Giardini, pagode all’aperto, un lago con le ninfee, acquari nei bagni: non è Changi, ma è l’aeroporto più bello al mondo
Terminal da favola, lounge come se piovesse una più lussuosa dell’altra e poi ancora cascate, giardini, ruscelli. Gli aeroporti di […]

Terminal da favola, lounge come se piovesse una più lussuosa dell’altra e poi ancora cascate, giardini, ruscelli. Gli aeroporti di Singapore Changi e di Doha Hamad sono sempre in vetta o nei pressi della vetta di qualsiasi premio al miglior aeroporto del mondo.
In questo articolo:
Ma sempre in Asia c’è un altro aeroporto che può vantare giardini, ruscelli e persino un lago con le ninfee e le carpe multicolore. Non è lussuoso come gli altri due, ma è sicuramente molto bello. E unico. Si trova a Koh Samui, che è la più fighetta tra le isole thailandesi che si trovano nel Mar Cinese, ossia ad est della penisola di Malacca, a meno di un’ora di volo a sud di Bangkok.
Four Seasons, Ritz-Carlton, Banyan Tree: se cercate un hotel di una delle catene di hotel extralusso, a Koh Samui c’è e il Barbone ha lasciato un pezzo di cuore al Conrad che è nell’estremità opposta dell’isola.
E l’aeroporto ha un suo che di chic fin da quando ci si sbarca. Di boarding bridges non c’è traccia, e così i passeggeri in arrivo trovano ai piedi della scaletta dell’aereo da cui sono appena scesi una sorta di ‘trenino’: un mezzo a più ‘vagoni’ scoperto, su quale ci si accomoda su comode panchette.
Da lì, con un tragitto di pochi secondi (peccato) si approda a una delle pagode degli arrivi, che hanno colonne e soffitti di legno al cui centro si snoda il nastro che vi riconsegna il bagaglio.
Si badi bene: la pagoda ha un tetto per proteggere passeggeri e bagagli dagli acquazzoni, ma non le pareti. E ovviamente l’aria condizionata non c’è, sostituita dalla brezza che soffia dal mare.
Sorprendente, l’aeroporto, lo è anche per chi parte. Non tanto per i check-in all’aperto (quelli ci sono anche in altri aeroporti sempre in Asia e anche in Africa), che pur sono davvero suggestivi.
Ma per quel che viene dopo: un vero e proprio ‘mall’ per lo shopping e il food & beverage che altro non è se un viale costeggiato da alberi e punteggiato da piante e fiori.
Dopo una camminata di un centinaio di metri tra boutique, bar e ristorantini e oltrepassata una curiosa, finta torre di controllo, si giunge ai controlli di sicurezza. Che si affacciano su un laghetto con le ninfee e pesci variopinti.
Passati i raggi X si raggiungono i gate, cioè altre pagode in legno arredate con poltrone e divanetti in legno e che fanno molto ‘shabby chic‘, come si direbbe da noi.
La vista è sui giardini che costeggiano le varie pagode degli arrivi e delle partenze, oltre che sulla pista, dove sfrecciano (frenando o rombando a tutta potenza) soprattutto gli A319 e gli ATR72 di Bangkok Airways.
La compagnia tailandese è stata premiata per l’ottavo anno consecutivo nello scorso giugno come ‘Miglior compagnia regional al mondo’ agli Skytrax Awards 2024.
Il vettore, che da Koh Samui vola oltre che a Bangkok (Suvarnabumi e Don Mueang) anche a Chiang Mai, Krabi, Pattaya, Pukhet e Hong Kong, condivide pista e pagode con Scoot, la low-cost di Singapore.
Ah, anche andare in bagno è un’esperienza a Koh Samui: gli orinatoi delle toilette, infatti, sono posizionati sotto grandi acquari in cui nuotano pesci coloratissimi.
L’unico ‘neo’ è la lounge riservata ai passeggeri domestic: la Blue Ribbon Club è davvero modesta, quanto a look, comfort e offerta di cibo e bevande.
Tra l’altro, essendo chiusa, lì l’aria condizionata c’è. A temperature da frigorifero che fanno a pugni coi 30 e passa gradi dell’esterno. Insomma, è uno di quei rari casi in cui fuori si sta meglio che in lounge.
Poi si risale sugli incredibili trenini e via che si va. Talmente in mezzo alla natura che il Barbone qui ha avuto anche una emergenza serpenti.