Nuova business class Emirates sul 777: la recensione completa della mia prima volta
La nuova vita dei Boeing 777 di Emirates è appena iniziata, ci vorranno oltre 2 anni prima che il retrofitting […]
La nuova vita dei Boeing 777 di Emirates è appena iniziata, ci vorranno oltre 2 anni prima che il retrofitting sia completato, non tutti i “triple 7” saranno rinnovati negli interni, ma questo credo sia più per una questione di uscita dal servizio di alcune macchine sostituite prima dagli A350 e poi dai nuovi 777/9, se e quando arriveranno.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- 777/300
- Classe:
- Business
- Tratta:
- GVA - DXB
- Prezzo:
- 87.000 Skywards + 400€
- Prenota
Ho raccontato brevemente le mie prime impressioni su questo volo e adesso è arrivato il momento di raccontare l’esperienza per intero e nei minimi particolari.
Prenotazione
Ho comprato questo biglietto lo stesso giorno nel quale EK aveva annunciato l’avvio del programma di ringiovanimento della sua flotta. La prima rotta sarebbe stata Ginevra e il primo giorno avrebbe dovuto essere l’11 agosto.
Ho trasferito i punti dal mio account membership Rewards e in meno di 30 minuti avevo staccato il biglietto per questo volo. Costo finale 87.000 punti Skywards e circa 400€ di tasse. (Chiedo scusa nel video ho detto 87.500 miglia)
Un biglietto molto caro per un volo di poco meno di 6 ore, un biglietto ancora più caro perchè preso come sola andata, ma non avevo altra scelta anche perchè il cash mni venivano chiesti oltre 3000 euro.
In aeroporto
Sono arrivato in tarda mattinata da Nizza con un volo easyJet, sono andato a fare un giro sul lago, ma il caldo mi ha convinto a tornare in aeroporto alla velocità della luce.
Molto comodo il collegamento ferroviario che per 3 franchi svizzeri e in meno di 10 minuti collega la stazione centrale allo scalo.
Qui mi sono diretto ai banchi di check-in di Emirates dove c’era una folla oceanica, ma non era per il mio volo, ma per quello del pomeriggio, Nessun problema ad avere la mia carta di imbarco con quasi 8 ore di anticipo sulla partenza.
Passati i controlli ho girovagato un pochino per l’area del terminal Schengen, per poi dirigermi verso la zona delle porte C quella dei voli extra UE.
Questa area è decisamente migliore, più bella e moderna rispetto al resto del terminal.
EK non ha una sua lounge in questo aeroporto, peccato visto che è probabilmente la compagnia che ha il maggior numero di lounge di proprietà al mondo. Qui usa la Marhaba, che è come giocare in casa dato che è un brand di proprietà di Dubai, come Dnata che si occupa del catering.
La lounge è carina ed è decisamente migliore della vicina Aspire. Entrambe sono Priority Pass ed entrambe hanno collaborazioni con diverse compagnie.
Al gate
Mi sono diretto al gate con un discreto anticipo, ma qui è il malato di foto che è in me a prendere il sopravvento.
Emirates usa due gate, una per i passeggeri di economy e l’altra per quelli premium. Se solitamente i secondi hanno l’accesso direttamente dalla lounge, qui si ovvia all’inconveniente dividendo le code all’imbarco. In ogni caso non volando su GVA con l’A380 non ci sono folle oceaniche pronte ad imbarcarsi.
Devo dire che le procedure sono state un filino caotiche. In pochi rispettavano la serpentina della business, buttandosi nel rettilineo della first. Poi c’era chi pretendeva di saltare la coda e chi si lamentava del fatto che non era stata data la precedenza alle famiglie con bambini. Diciamo che gli Arabi nelle file sono come noi italiani: non le fanno.
A bordo
La cosa più bella dell’imbarco è stata la possibilità di usare la porta 1, quella che permette di passare dentro la cabina di First Class e su questo aereo vale doppio perchè è la Gamechanger non quella che è sul resto della flotta.
La business class è divisa in due cabine. La prima, la piccolina, ha solo 10 posti.
La seconda invece ha 28 poltrone, tutte con setup 1-2-1, un passaggio epocale rispetto al vecchio 2-3-2. Un salto in avanti importante per Emirates che finalmente, una volta completato il retrofitting, offrirà a tutti i passeggeri di business class l’accesso diretto al corridoio.
La poltrona scelta è l’evoluzione di quella che attualmente è installata sugli A380, chi si aspettava un prodotto differente dovrà mettersi l’anima in pace e volare nel caso con altri vettori.
I colori sono i classici di Emirates. Poltrone in pelle chiara e poi gli inconfondibili tocchi di legno finto: le cornici degli oblò, la struttura del sedile e il tavolino. Passano gli anni e cambiano le persone, ma in EK la finta radica non passa mai di moda.
La disposizione delle poltrone è a scacchiera, e tutti i passeggeri viaggiano dritti ed orientati verso la direzione di viaggio. Questa situazione il vantaggio di dare il massimo spazio per le gambe, ma l’enorme svantaggio che il passeggero seduto verso l’esterno sarà esposto sul corridoio in tutti i sensi.
