Dopo 4 anni di assenza è ripartito il Milano-Bangkok di Thai Airways
E’ decollato con oltre un’ora e mezzo di ritardo, a causa di un violentissimo nubifragio che si è abbattuto su […]

E’ decollato con oltre un’ora e mezzo di ritardo, a causa di un violentissimo nubifragio che si è abbattuto su Malpensa, il volo inaugurale tra Milano e Bangkok, operato non stop da Thai Airways, che segna il ritorno del vettore tailandese sull’aeroporto del Nord Italia dopo un’assenza di quattro anni.
In questo articolo:
Il collegamento opera su base giornaliera con decollo da Malpensa alle 14.05 e arrivo a Bangkok poco prima delle 6 del mattino successivo, mentre dalla capitale tailandese si decolla quaranta minuti dopo la mezzanotte per essere a Milano alle 7.35 del mattino dello stesso giorno.
Sulla rotta Thai ha schedulato un Boeing 787-8, il più piccolo tra gli aerei a lungo raggio della sua flotta, che offre 22 posti in Business e 234 in Economy.
A differenza di quel che si trova sui più gradi 787-9 e su una parte degli A350 in forze a Thai, i 787-8 hanno in Business una configurazione 2-2-2 che è piuttosto penalizzante in termini di privacy, di spazio personale e di accesso al corridoio (in quest’ultimo caso per i passeggeri che siedono vicino ai finestrini).
Alla cerimonia e al taglio del nastro che hanno preceduto la partenza erano presenti per Thai Rithavee Plikarnon, Teal Leader France, Italy, Belgium e UK, Armando Muccifora, Area Sales Manager per l’Europa Sud-Orientale, il Mediterraneo e l’Africa, e Alessandro Falasconi, Marketing Manager per l’Italia.
In rappresentanza di SEA Aeroporti di Milano c’era Aldo Schmid, Aviation Marketing Negotiations & Traffic Rights Manager, che ha sottolineato come “l’anno scorso, pur in assenza di un volo diretto, tra Milano e Bangkok si sono mosse 150.000 persone, 200.000 tra Milano e la Thailandia e il nostro auspicio è che con questo nuovo collegamento si possa presto tornare ai numeri pre-Covid, che erano rispettivamente di 200.000 e 250.000 viaggiatori l’anno”.
Numeri che paiono alla portata se, come ha detto a The Flight Club il Marketing Manager per l’Italia di Thai, Alessandro Falasconi, “i voli sono pieni a tappo da qui fino a settembre ed è assai probabile che per l’alta stagione dei viaggi in Thailandia, che inizia a dicembre, si possa assistere a un cambio macchina passando dal Boeing 787-8 al più grande Airbus A350-900, che offre più posti sia in Business (30 o 33, ndr) sia in Economy (301 o 309,ndr)”.
Le classi resteranno comunque due, perché la ‘versione 2024 di Thai Airways’ (che ha messo a terra tutti i suoi 747-400 e Airbus A380) offre una cabina di Prima Classe da 8 posti solamente a bordo di 3 dei suoi Boeing 777-300ER.
Il vettore thailandese alcuni mesi fa aveva annunciato un ordine per ben 45 Boeing 787 (più un numero rilevante di opzioni), rilanciando così le sue ambizioni di espansione sui mercati di lungo raggio dopo una fase di contrazione che, complice un processo di ristrutturazione interna prima e il Covid poi, dura praticamente da una decina d’anni.
Prima della fine del 2024, Oslo e Bruxelles andranno ad aggiungersi a Milano tra le nuove rotte europee.
Il primo 787 del maxi-ordine piazzato a febbraio è atteso nel 2027 ma l’Area Sales Manager per il Sud-Est Europa, il Mediterraneo e l’Africa, Armando Muccifora, anticipa che “in questi tre anni la nostra flotta si amplierà comunque, per sostenere la nostra crescita sui mercati intercontinentali, grazie anche ad aerei ordinati ma poi non presi in consegna da altre compagnie, come il 787-9 che è arrivato il mese scorso per l’acquisto del quale noi siamo subentrati in un ordine che aveva piazzato la cinese Hainan Airlines”.