Ieri ha inaugurato una nuova Centurion Lounge, e io passavo di lì per caso
Quando si dice essere al posto giusto, al momento giusto. Martedì pomeriggio ho letto la notizia dell’apertura della nuova Centurion […]

Quando si dice essere al posto giusto, al momento giusto. Martedì pomeriggio ho letto la notizia dell’apertura della nuova Centurion Lounge all’aeroporto DCA, ovvero il Ronald Reagan e ieri sera io sono partito proprio da questo aeroporto diretto verso casa.
In questo articolo:
Il city airport della città che ospita la la Casa Bianca e il Campidoglio è usato per i voli di corto medio raggio da tanti vettori anche low-cost, mentre IAD è quello dedicato ai voli intercontinentali e uno degli hub di United. Ad oggi aveva un grave difetto: non c’era nessuna lounge indipendente, ma solo quelle di proprietà delle compagnie, una di queste la ho anche già recensita.
Purtroppo però le cose non sono andate come da programma dato che il mio itinerario verso il Silvio Berlusconi di Milano è stato rovinato e così mi sono trovato a dover correre a prendere un volo alternativo verso il Nord Carolina senza poter spendere molto tempo in lounge.
Nuova Centurion Lounge al DCA: info essenziali
Annunciata nel 2021, doveva aprire nel corso dell’anno successivo, ma come spesso accade (non solo in Italia) il progetto ha subito dei ritardi e così solo oggi, 3 anni dopo l’annuncio, è stata aperta.
La nuova Centurion Lounge presso l’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington (DCA) si trova nel Terminal 2, oltre il South Security Checkpoint. Con una superficie di quasi 1.100 metri quadrati.
Il vantaggio è che essendo i due terminal collegati sarà possibile visitarla, anche se si vola con un vettore che parte dal T1.
La lounge, dotata di finestre a tutta altezza che fanno entrare luce naturale e offrono viste sul terminal e sul fiume Potomac, è aperta dalla domenica al venerdì dalle 5:00 alle 21:00.
Alcune caratteristiche “uniche” di questa lounge sono:
Per la prima volta in assoluto in una Centurion Lounge, gli ospiti possono gustare un menu curato da tre pluripremiati chef : Michelle Bernstein, Ravi Kapur e Michael Solomonov, chef che hanno creato menu per le Centurion Lounge di Miami, San Francisco e Filadelfia.
Oltre a un bar completo gratuito, gli ospiti possono gustare cocktail speciali ideati dal barman del Centurion Lounge Jim Meehan, tra cui Haku Hanami, ispirato ai fiori di ciliegio di Washington, e Ambrosia Spritz, C’è anche una selezione di vini scelti dal sommelier e direttore del vino del Centurion Lounge Anthony Giglio.
Traendo ispirazione dalla storia e dalla ricca cultura di Washington, D.C., la lounge comprende opere d’arte di artisti locali affermati ed emergenti. Sarà una vera galleria d’arte e tra le tante opere una sarà protagonista nella la sala da pranzo centrale. Una splendida scultura sul soffitto composta da 260 lanterne per riflettere i marcatori di confine originali utilizzati per delineare la città quando fu fondata nel 1791.
Questa è la 29ma Centurion Lounge ad aprire i battenti, purtroppo per noi europei nel vecchio continente sono solo 1,5. Quella di Londra al T3 è una vera Centurion Lounge, mentre quella di Stoccolma è una lounge “recuperata”. Le aperture non si fermano, anzi, recentemente abbiamo scritto dalla nuova lounge in arrivo in Giappone, la prima nella nazione del Sol Levante.
Le miei prime impressioni
Sono partito diverse volte da questo piccolo, ma trafficatissimo aeroporto, e passare da qui nel giorno di apertura della lounge è stata davvero una botta di fortuna.
L’assenza di una sala indipendente, dove entrare con la Priority Pass era la vera pecca di questo aeroporto, certo non è uno scalo molto popolare per i viaggiatori italiani, visto che ITA Airways, come tutti i vettori europei volano su IAD, ma è molto utilizzato nel road trip per chi parte, dopo aver visitato DC verso destinazioni come Niagara, Chicago o Miami.
E’ grande, ma non grandissima, e prevedo lunghe code all’ingresso nei momenti caldi della giornata.
C’è una zona riservata ai titolari Centurion abbastanza appartata rispetto al resto della sala, ci sono delle salette dove isolarsi assieme ai compagni di viaggio.
Nonc’è vista sulla pista, ma solo sul terminal, ma comunque l’ambiente non è troppo buio (le foto non fanno testo dato che la ho visitata praticamente in chiusura).
Dal punto di vista dei contenuti ed estetico è la classica Centurion, con lo stile che si può ritrovare in tutte quelle aperte recentemente.
In conclusione
Vedrei davvero bene una Centurion Lounge al Silvio Berlusconi di Milano, sarebbe un ottimo modo per rilanciare una situazione un pochino smorta nel secondo scalo intercontinentale italiano. In attesa di capire se arriverà o meno una Centurion Lounge in Italia non resta che sfruttare al massimo l’opportunità che tutti i titolari di carta Platino hanno di entrare gratuitamente, con un accompagnatore, in una delle 29 lounge sparse per il mondo.