Se si scegli di volare nei posti centrali, anche se spesso non è una scelta, ma un obbligo c’è un separè che divide dal vicino, che può ovviamente essere eliminato se si viaggia in coppia. La separazione però non è totale, e questo è sicuramente il difetto più grande di questa configurazione. Come la si veda la privacy non è paragonabile alle “suite” che si trovano in giro oggi su tante compagnie. Certo è comunque meglio della vecchia cabina di EK, ma anche di tante altre come quelle sugli A380 di Lufthansa o British Airways.
La prima volta per tutti (o quasi)
Considerato che questa cabina volava da soli 4 giorni probabilmente nessuno a bordo aveva già volato con questa nuova configurazione. Nemmeno l’equipaggio. Chiacchierando con un paio di loro mi hanno spiegato che erano arrivati il giorno prima con il volo del pomeriggio, volo che è sempre operato con il 777, ma ancora di quelli vecchi. Alla mia domanda il Purser ha risposto “E’ la prima volta anche per me!”
La nuova poltrona di business class di Emirates
Veniamo al motivo per cui mi sono separato da un gruzzoletto di punti Membership Rewards che ho poi trasformato in punti Skywards: la nuova business class.
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Il salto è epocale. Prima era 2-3-2, con ⅓ dei passeggeri che non aveva accesso diretto al corridoio e 4 passeggeri su 7 che venivano scavalcati dal vicino.
Oggi è 1-2-1, ovvero come nelle business class moderne, come a bordo dell’A380 e come è giusto che sia nel 2024 su un vettore come EK.
Io mi sono assegnato il posto 6K, il primo nella cabina principale. Devo dire per fortuna, perchè inizialmente avevo pensato di mettermi nella piccola cabina anteriore, ma non sarebbe stata una scelta furba.
Se si scegli il posto più vicino al finestrino si avrà maggiore privacy, una vista migliore per ammirare il panorama fuori dall’oblò, si sarà più lontani dal corridoio e in generale il viaggio sarà più confortevole.
Lo spazio è tanto, la poltrona ancora immacolata è bellissima in questo color crema. A chi mi dice “Matteo scusa ma critichi ITA per gli interni chiari e qui dici che sono bellissimi?” Rispondo dicendo che il pavimento è scuro, la seduta è in pelle e non in tessuto. Le zone più a forte contatto sono di una tonalità dove lo sporco emerge meno e poi ricordo che il costo del lavoro a Dubai non è paragonabile a quello italico e quindi non ho dubbi che schiere di inservienti riescano a pulire tutto (quasi) dopo ogni atterraggio.
Quello che ho trovato funzionale è la pulsantiera che gestisce le necessità primarie di ogni viaggiatore. Non c’è un manuale da studiare, non bisogna impazzire navigando tra schermate touch. C’è un pulsante per tutto (o quasi), in una posizione dove non si scontrerà con il gomito.
L’illuminazione è giusta e gestibile e poi se si vuole trovare la posizione perfetta c’è l’intramontabile tablet che permette anche di usare la funzione memory come sulle auto moderne, peccato che non sia sincronizzabile con il profilo SKywards, così la prossima volta arrivi e in due click sei nella tua posizione preferita.
Trovo inutile il minibar, avrei tanto preferito un mobiletto chiuso nella stessa posizione. Perfetto per nascondere portafoglio, passaporto e dispositivi vari che altrimenti devo lasciare sul tavolino.
L’unico punto dove c’è un pochino di storage è il pozzetto sopra il minibar. Davvero poco e per nulla “sicuro”
Non capisco nemmeno l’utilizzo possibile del piccolo nascondiglio sotto il bracciolo, non è profondo abbastanza per nulla, forse l’unica cosa potrebbero essere i gioielli e l’orologio. Una sorta di rifugio inaccessibile a tutti vista la sua posizione.
Le finiture sono le classiche di Emirates, sono una sorta di marchio di famiglia. Parlo dei disegni sulla tappezzerie, il finto legno, i vasetti con i fiori freschi e il cielo stellato in cabina.
Ricordo che le poltrone in prima fila sono quelle dove possono essere posizionate le culle per gli infant, e quindi se la creatura è irrequieta non è il posto migliore dove stare (anche se si hanno cuffie potentissime), ma nel mio caso è stato un angioletto tutto il volo.
Quando si vuole trasformare la poltrona in letto è possibile chiedere il piccolo topper, non è nulla di che, ma almeno isola dal sedile ed è quello che serve.
In modalità letto lo spazio per le gambe e i piedi non è sacrificato, ci si riesce a muovere senza sbattere di continuo.
Il piumino è caldo, ma il cuscino potrebbe essere meglio. Peccato anche che venga messo senza copertura sul sedile e non imbustato.
Il bagno è rinnovato nei colori e nelle finiture, ma resta sempre un bagno elegante e anche qui ci sono gli stilemmi che si trovano in giro per tutta la flotta EK.
Completano la dotazione del sedile le bocchette dell’areazione, diversi punti luce e un tavolino grande, solido, ma che impedisce di alzarsi quando è apparecchiato.
