost indiana Indigo, all’interno del suo mega ordine per 500 velivoli Airbus, ne ha acquistati 50 coi quali aprirsi un mercato in Europa.
Il ‘segreto’ dell’XLR è un serbatoio ventrale posto immediatamente dietro l’aerea del carrello principale che gli consente di imbarcare carburante sufficiente a volare senza scalo per 4.700 miglia nautiche (8,700km), cioè 1.300km in più dell’A321LR. Per avere un’idea della sua performance, il velivolo potrà collegare non-stop coppie di città come New York e Roma, Londra e Vancouver, Londra e Delhi o Sidney e Kuala Lumpur.
Data la ‘delicata’ posizione del serbatoio supplementare (che si trova in un’area della fusoliera potenzialmente interessata da un eventuale tail strike, ossia lo sfregamento della parte posteriore della carlinga in fase di decollo), Airbus è stata oggetto di indagini e controlli particolarmente stringenti da parte dell’EASA e della FAA, per escludere l’ipotesi che le scintille causate da un tail strike non possano innescare un incendio. E anche questo ha prolungato i tempi necessari per la sua certificazione (con motori CFM Leap 1).
La certificazione della motorizzazione fornita da Rolls Royce è attesa per la prima metà del 2025.