Recensione Niagara Falls Marriott on the Falls: sembra di dormire dentro le cascate
Non è la prima volta che passo dalle cascate del Niagara, sponda Canadese, l’ultima volta avevano appena riaperto le frontiere […]
Non è la prima volta che passo dalle cascate del Niagara, sponda Canadese, l’ultima volta avevano appena riaperto le frontiere post pandemia ed era tutto ancora deserto. Oggi le cose sono profondamente diverse e venirci d’estate, nella settimana dopo il 4 luglio, è come andare a Fidenza Village il giorno dell’apertura dei saldi.
Visitare le cascate del Niagara
In questo articolo:
Se non ci siete mai stati vi riassumo brevemente le cose importanti da sapere:
- Sono divise a metà tra Canada e Stati Uniti, ma la sponda “bella” è quella canadese. Qui ci sono gli hotel, le attrazioni principali e ovviamente, la vista migliore
- Si visitano tranquillamente in giornata. Non importa se si dorme a Toronto o a New York, basta arrivare la mattina e la sera si può ritornare felici o proseguire il viaggio
- E’ una via di mezzo tra Las Vegas, un luna park e un parco naturale. Quindi non ci si annoia di sicuro.
- La cosa più divertente sono i battelli con cui andare sotto la cascata, Partono dalla sponda americana (Maid of the mist) e da quella canadese (Hornblower Niagara Cruises)
Fatta questa premessa veniamo all’hotel di questa recensione il Niagara Falls Marriott on the Falls, da non confondere con il vicino Niagara Falls Marriott Fallsview che è posizionato ancora più “vicino” alle cascate.
Prenotazione
Abbiamo soggiornato una notte in questo hotel prenotando grazie al voucher gratuito scelto come regalo per aver ottenuto lo status Titanium l’anno scorso. Il voucher copre una notte fino ad un costo di 35k punti, al quale si possono aggiungere fino a 15k punti dal proprio conto.
In totale la spesa è stata di 11.500 punti per una notte + il voucher risparmiando circa 250 euro per la stanza, ho anche provato a richiedere un upgrade garantito, senza fortuna. In ogni caso da camera base siamo stati promossi a stanza al 26° piano con vista cascate.
Check-in
Siamo arrivati in bus da Toronto, con Megabus, la corsa dura circa 1 ora e 45 minuti e i tre biglietti ci sono costati circa 50 dollari per un viaggio che ci ha portato da Union Station al terminal dei bus delle cascate proprio sotto l’hotel.
Pratiche sbrigate in un baleno e in 5 minuti eravamo già a bocca aperta ad ammirare la vista dalla nostra stanza.
La camera
Non mi aspettavo nulla di speciale da questa camera, se non la vista. E devo dire che per gli standard americani la camera era meglio di come me la aspettavo.
Due letti Queen, certo non c’era il topper dello Sheraton di Toronto, ma il materasso Marriott è sempre una garanzia.
C’era anche un divanetto, peccato che non esattamente davanti alla finestra.
In generale direi che la stanza è stata rinnovata di recente, anche le finiture erano ancora ben tenute. Per il resto solito setup con megaschermo, bollitore, macchina del caffè (americano) e frigo vuoto.
Bagno ordinato e doccia walk-in e non la vasca con telo da film dell’orrore.
A fare la differenza e a valere il prezzo del biglietto la vista sulle cascate, davvero da sogno e decisamente migliore rispetto all’Hilton. Peccato solo che le finestre non erano fresche di pulizia.
Le cascate si vedono bene da qualsiasi angolo dell’hotel, anche dagli ascensori.
La sera, puntuale alle 10, sono arrivati i fuochi d’artificio. Certo non si è vicini, ma lo spettacolo delle cascate illuminate e i fuochi ammirati dalla camera da letto è stato davvero surreale.
L’hotel
Potrei dire che gli spazi comuni sono stati rinnovati di recente, ma potrebbero anche essere vecchi di 5 anni.
Al piano terra oltre alla reception, il bar dell’hotel, uno Starbucks e un negozio di souvenir. Sembra che in ogni hotel qui in zona Niagara ci sia uno starbucks all’interno.
Al piano terra anche una piccola piscina, perfetta giusto per scaricare la stanchezza di una giornata intensa sotto a 40°.
A disposizione degli ospiti anche una palestra per mantenersi in allenamento e smaltire la cucina nord americana.
Nella zona della lobby c’è anche una piccola zona dove lavorare al pc, nulla di trascendentale, ma se serve fare una call senza svegliare la famiglia si può usare.
La lounge
Se è Marriott c’è sicuramente la lounge e quella di questo hotel è di sicuro la più piccola che ho mai trovato, ma in assoluto quella con la vista migliore.
Aperta h24, dalle 17 alle 19 ha l’happy hour con stuzzichini, mentre la mattina offre la colazione a tutti gli ospiti che possono accedere grazie a status e alla tipologia di stanza.
La colazione
In Nord America la colazione negli hotel è da evitare 9 volte su 10, questa colazione è stata l’eccezione che ha confermato la regola. Non era affatto male. Nella complicata gestione della colazione per chi ha lo status nel programma fedeltà Marriott, la pù grande catena alberghiera mondiale non ha seguito Hilton nell’eliminare del tutto il benefit e questo è già un vantaggio.
Essendo in tre, abbiamo dovuto pagare per la colazione di mia figlia, mentre i primi due ospiti sono coperti grazie allo status.
La colazione è a buffet, ed è già una notizia per questa parte del mondo, ma la cosa più sorprendente è che era anche buona.
Vasta scelta di prodotti e attenzione anche alle esigenze alimentari di persone con diete particolari e intolleranze alimentari, da questo punto di vista sono anni luce avanti all’Italia.
Ottime anche le omelette preparate sul momento e personale di sala squisito.
In conclusione
Vale la pena dormire una notte alle cascate del Niagara? secondo me si. Vederle cambiare colore in base alla luce del giorno, e illuminate la notte ripaga assolutamente la notte in hotel. Se poi si sceglie un hotel dove si possono vedere comodamente dalla camera da letto, senza dover camminare in mezzo alla folla è ancora meglio.
Pro
- Vista sulle cascate
- Camera rinnovata e spaziosa
Contro
- Nulla da segnalare