IFE (o meglio ICE)
Se già il sistema di intrattenimento di Emirates è superiore alla media e ci aggiungi un monitor 4k a 23” allora diventa ancora più insuperabile.
Il tablet permette di guardare un secono canale, mentre nello schermo principale si fa altro. C’è la live TV, un catalogo infinito di contenuti, in qualsiasi lingua e di qualsiasi genere. Le cuffie sono le classiche di Emirates, diciamo che si difendono abbastanza.
Tutto molto bello, ma la cosa più importante è che nella pulsantiera sul sedile ci sono anche i controlli del volume, dello spegnimento dello schermo e per cambiare canale, così non si deve per forza usare il tablet. Io ovviamente ho apprezzato le telecamere che permettono di guardare cosa acccade fuori dall’aereo.
Se la connettività è gratis a bordo per tutti gli iscritti al programma fedeltà, per i passeggeri di business è incluso anche il pacchetto principale che permette di navigare per tutto il volo.
E’ stata anche l’occasione per vedere dal vivo il nuovo video di sicurezza di Emirates e devo dire che su questo hanno davvero risparmiato la fantasia.
Servizio
Come sempre, lo ricordo, non avviso che sarò a bordo, mi pago il biglietto e non chiedo trattamenti particolari, questo perchè cerco sempre di passare per un cliente normale. Questa volta però sono stato sgamato. Il capo cabina è venuto da me e mi ha detto: “Ho visto quello che fai, è molto bello”. Purtroppo basta scrivere Matteo Rainisio su google per venire scoperti.
Sotto questo aspetto è stato un viaggio da 10 e lode. Mi hanno regalato i pupazzetti, mi hanno invitato a vedere tutte le news a bordo (il bar, la PE) e a fine volo mi hanno anche dato una cartolina firmata da molti memebri dell’equipaggio.
Primo drink pochi istanti dopo essermi seduto (Veuque Cliqot) e poi tutto il resto: menù, carta dei vini, salviettina e anche la polaroid di rito. Un cimelio da aggiungere alla collezione di questo volo.
L’amenity kit Bvlgari è una chicca di Emirates, E’ il migliore (per distacco) in prima classe ed è anche sul gradino più alto del podio in business class. Oltre a questo c’è una seconda borsetta con mascherina per gli occhi e ciabattine.
L’attenzione durante tutto il (breve) volo è stata totale. Non facevo in tempo a pensare a qualcosa che spuntava una assistente ad esaudire il desiderio.
Food & Beverage
Se sulla cantina di bordo non avevo nulla da eccepire, EK ha saccheggiato la maison che produce la “vedova” e “il dompe” così come le cantine di moltissimi produttori. Sotto la media l’offerta gastronomica.
Niente amuse bouche, piatti senza un’anima e servizio al vassoio. Non mi piace quando in business viene servito il vassoio perchè riduce lo spazio sul tavolino portando anche a rischio incidenti. Metti il bicchiere nel punto sbagliato e ti lavi.
Tre scelte di antipasti, le classiche Arabic Mezze, una zuppa ai funghi o delle capesante. Io ho optato per questa scelta ed era un antipasto freddo.
Per il piatto principale nulla di particolare, una offerta semplice e poco ricercata. Se penso che ultimamente ho trovato anche chi ti propone il sorbetto per sciaquarti il palato, il mangiare non mi è sembrato all’altezza della nomea.
Ho saltato la degustazione di formaggi e visto che ero indeciso mi sono fatto portare entrambe le torte. Una al mango e l’altra al cioccolato.
Due prodotti anche esteticamente simili e due sapori abbastanza piatti se non fosse stato per la composta al mango.
Volendo avrei potuto prendere da mangiare anche al “cosidetto” bar di bordo, ma non avevo appetito. Questa è una delle novità evidenziate da EK nelle nuove cabine, ma la vedo veramente come una forzatura. Se su Emirates usi la parola “bar” pensi immediatamente all’A380. Questo non è nemmeno uno spazio social, perchè sei in mezzo alla cabina di business sopra la testa di un passeggero che potrebbe non aver voglia di sentirti chiacchierare con un amico mentre lui vuole solo dormire.
In conclusione
Un salto avanti gigantesco per Emirates, ma che non rende questi 777 dei concorrenti della QSuite o di alcune delle cabine che viaggiano oggi sulle rotte per cui l’Italiano medio sceglie i voli EK.
Cathay Pacific sta per lanciare le AriaSuites, Air France e KLM hanno le suite con la porta, lo stesso vale per la Club World Suite di British Airways. Anche le business class di Oman e Gulf Air sono dei validi competitor di queste cabine e qui tutto si gioca sul servizio e il prezzo.
Adesso attendo con impazienza di vedere cosa sarà installato a bordo degli A350. Emirates anche in questo caso non ha ancora rivelato nulla, potrebbe essere che non ci sia nulla da dichiarare o che arrivi una sorpresa inaspettata, staremo a vedere.
Pro
- Il servizio
- IFE
Contro
- Poco storage
- Poca privacy
- Tasse alte sul biglietto premio